Come farsi una vita sociale a 20 anni

Salve a tutti i professionisti, vi ringrazio in anticipo per la vostra attenzione e chiedo scusa se la mia domanda potrebbe risultare poco pertinente al sito.
Qualche mese fa, visto il mio periodo di sofferenza, chiesi un consulto per capire se si trattasse di uno stato depressivo.
Il motivo della mia sofferenza era che fin da piccolo non sono mai riuscito a socializzare o mantenere i rapporti con nessuno dei miei coetanei.
Questa situazione mi ha sempre fatto star male perché avrei sempre voluto avere una compagnia con cui uscire o condividere passioni e nell'ultimo periodo ci rimasi davvero male perché ancora una volta fui escluso (forse perché hanno capito la mia situazione?) .
Però ho capito che abbattersi e rimanerci male è inutile ma che bisogna andare avanti e trovare delle soluzioni per ottenere ciò che voglio, cioè una vita sociale appagante.
Il punto è che non so proprio da dove partire perché arrivati a questa età è davvero difficile partire da zero.
Ho pensato di iniziare dai social network (come ad esempio instagram) ma anche qui non so da dove partire o cosa pubblicare per poter iniziare a catturare l'attenzione di qualche potenziale amico/a da incontrare anche nella vita reale.
Inoltre va ad aggiungersi il fatto che spesso le persone tendono ad allontanarsi quando percepiscono che una persona è sola o bisognosa (aspetto che cerco sempre di mascherare).
A questo punto vorrei chiedervi qualche consiglio o dritta su come posso sfruttare il tempo libero che ho dallo studio per potermi costruire una vita sociale o per poter entrare a far parte di un gruppo di amici già formato.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Per farsi una vita sociale occorre avere abilità sociali. E le abilità sociali, o si hanno dalla nascita, oppure bisogna svilupparle. E per svilupparle è da mettere in conto un certo lavoro e una certa dose di rifiuti che si riceveranno strada facendo.

Spesso, infatti, la mancanza di una vita sociale si deve alla paura del rifiuto. Si ha la pelle talmente sensibile che non si riesce a tollerare nemmeno il più piccolo sgarbo da parte degli altri. E così si finisce per isolarsi e diventare tristi. Si è soli, ma almeno si evitano le delusioni.

Non so se questo possa essere il tuo caso.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve e grazie per la risposta! In effetti in passato mi sono capitate situazioni in cui ho avuto paura del rifiuto ed ho desistito dal mettermi in gioco. Però ho capito che l'evitare di interagire con le persone o rimanerci male per delle piccolezze è peggio dell'esser rifiutati e che bisogna esser più pazienti. In che modo potrei sviluppare le abilità sociali?
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le abilità sociali si sviluppano mettendosi volontariamente in situazioni sociali di vario tipo e accettandone tutte le possibili conseguenze, quindi anche i rifiuti. Non c'è come sfuggire a questo fatto, se esiste tale paura. Le paure si superano solo affrontandole.

Per superare la paura del rifiuto ci sono vari modi. Ad esempio quelli "hard", le "terapie d'urto" in cui ti forzi in situazioni sociali nelle quali non solo ti senti addosso gli occhi di tutti, ma sei anche preso in giro o trattato come uno "strano": sdraiarsi per terra in una piazza pubblica per alcuni secondi, o mettersi a fare delle flessioni. Ma ci sono anche modi più "soft", come filmarsi con il telefonino mentre parli, sempre in pubblico. Oppure allenarsi ad approcciare le persone sconosciute.

In ogni caso essere seguito da uno psicologo, con funzione di coach, cioè di allenatore che ti facilita e ti gradualizza l'apprendimento, sostenendo la tua motivazione, potrebbe accelerare i tempi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio tantissimo per le sue preziose indicazioni. Devo confessarle che percepisco un certo sollievo perchè nonostante sia consapevole che non sarà facile ed immediato avere una vita sociale, adesso lo vedo come un qualcosa di più fattibile ed anche se non dovessi riuscirci è mio dovere provarci. Come lei mi ha consigliato cercherò anche uno psicologo che mi accompagni in questo percorso. Grazie ancora
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> è mio dovere provarci
>>>

Esattamente, e inoltre il bello è che in questo genere di intenti, se sei convinto di riuscire, alla fine riesci.

In bocca al lupo e non dimenticare di divertirti, mentre fai pratica.

L'unica raccomandazione è chiedere prima allo psicologo che contatterai, se è in grado di aiutarti in modo pratico, dandoti indicazioni precise sul da farsi.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com