Sospetta spondilite anchilosante e cura

Buongiorno,

Da tre mesi a questa parte ho un dolore forte alla zona lombosacrale (in particolare altri glutei e parte finale della colonna vertebrale).
Il valore ANA Hep2 è risultato positivo (tipo omogeneo, valori 1/320).

Sono in attesa dell’esame HLA-B27 e ho eseguito una RM al bacino (non con tecnica STIR) risultata negativa.

Il reumatologo mi aveva prescritto arcoxia 90 per 3 mesi, sospesa dopo 20 giorni in seguito a una visita ortopedica.

I dolori sono sempre presenti e, spesso, diffusi anche alla parte alta della schiena, inguine e parte anteriore delle gambe.

Ho anche dei linfonodi ingrossati nella zona inguinale, ma il ricovero in ematologia (fatta TAC toracica e inguinale, ecografia ed esami del sangue approfonditi hanno escluso altre cause. Avevo solo inizialmente linfociti più alti rispetto ai neutrofili, ma i valori sono successivamente rientrati nella norma).
L’ortopedico e il fisioterapista hanno riscontrato forte contrattura dovuta a cattiva postura e stress cronico (sono effettivamente un soggetto fortemente stressato), alimentata anche da rigidità mandibolare, con necessità di intraprendere un percorso di riabilitazione ed escludendo, in parte, la possibilità di spondilite.

Attualmente, cosa dovrei fare?
Continuo con arcoxia 90 o mi dedico solamente a una riabilitazione fisica?
Se fosse un problema tensivo-muscolare, potrebbe durare da così tanto tempo?

Grazie.

P. s. Ho una cisti sacrococcigea infiammata (attualmente è visibile una sorta di bolla d’acqua ed è dolorante) in quella zona. Non so se possa esserci un collegamento.
Dr. Bernardo D'Onofrio Reumatologo 533 24
Gentile Utente,

La diagnosi di spondiloartrite assiale (ex. spondilite anchilosante) richiede una serie di fattori, tra cui RX del bacino, RMN del bacino, esami del sangue eventualmente corredati da tipizzazione HLA-B, e soprattutto una corretta anamnesi per indagare le caratteristiche del dolore (in particolare infiammatorio vs. meccanico), la risposta alla terapia antinfiammatoria, e così via.

Partendo da questi presupposti, con una RM del bacino completamente negativa, è difficile pensare ad una spondiloartrite; non direi che ci sono connessioni con la cisti sacrococcigea.

Cordiali saluti

Dott. Bernardo D’Onofrio
Dirigente Medico di Reumatologia
Per prenotazioni in libera professione: donofrio.reumatologia@gmail.com

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