Perché mio figlio si rifiuta di lavorare all'asilo

Salve, e grazie per l'attenzione.

Francesco ha 4 anni e mezzo e frequenta il secondo anno di asilo.
Il primo lo ha frequentato purtroppo solo per tre mesi ad intervalli per varie cause, e a settembre ha cominciato assiduamente.
Premetto che Francesco è un bambino molto attaccato a me, sveglio, molto loquace con una dialettica molto ricca nonostante la sua età, gli piace giocare, stare in compagnia ed è molto socievole... Sempre allegro e sorridente...ma una cosa che non riusciamo a gestire qui è la sua testardaggine... Quando dice no o si nn c'è niente che riesca a fargli cambiare idea... Ma proprio niente!! Ha cominciato la scuola abbastanza serenamente dal punto di vista del suo distacco da me... Ha pianto per qualche giorno ma poi sembra essersi rassegnato... Gioca con gli amichetti, non si isola... Ma la maestra mi racconta che quando è il momento di lavorare, fare schede o altri lavori, dice categoricamente no... E si rifiuta di farlo in tutti i modi!! ! Stessa cosa all'ora di pranzo... Si rifiuta di mangiare, dice no e basta!! Indagando ho poi scoperto che lui a scuola si rifiuta di fare praticamente tutto... La merenda, la pipi'... Persino di bere!! contavo molto in questo suo inserimento a scuola, soprattutto per l'alimentazione poiché nn mangiando molto a casa ed essendo molto selettivo speravo che migliorasse mangiando con altri bambini... Inoltre mi preoccupa questo suo nn riuscire a concentrarsi per esempio a disegnare, a colorare...a fare un esercizio di tratteggio...lui si annoia fa due scarabocchi in due secondi si alza e se ne va!! volevo chiedere se magari devo dargli tempo di inserirsi al completo a scuola o se è il caso di intervenire seriamente in qualche maniera...
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
se Francesco va in una scuola pubblica, ha iniziato a frequentare da appena una settimana, perciò a mio avviso è necessario lasciargli un po' di tempo per adattarsi al nuovo ambiente e alle nuove regole.
Tanto più se è un bimbo un pochino "rigido" nelle sue convinzioni e nelle sue abitudini.

Non gli metta pressioni e non lo interroghi costantemente su come è andata la sua vita scolastica, ma mantenga un contatto collaborativo con le insegnanti, parlando con loro non in sua presenza e tenendo in considerazione i loro suggerimenti.

Spesso accade che i bambini abbiano comportamenti molto differenti a casa e a scuola, ma non c'è nulla di strano in ciò: anche gli adulti si mostrano e agiscono in modo diverso a seconda dell'ambiente in cui si trovano.
Gli lasci il tempo di trovare la sua modalità di stare all'asilo, senza pretese di un "dover essere" in un certo modo: sarà comunque un'esperienza di crescita importante per lui, dovendosi confrontare con altri metodi educativi e con altre regole, oltre che con i coetanei.

Monitori a debita distanza la situazione e aspetti ancora un po' a preoccuparsi ;-)

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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