Radiazioni esami tac

Buonasera, oggi mi chiedevo perché dopo anni che un fumatore smette fumare il corpo riesce a rigenerarsi invece dopo gli esami tac che una persona effettua il corpo non si rigenera ma anzi dicono che si può sviluppare un tumore dovuto alle radiazioni anche dopo 10 anni?
Inoltre sono preoccupato perché leggevo che fra i fattori di rischio del tumore al cervello ci sono le radiazioni ionizzanti. Questo significa che per chi ha fatto esami tac cerebrali (più di uno) si ha un incremento di rischio significativo?
[#1]
Dr. Vincenzo Portolano Radiologo 155 12
gentile utente,
"dicono" chi?
il danno da fumo, che è un danno concreto e visibile, resta, il corpo non si "rigenera" ma semplicemente cicatrizza le lesioni.
le radiazioni inducono un aumento del rischio di sviluppare un tumore nel corso della propria vita, il che vuol dire che di tutti quelli che si sottopongono ad un esame radiologica una parte (piccola) svilupperà nel corso della propria vita un tumore che altrimenti non svilupperebbe...
quanto al caso specifico, si parla sempre di incremento del rischio, e non di diretto rapporto causa-effetto, e servirebbero un numero molto alto di TAC cerebrali per incrementare di 0,1% il rischio (non la certezza!!!) di sviluppare un tumore cerebrale...
spero di averLa rassicurata

cordialmente

Dr. Vincenzo Portolano
Specialista in radiodiagnostica
Ecografia ambulatoriale
Consulenze TAC - Rx

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dottore, ringrazio per la sua spiegazione. Nel mio caso quando avevo circa 28 anni (pochi anni fa) per problematiche differenti ho eseguito 3 tac (2 cerebrali ed una atm) con apparecchio non ultima generazione. Mi creda che è un pensiero molto ricorrente la paura che queste 3 tac possano aver contribuito ad aumentare il rischio biologico di possibilità sviluppare un tumore. Statisticamente 0.1% si riferisce circa ad un esame tac? Nel mio caso secondo lei come sarebbe il calcolo circa?
[#3]
dopo
Utente
Utente
Dottore in altre risposte leggevo che vi è il rischio deterministico e stocastico. Questo significa che per deterministico si deve assorbire una quantità alta di radiazioni e stocastico che basterebbe anche per ipotesi una solo rx del torace? Ho capito bene?
[#4]
Dr. Vincenzo Portolano Radiologo 155 12
andiamo con ordine...
0,1% è un numero molto approssimato e si riferisce all'aumento di rischio di sviluppare un tumore, cioè se una persona ha di per sé (fattori familiari e ambientali, rischi lavorativi, abitudini di vita e così via...) un rischio di avere un tumore di X, sottoporsi ad un tot di TAC aumento quel rischio dello 0,1%... anche se in generale il ragionamento si fa sulla "popolazione": se un milione di persone si sottopongono ad un dato numero di TAC, svilupperanno un tumore lo 0,1% in più rispetto a quelli che lo avrebbero sviluppato comunque.
Deterministico e stocastico (che vuol dire probabilistico) si riferisce ai danni che un determinato agente (nel nostro caso le radiazioni, ma vale per qualsiasi agente, dai raggi UV alle sigarette) può fare: deterministico vuol dire che per una data dose si ha un dato effetto (tipicamente il danno sul feto, per cui si pone particolare attenzione all'esposizione delle donne in gravidanza), mentre stocastico vuol dire che l'esposizione aumenta la probabilità di sviluppare un determinato tipo di danno, ma non si può correlare direttamente e quantificare questo danno.

Dr. Vincenzo Portolano
Specialista in radiodiagnostica
Ecografia ambulatoriale
Consulenze TAC - Rx

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dottore mi perdoni potrei chiedere un ultimo dubbio? In riferimenti agli eventuali danni da radiazioni, ci si riferisce unicamente al tumore cerebrale? Perché per il tumore cerebrale vi è scritto che i fattori di rischio sono appunto le radiazioni. Per gli altri tumori non vi è specificato tra i fattori di rischio.
[#7]
Dr. Vincenzo Portolano Radiologo 155 12
le radiazioni, come moltissimi altri agenti esterni, aumentano il rischio di tumore in quasi tutti gli organi, ovviamente in maniera diversa a seconda della sensibilità di ciascun organo o tessuto... in ogni caso la fregatura, se mi permette il termine, è che questi danni sono appunto possibili e non legati direttamente alla dose , per cui non si può dire "se prendi meno di tot radiazioni sei sicuro e e se ne prendi di più svilupperai certamente un tumore".
in ogni caso, posso dire che in quasi 40 anni di professione non ho mai incrociato un caso in cui un tumore fosse non dico certamente ma almeno verosimilmente derivante da un'esposizione alle radiazioni... cosa che non si può dire per esempio del fumo o dell'alcol.
a questa mia affermazione fanno eccezione i tumori cutanei dei "vecchi" radiologi (quelli che erano già in pensione quando io ho cominciato questo lavoro) e di alcune persone alle quali erano state fatte radioterapie per indicazioni o con metodiche che sono ormai storia (per capirci, Roentgen, che ha "scoperto" la radiografia, ha sviluppato un tumore cutaneo alle mani, perché non si aveva la più pallida idea di cosa fossero e cosa facessero questi "raggi X"). Pensi che una volta si praticava la "Roentgenterapia" per la periartrite di spalla... e le radioterapie per i tumori erano talmente "primitive" che era la regola che i pazienti si ritrovassero con delle vere e proprie gravi ustioni cutanee per le dosi di radiazioni che si davano.
Un'altra curiosità storica: ad un certo momento c'erano apparecchi a raggi X che mostravano i piedi dei clienti in alcuni "modernissimi" negozi di scarpe!!! parliamo dei primi decenni del '900.


Mi raccomando, stia sereno.

Dr. Vincenzo Portolano
Specialista in radiodiagnostica
Ecografia ambulatoriale
Consulenze TAC - Rx

[#8]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dottore è stato davvero gentilissimo.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Dottore rileggendo la sua risposta che è stata oltre che esaustiva, estremamente interessante...mi chiedevo quando lei diceva che nella sua carriera da radiologo in 40 anni non ha mai incontrato un tumore che potesse essere riconducibile alle radiazioni...mi chiedo se appunto è possibile eventualmente ricondurlo alle radiazioni oppure potrebbe "sfuggire siano proprio le radiazioni la causa". Mi perdoni per il giro di parole, però mi sono ricordato tempo fa (prima di avere le sue preziose risposte) aver letto proprio in un quesito qui su medicitalia un medico che riteneva le radiazioni appunto fossero molto pericolose per i tumori radiondotti e sosteneva che sviluppandosi dopo tanti anni dagli esami diagnostici effettuati non si ricollegava neanche più all'esame stesso la causa del tumore. Ecco perché mi sono permesso riscriverle..mi incuriosisce la sua lettura.
[#10]
Dr. Vincenzo Portolano Radiologo 155 12
Uno dei problemi più grossi che si incontra nel campo della radioprotezione è che i non specialisti fino a pochissimo tempo fa non avevano alcuna formazione in questo settore, e le cognizioni che avevano erano quelle dell'esame di radiologia dell'università, o poco più...
praticamente sempre poco aggiornate, così come sono comprensibilmente poco aggiornati sull'evoluzione della tecnologia in questo campo (d'altra parte noi Radiologi siamo altrettanto in carenza di aggiornamento nelle altre specializzazioni!).
Il fatto è che dire " sviluppandosi dopo tanti anni dagli esami diagnostici effettuati non si ricollegava neanche più all'esame stesso la causa del tumore" è una frase che vuol dire molto poco: se non si ricollega è perché le prove sono quantomeno evanescenti.
Ripeto, l'aumento di rischio è presente, nell'ordine di qualche 0,000x%, ma va calcolato sulla popolazione e non sul singolo individuo... e comunque ci sono agenti fisici e chimici che aumentano molto di più il rischio di tumore (rischio che anche in una ipotetica vita perfettamente "sana" non è mai zero, e aumenta con l'aumentare dell'età), come per esempio il fumo, l'alcool, l'esposizione al sole, l'abuso di carni lavorate, per non parlare di rischi professionali ormai non più presenti ma ancora drammaticamente attuali (le dice nulla il nome ILVA?)

Dr. Vincenzo Portolano
Specialista in radiodiagnostica
Ecografia ambulatoriale
Consulenze TAC - Rx

[#11]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua esaustività e aver dedicato del tempo alle mie domande. Mi ha rassicurato tanto e ho compreso che in fin dei conti aver fatto le tac descritte non comporta un rischio così grande come pensavo. Il discorso che lei ha fatto è da considerarsi anche per tac non di ultimissima generazione come gli esami che ho eseguito io? Purtroppo in alcuni ospedali ci sono tac datate, gli apparecchi top di gamma ho notato si trovano spesso in centri privati.