Terapeuta evita discorso transfert

Gentilissimi, vorrei chiedervi quali motivazioni possibili vi porterebbero a evitare di parlare con una vostro paziente, del suo transfert amoroso nei vostri riguardi nonostante ve lo abbia dichiarato apertamente.

Quale motivo, dopo una dichiarazione transferale amorosa e non erotizzata, vi porterebbe a smettere di essere accoglienti come prima?
Imbarazzo?

Leggo che tutti voi consigliate sempre di parlarne in trerapia, ma a quanto pare non sempre la cosa viene ben accolta.

O che sia una tattica per vedere cosa prova il paziente a essere ignorato? Io glielo chiederei anche, ma se già si sente in imbarazzo così, figuriamoci se dovessi chiedergli spiegazioni... Adesso avrei il timore di sembrare insistente...

Ad ogni modo la mia sola domanda è se capitasse a voi cosa vi bloccherebbe dal parlarne col paziente?

Grazie
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

non ha alcuna importanza cosa capiterebbe a noi che rispondiamo online. Qui si tratta in realtà del *Suo* Psicologo, con le proprie reazioni individuali, convincimenti, linee comportamentali.
Non rimane dunque che chiedere a lui direttamente.

"..Adesso avrei il timore di sembrare insistente...",
significa che Lei ne ha già parlato, forse ripetutamente?
Magari lui potrebbe già avere (non) risposto tutto quello che riteneva opportuno dire/non dire.
In questo caso il termine "evita" ("Terapeuta evita discorso transfert", v. titolo) rappresenterebbe una interpretazione da parte del paziente, a fronte di una scelta precisa e motivata del Terapeuta.

Quando noi consigliamo di parlare del proprio transfert, non supponiamo affatto che deva diventare oggetto del discuterne insieme: ogni Terapeuta sceglie cosa farne del materiale che il pz. porta.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottoressa, in realtà gliel'ho scritto una volta che ho dovuto saltare le sedute per un mese causa covid e ci siamo accordati per inviargli una mail di riepilogo per non far passare troppo tempo senza terapia.

Gliel'ho prima accennato su una mail e poi gliel'ho scritto chiaramente, ma lui non ha mai toccato l'argomento e durante la seduta successiva alla mail, era più freddo e distaccato.

Quindi credo che gli dirò direttamente che vorrei terminare il percorso in quanto temo di aver sbagliato a dichiare i miei sentimenti, creando dell'imbarazzo.

Grazie ancora
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Perché Lei dovrebbe chiudere unilateralmente la psicoterapia
nell'ipotesi di avere creato dell'imbarazzo al Suo Terapeuta?
L'eventuale imbarazzo -se realmente ci fosse- è un problema di lui, non di Lei che ci scrive.
Sempre che non ci sia dell'altro, che ovviamente da questa postazione online ci sfugge.
E dunque?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Buongiorno Dottoressa, terminerei il percorso perché mi sento in colpa per aver creato un ambiente teso e inoltre è difficile riuscire ad aprirsi se ci si sente quasi come una palla al piede di qualcuno che invece si stima così tanto.
Grazie ancora per la sua risposta
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Tenga conto che quanto sopra scritto può essere tutto unicamente nella Sua mente .. I sensi di colpa fanno strani scherzi, ma raramente sono associati a colpe reali.

Consideri inoltre che la conclusione di un percorso psicologico o di psicoterapia è opportuno sia concordata, e non unilaterale; nel rispetto di entrambi.
Solo così si salva(guarda)no i progressi fatti e si evita di lasciare strascichi interiori dolorosi.

Un caro saluto.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Grazie infinite Dottoressa faró tesoro delle sue preziose risposte
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Se siamo stati utili alla Sua riflessione, ne sono lieta!
E grazie del Suo commento * .
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Si, davvero tanto Dottoressa. Le Sue risposte mi hanno fornito importanti spunti di riflessione.

Grazie infinite
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Dr.ssa Federica Cairoli Psicologo 100 3
Buongiorno,
non mi è chiaro se ha dichiarato il suo "amore di transfert non erotizzato" al terapeuta e cosa l'abbia "delusa" nel non tornare su tale argomento da parte del terapeuta. Ne avrà preso atto come parte della cura, come spesso può accadere.
Se è un punto che ritiene importante riaffronti lei tale tematica, perché dovrebbe affrontarla il terapeuta? Si interroghi su cosa la sta realmente turbando e non si preoccupi di "imbarazzare" il terapeuta, il suo ruolo ha una funzione ed egli saprà gestire il transfert nel modo più etico ed adatto al suo caso specifico.
Confermo che mettere in parola con lui ciò che la sta turbando, compresa la "freddezza "che percepisce, è la strada più giusta.
Mi aggiorni
FC

Dr.ssa Dederica Cairoli

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Siamo contenti che i nostri stimoli Le siano risultati utili.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/