Una forma di feticismo

Vorrei descrivere una mia caratteristica particolare di tipo psicologico, di cui non ho mai parlato con nessuno, neppure con gli amici più intimi, perché si tratta di una cosa molto imbarazzante e in genere considerata perversa.
Cerco di descriverla nel seguito.

Fin da bambino sono sempre stato molto timido sulle mie funzioni fisiologiche, cioè per essere chiaro avevo vergogna di andare in bagno e quando ero a scuola o con gli amici non osavo mai dire se avevo bisogno del bagno, specialmente in presenza di ragazze, e piuttosto mi trattenevo a lungo.
Nella mia mente lo consideravo le necessità una sorta di tabù da non dire mai e di cui vergognarmi.
Per far capire fino a che punto ero arrivato, cito un caso in cui alle scuole superiori mi ero avviato verso il bagno ma, vedendo due mie compagne di classe che chiacchieravano vicino alle porte dei bagni, ho fatto finta di niente e tirato dritto, perché per me era intollerabile che loro capissero che andavo a fare la pipì.

Quando poi altri, più disinvolti di me, dicevano di dover andare in bagno, io mi sentivo quasi imbarazzato per loro; verso l'adolescenza c'è stata una transizione spontanea e pressoché inconsapevole verso una forma di erotismo.
Ho cominciato a eccitarmi e a masturbarmi immaginando scene in cui una ragazzina mia coetanea mi confessava con malcelato imbarazzo che le scappava la pipì o addirittura finiva per farsela addosso davanti a me; oppure, a parti invertite, immaginavo di essere io in difficoltà davanti a una ragazza per una pipì urgente.
Entrambe queste situazioni mi procuravano molta eccitazione ma, per contro, il secondo caso (quello in cui scappa una pipì urgente a me) sarebbe stata una situazione estremamente imbarazzante e tutt'altro che eccitante per me se fosse capitata nella vita reale.

Fino a non molti anni fa vivevo questa mia caratteristica come un segreto inconfessabile e credevo di essere praticamente l'unico a possederla; solo con la scoperta di alcuni siti internet su questi temi mi sono reso conto che si tratta di una forma di feticismo sessuale che presenta varie forme, forse non molto diffuso ma neanche rarissimo.

Col passare degli anni, maturando e invecchiando, ho superato almeno in parte quella particolare timidezza e adesso riesco a vedere queste cose in una prospettiva un po' più normale, anche se a volte mi imbarazzo ancora un po' e quando sono con amici o altre persone tendo ad andare in bagno solo quando è proprio necessario.
In compenso mi è rimasta immutata quella forma di feticismo e ancora adesso mi eccito quando sento qualche amica che dice ad esempio una cosa normalissima, ovvero che deve fare la pipì o espressioni analoghe, anche se ovviamente faccio finta di nulla e cerco di comportarmi in maniera normale.

Penso che dopo tanti anni non sia il caso di pensare ad azioni correttive, anche perché tutto questo non mi pone più particolari problemi nella vita relazionale, ma ringrazio per eventuali considerazioni, valutazioni e, se ritenete, consigli.
[#1]
Dr.ssa Rosalba Anfosso Boscolo Psicologo, Psicoterapeuta 37 4 2
Gentile utente buongiorno,
Il feticismo viene definito come "parafilia" dove l'oggetto sessuale non è la persona ma perlappunto un oggetto, il feticcio.
Lei scrive "...non mi pone più particolari problemi nella vita relazionale", dunque se problema c'è sta proprio nel sentirlo o meno come un problema invalidante cosache non sembra riguardarla.
La sessualità, come ogni altro aspetto della vita relazionale/affettiva va gestista con naturalezza, secondo ciò che il ns corpo/mente decide che va bene per noi!
Quando tutto ciò non è lesivo nei confronti altrui credo che non ci sia nulla di cui vergognarsi.
La domanda che può porsi è "questo è l'unico modo di provare eccitazione sex? Le manca il rapporto relazionale?"
Se la risposta è no, evidentemente questo funziona per lei e va bene così.
Con cordialità
rosalba anfosso boscolo

Dr.ssa ROSALBA  ANFOSSO BOSCOLO

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio della risposta. Mi chiedo se nel mio caso si può chiamare parafilia, dal momento che l'oggetto sessuale è pur sempre la persona, con il suo imbarazzo e la sua disperazione per la necessità impellente, ma non mi pare importante.
Riguardo alla domanda che mi propone, direi che, anche se in generale mi sento felice nella mia vita, non sono del tutto sicuro che non mi manchi il rapporto relazionale, ma credo che trovare una partner che condivida o almeno accetti un feticismo così particolare non sia affatto facile, anche solo per il fatto che sono cose di cui nessuno parla.
[#3]
Dr.ssa Rosalba Anfosso Boscolo Psicologo, Psicoterapeuta 37 4 2
Capisco bene non è facile, ma se questa la questa è la sua modalità la domanda diventa "perchè rinunciare?"

Dr.ssa ROSALBA  ANFOSSO BOSCOLO