microcitoma - metastasi al femore

In data 07/06/2012 in seguito a controlli per disturbi alla gastrite, a mio padre è stato diagnosticato un carcinoma neuroendocrino a piccole cellule (come riportato sulla biopsia bronchiale)
Abbiamo deciso, dopo una serie di valutazioni, di cominciare la cura presso lo IEO con il dott. De Pas. Il 29/07 ha finito la seconda seduta di chemio, che è riuscito ad effettuare in seguito alla somministrazione di myelostim che ha riportato nella norma il livello dei globuli bianchi.
Comincerà la terza seduta di chemio il 16 agosto, sperando quindi a questo punto in una buona risposta di papà alla terapia.
E’ sorta una complicazione. In seguito alla PET era stato riscontrato un interessamento al femore, che poi era stato smentito dalla radiografia, ma con la risonanza magnetica, come immaginavano i medici dello IEO l’esito è risultato positivo.
Pertanto mio padre presenta una piccola lesione di 33mm al femore. Gli hanno consigliato di stare a risposo e non pesare sull’arto, facendosi aiutare dalle canadesi.
Ovviamente, la situazione sta avendo un grosso impatto sull’umore, non avendo il mio papà, che ha 64 anni ed è stato sempre un uomo molto attivo, nessun tipo di disturbo e nessun dolore alla gamba.
Tra qualche giorno comincerà, come terapia per “sanare” la lesione al femore, 10 sedute di radioterapia. I medici ci hanno dato buone speranze di risolvere il problema e di abbandonare quelle odiose canadesi.
La radioterapia è in grado di risolvere completamente il problema osseo?
Grazie
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120 17
E' in grado di minimizzare il rischio di frattura consolidando l'osso, sede di carico. E' molto più efficace nel neutralizzare il dolore osseo che mi pare comunque fortunatamente assente nel caso di suo padre.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)