Crisi d'ansia

Gentili dottori,sono una ragazza di 34 anni e da circa un anno e mezzo convivo con il mio ragazzo.Abbiamo deciso di andare a convivere dopo 12 anni che ci frequentavamo e abbiamo trovato un appartamento in affitto a circa 30 km dalla casa dei miei genitori.Il primo periodo è andato tutto molto bene,per me la convivenza è stata una scelta naturale che ho desiderato fortemente.Nei primi mesi dell'anno nuovo(siamo andati a convivere a marzo 2oo8)mi è successa una cosa inconsueta per me che mi sono sempre considerata una ragazza calma e serena:un pomeriggio dopo essere uscita dal lavoro mi sono recata in un supermercato dove andavo abitualmente a fare la spesa e,dopo poco essere entrata e avere messo alcune cose nel carrello,ho iniziato a percepire alcuni sintomi quali aumento del battito cardiaco,fiacchezza alle gambe e una sensazione di mancanza d'aria quasi come se mi sentissi di venire a meno le forze e mi sono vista costretta ad andare velocemente alla cassa per poi precipitarmi fuori.Una volta a casa e riflettendo sull'accaduto mi sono ritornate alla mente le volte passate in cui da ragazzina mi è capitato di svenire a causa di coliti o febbre o perchè sono un soggetto particolarmente sensibile,emotivo e facilmente impressionabile. Mi sono preoccupata ed ho consultato il medico che mi ha prescritto esami del sangue più quello alla tiroide: tutto con esito negativo se non una pressione un pò bassa,sugli 8o/104 circa.In seguito sono stata poco bene e ho preso il virus intestinale che mi ha costretta a casa qualche giorno.Al pensiero poi di dovere riprendere il lavoro avevo paura di non riuscire ad affrontare la giornata lavorativa,sentivo disagio e paura al tempo stesso di sentirmi nuovamente poco bene e mentre andavo al lavoro mi batteva forte il cuore.Poi pian piano la paura è andata stemperandosi anche grazie al dialogo che c'è con il mio ragazzo tra l'altro ansioso anche lui(si definisce ipocondriaco) e lentamente il disagio come è venuto è andato via e tutto è sembrato tornare alla normalità.Ultimamente io e il mio ragazzo siamo molto presi dall'organizzazione del trasloco poichè i miei genitori ci hanno aiutato a sistemare la casa di fianco alla loro.Io sto trascorrendo le mie ferie nell'imballare oggetti e pianificare tutto mentre il mio ragazzo sta cambiando lavoro.Pochi giorni fa,dopo avere trascorso la giornata ad imballare oggetti,volevo uscire per fare alcune commissioni ma,una volta salitta in macchina ed essere entrata al supermercato mi è assalita nuovamente una sensazione simile a quella precedentemente descritta e da allora ho sempre il timore di andare a fare la spesa da sola e vado insieme al mio ragazzo.Mi sono voluta documentare su internet ma forse ho peggiorato la situazione perchè sentendo parlare di attacchi di panico mi è pure venuta paura che venissero anche a me e l'altra sera, nell'andare da sola in macchina da mia sorella, sono stata in tensione tutto il tempo.Cosa mi consigliate?Grazie per l'attenzione
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, da ciò che racconta sembrerebbe trattarsi proprio di ansia. Il suggerimento è quello di recarsi da uno specialista e farsi valutare. Può andare da uno psicologo/psicoterapeuta, sia privatamente che attraverso il servizio pubblico.

Nel frattempo può leggere questi articoli, che le confermeranno semplicemente alcuni dei sintomi che ha descritto:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_panico.htm
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html

Tenga però presente che questa non è una diagnosi, deve recarsi dallo specialista di persona per un parere attendibile.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
probabilmente l'episodio del supermercato (il primo per intenderci) è stato un attacco di panico. Se fosse così non dovrebbe preoccuparsi, poichè per questo tipo di disturbi la cura c'è.

Si tratta di un disturbo d'ansia, verosimilmente "acceso" dalla situazione particolarmente stressante: vuole che le dica quanti pazienti arrivano da me dopo un trasloco?

In questi casi i migliori risultati si ottengono associando farmacoterapia e psicoterapia cognitivo-comportamentale, come può leggere in questo documento https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

Se riesce a resistere le consiglio di aspettare la fine del trasloco: se i sintomi dovessero permanere dovrebbe effettuare due consulenze, una presso uno psichiatra ed un'altra presso uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.

Non si preoccupi, i tempi per questi problemi non sono lunghi

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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