Paura irrazionale della morte

Salve a tutti,
ho 32 anni e sto vivendo un periodo di difficoltà in quanto da due mesi ho una fissazione sulla morte, mia e di altri. Mi spiego: non ho mai avuto questa paura, ero ben consapevole anche prima che la morte è ineluttabile ed è un destino comune, ma la accettavo in modo maturo e consapevole. Adesso purtroppo non è più così: ogni immagine mi richiama la morte, ogni evento, ogni pensiero, e non mi godo le belle cose della vita che tra l'altro mi stanno accadendo in questo periodo. Io VOGLIO eliminare ed escludere questi pensieri perchè SO che non hanno senso: è ineluttabile e non serve a nulla pensarci, è solo una mancanza di rispetto per chi invece sta purtroppo per morire. Devo precisare alcune cose:
1) La mia vita mi soddisfaceva, avevo grandi o piccoli problemi ma li affrontavo in modo positivo, e non è un periodo particolarmente difficile (pensieri di morte escluso ovviamente)
2) Mi rendo conto che non ha senso avere sta fissazione ma ugualmente non la supero.
3) Ho diversi amici, sinceramente non posso lamentarmi delle mie relazioni ecc...
4) L'unico problema che avevo era un'insonnia una volta circa a settimana, che ho risolto con lo stilnox su prescrizione medica; ammetto che la paura di non dormire mi ha fatto continuare ad usarlo ben oltre la prescrizione (2 pasticche al giorno)
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile utente, si confronti con uno psicologo per capire la natura di questi suoi pensieri. Con lui potrebbe comprenderne la causa, ed apprendere modalità di pensiero differenti che possano condurla ad eliminarli.
Potrebbe trattarsi di un sintomo depressivo se queste paure le inducono uno stato di angoscia e/o tristezza, oppure può essere di natura ossessiva se questi pensieri si presentano in modo dirompente, sotto forma di ruminazioni e senza riuscire ad eliminarli.
cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
la paura della morte è una reazione emotiva normale soprattutto tra gli adulti. Significa che qualcosa nella sua vita di recente è accaduto, e lei è stato costretto a crescere ed assumersi alcune responsabilità

Provi a leggere questo articolo sulla paura della morte https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/208-la-paura-della-morte.html

Aspetti qualche settimana, se la cosa non dovesse rientrare allora senta il parere di uno psicologo

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile utente,
un piccolo consiglio: nella vita consideri sempre che le idee, i pensieri - ossia la nostra energia psichica - non si creano dal nulla (anche se non riusciamo a renderci conto, a volte, cosa li ha prodotti) e non si distruggono, cioè non si eliminano a comando, ma vanno trasformati: affrontati, elaborati, risolti e/o accettati.
E in tutto questo c'è crescita, evoluzione.
Provi anche Lei a considerare ciò che Le sta succedendo come un'occasione (per quanto critica) per esplorare qualche parte di sè che finora non ha avuto modo di incontrare e conoscere.
Ma non combatta i Suoi pensieri per cacciarli! Sarebbe solo un rinforzo negativo perchè, non riuscendoci, si sentirebbe ancora più in crisi e incapace!
E poi non è il controllo che va esercitato sulla nostra energia psichica, bensì la comprensione e una canalizzazione più utile.
Come Le hanno già consigliato i colleghi, se entro qualche tempo non nota miglioramenti nel Suo modo spontaneo di affrontare la situazione, si confronti con uno psicologo.
Cordialmente,

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

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dopo
Utente
Utente
Salve a tutti, ho letto e riletto le vostre risposte e mi hanno rinfrancato un po', anche se avrei molte difficoltà a dire una cosa simile a uno psicologo, benchè certamente un professionista, in quanto conoscendomi, una volta di fronte a lui/lei cercherei di sviare.
Devo ammettere che in questi ultimi due giorni va meglio, sto meglio, sto iniziando a decidere di combattere la paura anche se non sarà facile; vi faccio una domanda diretta, il più possibile brusca: nella vostra carriera, avete conosciuto persone che realmente riescono ad accettare e convivere in modo maturo con questo pensiero? Io non intendo continuare ad avere paura, non voglio e, per quanto come ho detto prima non so se avrò il coraggio di andare da un professionista, ugualmente lo sto prendendo in considerazione (almeno di provarci!!!!!!)
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)nella vostra carriera, avete conosciuto persone che realmente riescono ad accettare e convivere in modo maturo con questo pensiero? (..)
gentile utente bisognerebbe capire a quale categoria di persone si riferisce poichè questo è un dilemma esistenziale che appartiene all'intero genere umano.
Parliamo di persone affette da disturbi psicologici? Persone senza problemi manifesti? Gruppi culturali? La paura della morte è intrinseca nell'uomo ed ognuno la supera attraverso i mezzi psicologici e culturali di cui dispone. Attraverso le religioni, la costruzione di sistemi filosofici che contemplano l'aldilà, la resurrezione o la reincarnazione e così via. Accettarla fa parte della vita. Chi non riesce si apre inevitabilmente la strada verso la disperazione. E per questo(per quel che riguarda il nostro intervento in qualità di psicologi) è necessario un aiuto.
Cordialmente
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
> Io VOGLIO eliminare ed escludere questi pensieri perchè
> SO che non hanno senso

Gentile ragazzo, SAPERE una cosa è completamente diverso da metterla in atto. Inoltre proprio il suo stesso tentativo di VOLERE a tutti i costi eliminare questi pensieri fa sì che questi si radichino ancora di più nella sua mente.

> avrei molte difficoltà a dire una cosa simile a uno
> psicologo, benchè certamente un professionista

Beh, non c'è che dire, grazie per i complimenti, è sempre rinfrancante vedersi riconosciuta la propria professionalità!

Che cosa le fa pensare, piuttosto, che possa essere più efficace fare le stesse domande su internet invece che di persona?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottor De Vincentiis,
in effetti la mia domanda non era affatto chiara; intendevo chiederLe se, nella sua esperienza, ha incontrato persone che, pur non credendo in Dio o in altre religioni, riescono ad accettare in modo maturo l'idea di dover morire,
grazie!

Gent.mo Dr. Santonocito,
purtroppo di persona, conoscendo come sono fatto, per orgoglio mi inventerei una ragione fittizia pur di non mostrare una debolezza; in effetti più voglio eliminare questi pensieri più mi tornano, è come dice Lei; cercherò in questi giorni di trovare la forza di andare da uno specialista, benchè l'idea un po' mi atterrisca, perchè fino a due mesi fa non avevo questi problemi e adesso sì...
Grazie!
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Caro ragazzo, l'accettazione della morte è l'unico modo per tenere quest'ultima lontana dai nostri pensieri. E questo è un meccanismo che ogni credente e non credente mette in atto. Come dice lei la sua è una fissazione, forse il sintomo di un problema non necessariamente legato alla morte e che andrebbe trattato in sede specialistica. Inoltre il fatto che fino a poco tempo fa non aveva di questi problemi non vuol dir nulla, i cambiamenti (in positivo e in negativo)fanno parte del ciclo vitale di ogni essere umano. Molti un tempo non avevo dei problemi che oggi hanno. Tanto oggni hanno problemi al fegato che un tempo non avevano e tanti oggi hanno problemi alle arterie che un tempo non avevano, ma non per questo decidono di laciarsi invadere dalla malattia. Posso anche comprendere che una sorta di invalidità psicologica o fisica possa intaccare la propria stima ma il rifiuto della cura farà solo peggiorare la cosa e oltre all'autostima si perde anche qualcosa di più importante come la salute. Quindi meno domande filosofico-esistenziali e più fatti. Vada in terapia.
cordialmente
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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile utente,
una domanda: ci sa dire, guardando dentro di sé, se Lei è una persona a cui piace essere sempre a posto, pianificare le cose, il futuro, avere tutto chiaro e sotto controllo?
Grazie, e cordialità
[#10]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr De Vincentiis,
ha ragione, è ora di affrontare questa paura, è già passato troppo tempo; l'affronterò e supererò con l'aiuto di uno specialista, spero in tempi limitati; oggi son meno "fissato" del solito e più ottimista, mi metto alla ricerca
Grazie!

Gent.ma Dott. Nicolini,
sì in genere mi piace avere le cose sotto controllo, specialmente per quanto riguarda le cose burocratiche, sulle quali sono un po' fissato, però finora non mi ha mai dato grossi problemi, tranne qualche fissa e paura, ma nulla di pervasivo come il problema attuale
Grazie!
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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile utente,
forse la Morte, per Lei come per tutti, è l'unica cosa che non si può controllare, che non possiamo dominare?
Insomma, le riflessioni da fare sono tante!!
Intanto mi fa piacere saperLa più determinata ad affrontare le Sue ansie.
In bocca al lupo!
[#12]
dopo
Utente
Utente
Gent.mi Medici,
Vi scrivo per comunicare com'è evoluta la cosa; dopo l'ultima volta che vi ho scritto ebbi una tremenda domenica dove i pensieri sulla morte si affastellavano in maniera davvero ossessiva, e ciò mi ha spinto il giorno dopo a chiamare un professionista; i consulti sono stati per ora efficaci, e l'ansia è calata, facendomi tra l'altro capire quanto sia importante apprezzare la vita e stare vicino a chi ti è caro; il pensiero della morte è ancora un "rumore di fondo" nei miei pensieri, nel senso che è costantemente alla mia attenzione, ma non in modo ossessivo e terribile come nelle settimane precedenti.
Mi ha aiutato molto la narrazione di casi di fermezza dinnanzi alla morte narrati dallo psicologo, in particolare, di bambini affetti da gravi malattie e delle loro mamme.
Voglio anch'io acquisire una tale consapevolezza e un tale coraggio, spero che i consulti continuino a servire.
P.s. il collega mi ha caldamente consigliato di diminuire gradualmente le dosi di Zolpidem che usavo prima per dormire perchè in effetti a quanto ho capito, può ingenerare fissazioni; non mi ha inoltre prescritto alcun farmaco, e spero in effetti che non saranno necessari.

Una domanda: dove posso reperire altre informazioni e racconti di condotte coraggiose dinanzi alla morte? Non parlo di comportamenti eroici in situazioni estreme, ma di episodi di fortezza di fronte a una malattia incurabile; cosa mi consigliereste? Amo leggere e credo che mi farebbe molto bene.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Caro ragazzo, non metta più carne al fuoco del necessario. Se con il suo terapeuta sta già avendo segnali positivi di miglioramento, questo va bene, ma deve avere pazienza. Non può pretendere che tutto svanisca subito.

Sia paziente e IMPARI a convivere con i pensieri sgradevoli, e piano piano questi cesseranno di avere tutto questo potere su di lei.

Cordiali saluti
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