Ho paura dell'impegno e delle decisioni, ho bisogno del punto di vista di qualcuno

Salve,
Avevo bisogno di sfogarmi, in primis, e poi ho bisogno di un punto di vista esterno perchè io non ci sto capendo più niente.

Il punto è che nel momento in cui avevo un problema o qualcosa alla quale non trovavo una soluzione ho sempre cercato su internet, e spesso capitavo in forum o spazi dove gli utenti spiegavano i propri drammi come questo.

Dal momento che non trovo più risposte da un po ho deciso di scrivere io.

Ciò che mi crea insoddisfazione e frustrazione è il fatto che quando provo ad impegnarmi in qualcosa, (faccio l'esempio di quello che sto facendo ultimamente mi sto affacciando ad un videogioco competitivo mia passione da un po) non riesco a notare miglioramenti, ma è il videogioco cosi come lo è tutto quello che faccio nella vita, lo studio, la palestra ecc...
magari mi impegno, ma appena c'è da spingermi oltre inizio a stare male, ma proprio fisicamente e mi capita in tutto ciò in cui metto impegno.

È come se ciò che volessi, in questo caso migliorare e diventare forte, non lo volessi davvero e il mio corpo faccia di tutto per non permettermelo.

Io so di avere forti capacità, ad esempio nello studio, i professori mi dicono spesso che sono molto intelligente e posso dare tanto e lo so anche io perchè me ne rendo conto da me.

Ma quando c'è da mettermi sui libri o magari ho da fare un allenamento o da guardare dei tutorial, mi sale un mix di noia, di forte frustrazione e mal di testa che mi danno l'impressione di star perdendo tempo.

Voglio esprimere al massimo quello che sono, che sia nello studio e nei giochi o nella palestra o in tutto quello che amo fare, ma sembra che, anche quando mi metto con la determinazione, io sia destinato a non farcela, e io nel destino non ci credo.

Non voglio rassegnarmi a credere che sono negato, perchè voglio dimostrare a me stesso il contrario, ma come vi ho detto il mix di ansia e frustrazione prendono sempre il sopravvento.

mi interrogo spesso sul perchè questa cosa succede, forse ho paura che impegnandomi in qualcosa senza avere risultati mi abbia solo fatto perdere tempo alla fine, o forse so, magari inconsciamente, che quello che faccio è solo ostinazione.

Però io voglio farcela, voglio sfondare in qualche ambito della mia vita, sono stanco di raccogliere fallimenti e voltarmi dall'altro lato, voglio realizzarmi, poi magari quello che faccio può essere opinabile, ma a me non interessa, voglio poter dire anche io di esserci riuscito, per esserci riuscito intendo che sono in grado di fare cose che in pochi sanno fare.
Sono stanco di essere frustrato e sentirmi sempre come se potevo dare di più.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 184
Gentile utente,
lei scrive che è un appassionato della consultazione di Internet, pessima abitudine che può comportare, tra l'altro, dipendenza, con alcuni effetti che lei segnala: noia, senso di affaticamento e distrazione mentre cerca di fare altre cose.
Scrive inoltre che vuole cimentarsi in troppi campi, acuendo la dispersione ed evitando di rintracciare i settori che potrebbero esserle davvero congeniali.
Ma soprattutto scrive: "voglio poter dire anche io di esserci riuscito, per esserci riuscito intendo che sono in grado di fare cose che in pochi sanno fare. Sono stanco di essere frustrato e sentirmi sempre come se potevo dare di più".
Questo mi fa pensare che lei sia preda di un'ansia da prestazione, che ha proprio l'effetto di far desiderare spasmodicamente il successo, e per lo stesso meccanismo, precluderlo.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com