Tumore prostata t4n +m +
Buongiorno Dottori,
scrivo per mio marito,52 anni e senza alcuna patologia, che a marzo ha effettuato senza nessun sintomo un esame del sangue di routine dove ha riscontrato di avere un PSA di 36.Rifatto a distanza di 10 giorni è risultato di 45.Ha fatto poi tutti gli esami compresa biopsia prostatica su 12 fustoli con risultato gleason 3+3.A quel punto veniva fissata data per prostatectomia ma scintigrafia,RM e Pet con colina hanno dato tutti esito molto negativi con determinazione di tumore T4N+M+ 8(interessati linfonodi,vescichette seminali e branca ischiopubica).Scartata quindi l'operazione veniva iniziata terapia di 2 settimane con bicalutamide seguita da iniezione di Enantone trimestrale eseguita il 6 giugno.Dopo 2 giorni comparsa di tumor flare che è durato una settimana con forti dolori alle articolazioni degli arti.Veniva poi a distanza di un mese operato di ernia inguinale bilaterale in laparoscopia.Doveva poi cominciare la chemioterapia ma causa molti farmaci assunti per l'operazione i valori relativi al fegato non lo permettevano.Ora da una settimana ha di nuovo dolore alle articolazioni e l'oncologo prospettava una radioterapia ma il radioterapista ha oggi detto che sarebbe meglio resistere e arrivare a fare la chemio quando i valori del fegato lo permetteranno.
Chiedo a Voi se la procedura effettuata è corretta ma soprattutto sufficiente per il caso.
Chiedo anche quali reali risultati può dare la chemio( il psa è calato a 9.5 a distanza di 2 mesi e mezzo circa dalla iniezione di enantone partendo da un valore massimo raggiunto di 59 dopo la biopsia prostatica) e se qualche radioterapia può essere utile.
Ringrazio per le risposte che vorrete darci
scrivo per mio marito,52 anni e senza alcuna patologia, che a marzo ha effettuato senza nessun sintomo un esame del sangue di routine dove ha riscontrato di avere un PSA di 36.Rifatto a distanza di 10 giorni è risultato di 45.Ha fatto poi tutti gli esami compresa biopsia prostatica su 12 fustoli con risultato gleason 3+3.A quel punto veniva fissata data per prostatectomia ma scintigrafia,RM e Pet con colina hanno dato tutti esito molto negativi con determinazione di tumore T4N+M+ 8(interessati linfonodi,vescichette seminali e branca ischiopubica).Scartata quindi l'operazione veniva iniziata terapia di 2 settimane con bicalutamide seguita da iniezione di Enantone trimestrale eseguita il 6 giugno.Dopo 2 giorni comparsa di tumor flare che è durato una settimana con forti dolori alle articolazioni degli arti.Veniva poi a distanza di un mese operato di ernia inguinale bilaterale in laparoscopia.Doveva poi cominciare la chemioterapia ma causa molti farmaci assunti per l'operazione i valori relativi al fegato non lo permettevano.Ora da una settimana ha di nuovo dolore alle articolazioni e l'oncologo prospettava una radioterapia ma il radioterapista ha oggi detto che sarebbe meglio resistere e arrivare a fare la chemio quando i valori del fegato lo permetteranno.
Chiedo a Voi se la procedura effettuata è corretta ma soprattutto sufficiente per il caso.
Chiedo anche quali reali risultati può dare la chemio( il psa è calato a 9.5 a distanza di 2 mesi e mezzo circa dalla iniezione di enantone partendo da un valore massimo raggiunto di 59 dopo la biopsia prostatica) e se qualche radioterapia può essere utile.
Ringrazio per le risposte che vorrete darci
[#1]
Carissima,
Alcuni studi suggeriscono la chemioterapia in associazione alla terapia ormonale in pazienti che esordiscono con metastasi alla diagnosi di malattia prostatica. La radioterapia ha dimostrato di essere una possibilità terapeutica curativa in caso di malattia locale e localmente avanzata, meno in caso di malattia metastatica. Recentemente, comunque, alcuni importanti studi hanno evidenziato come la radioterapia sulla prostata, anche in caso di malattia metastatica possa avere un impatto sulla sopravvivenza rispetto alla sola ormonoterapia(RUSTHOVEN JCO 2017).
Quindi, in sintesi, il caso dovrebbe essere discusso a livello multidisciplinare e concordo sul fatto che la radioterapia sulla pelvi possa essere utile, o almeno da valutare. Se fosse un mio paziente farei queste considerazioni in ambulatorio, valutando assieme rischi e benefici della scelta terapeutica eventuale.
Cordialmente,
Alcuni studi suggeriscono la chemioterapia in associazione alla terapia ormonale in pazienti che esordiscono con metastasi alla diagnosi di malattia prostatica. La radioterapia ha dimostrato di essere una possibilità terapeutica curativa in caso di malattia locale e localmente avanzata, meno in caso di malattia metastatica. Recentemente, comunque, alcuni importanti studi hanno evidenziato come la radioterapia sulla prostata, anche in caso di malattia metastatica possa avere un impatto sulla sopravvivenza rispetto alla sola ormonoterapia(RUSTHOVEN JCO 2017).
Quindi, in sintesi, il caso dovrebbe essere discusso a livello multidisciplinare e concordo sul fatto che la radioterapia sulla pelvi possa essere utile, o almeno da valutare. Se fosse un mio paziente farei queste considerazioni in ambulatorio, valutando assieme rischi e benefici della scelta terapeutica eventuale.
Cordialmente,
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#2]
Utente
Grazie Dottor Alongi della cortese e rapida risposta.Ho letto tutte le Sue risposte e La stimo molto.
Vorrei chiederle se secondo Lei i dolori articolari che sente alle anche e alle ossa ischiatiche sono da imputare al tumore o possono essere correlati all'enantone e eventualmente se è il caso di sostituirlo con un altro con diversi effetti collaterali.
Grazie e saluti
Vorrei chiederle se secondo Lei i dolori articolari che sente alle anche e alle ossa ischiatiche sono da imputare al tumore o possono essere correlati all'enantone e eventualmente se è il caso di sostituirlo con un altro con diversi effetti collaterali.
Grazie e saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 18/08/2017.
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