Difficoltà relazionali e lavorative: quale strategia intraprendere

Buongiorno,
da ormai parecchi anni mi trovo in uno stato di profonda difficoltà che secondo me ha origine nella questione lavorativa.
Ho intrapreso gli studi universitari, ma dopo pochi esami fatti controvoglia ho lasciato e ho iniziato un breve periodo di lavoro.
Anche se all'inizio sentivo la motivazione a fare bene, pure qui qui ho avuto
fin dall'inizio parecchie difficoltà e dopo poco ho sentito l'esigenza di mollare.
Ora non so bene come muovermi e questa cosa mi causa un senso di inferiorità tale che non riesco a relazionarmi con amici e parenti.
Il problema è che non riesco a sviluppare interessi e tutto mi sembra uno sforzo inutile.
Ho molta paura che questa cosa possa portare a isolarmi completamente.
Soffro di insonnia e di ansia in generale, ogni tanto ho qualche tic e sento una sensazione di rabbia costante che finisco per scaricare sugli altri anche violentemente, ma poi me ne pento.
Ho sempre paura che gli altri mi considerino inferiore e che facciano di tutto per farmi del male e danneggiarmi.
Ormai mi sento preda degli stessi discorsi, delle stesse giornate, che passano identiche.
Ho provato a dedicarmi allo sport per staccare, pratico la corsa e vado in piscina qualche volta.
Ma sto pensando di intraprendere un percorso di terapia e non so bene come muovermi, per questo vi chiedo consiglio
Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 184
Gentile utente,
a distanza, e con pochi elementi, non possiamo sapere da quale tipo di disturbo lei sia affetta. Praticamente non studia, non lavora (di che vive?) e questo le fa sentire "vuote" le sue giornate ma non le dà la forza di dedicarsi con costanza ad un'attività anche se scrive: "questa cosa mi causa un senso di inferiorità tale che non riesco a relazionarmi con amici e parenti".
Non sappiamo nemmeno se è sposata, o se comunque ha un partner, qualche amico.
Anche la presenza dell'insonnia, la rabbia, il timore che gli altri possano farle del male richiedono uno studio specifico del suo caso. Ansia? Qualche forma di depressione, per esempio distimia? Altro?
Solo dopo un periodo di valutazione e forse qualche test uno psicologo potrà comprendere come intervenire.
Intanto potrebbe parlarne al medico di base, non si faccia però prescrivere farmaci prima di aver ascoltato uno specialista. Alle ASL e al Consultorio può accedere a colloqui a costo di ticket.
Tra gli specialisti di Medicitalia ce ne sono che lavorano nella sua città, e altri lavorano online. Provi a leggere i consulti erogati da loro e li valuti con riferimento al suo caso.
Le unisco qui i link che parlano di cos'è la psicoterapia.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
Auguri. Ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Dr. Enrico Rizzo Psicologo, Sessuologo 8
Salve, per poterle dare dei validi suggerimenti, oltre a capire lo stato di salute che sta attraversando, sarebbe importante sapere che genere di consigli stia cercando per potersi muovere in maniera corretta. Ha dubbi sullo Psicologo da scegliere? Dubbi sul tipo di terapia da effettuare? Sulla possibile durata? Sui costi? Da quanto scrive non è chiaro quali siano i suoi dubbi. Per qualsiasi richiesta di informazione sul vasto campo della Psicologia, mi consideri a sua disposizione. In ogni caso Le auguro di poter riscoprire, quanto prima, il piacere di sentirsi vivi e avere una direzione nella propria vita.

Dr. Enrico Rizzo, Psicologo, Sessuologo Clinico, Psico-traumatologo, Psico-oncologo, Cell. 3935288349 (per appuntamento o breve collloquio telefonico

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