Sospetta artrite

Buongiorno,

da circa tre settimane avverto un forte dolore al braccio destro, caratterizzato da gonfiore e da arrossamento della cute della zona interessata. Il mio medico curante mi ha diagnosticato un'epicondilite e mi ha prescritto una cura a base di antibiotici e antiinfiammatori (augmentin e brufen) per una settimana; inoltre mi è stato consigliato l'uso di un tutore a fascia, da mettere nell'avambraccio (non un tutore che va dall'avambraccio fin sopra il gomito). Ho finito la cura ma non ho trovato particolare giovamento. Tra l'altro questo dolore mi è venuto dopo un dolore al pollice sinistro che mi ha impedito di lavorare con questa mano (sono mancina) e pertanto ho sforzato più del solito il braccio destro, anche se non ho fatto lavori pesanti (sono impiegata). In aggiunta da qualche giorno avverto un dolore alla falange intermedia dell'anulare sinistro e al piede sinistro ed entrambi si sono gonfiati improvvisamente, avendo anche qualche linea di febbre mi sono recata al pronto soccorso e mi è stata diagnosticata una sospetta artrite e mi è stato consigliato di fare una visita da un reumatologo. Da cosa derivano questi diversi malesseri?
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Dr. Antonio Tamburello Reumatologo 63
Gentile Utente,
Così descritto il quadro potrebbe essere compatibile con una entesoartrite in fase di esordio. Sarebbe utile approfondire la sua storia clinica; un consulto virtuale non è sufficiente ad effettuare una diagnosi certa.
Le consiglio di effettuare la visita reumatologica al fine di escludere o confermare il sospetto diagnostico e, ove fosse confermato, intraprendere una terapia mirata.
Cordialità

Dr. Antonio Tamburello

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la pronta risposta. Domani effettuerò la visita reumatologica per saperne di più. E' stata ipotizzata anche una forma di gotta dovuta all'assunzione combinata di augmentil e brufen (prescritti dal mio medico di base). E' possibile? Inoltre, che cos'è l'entesoartrite e come e in quanto tempo potrebbe essere curata? Grazie.
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Dr. Antonio Tamburello Reumatologo 63
Con il termine " entesoartrite" si intende un processo infiammatorio delle ENTESI ( porzione del tendine che si attacca sull'osso) e delle articolazioni.
Riguardo alla cura è necessario prima stabilire la causa per poter dire se e come è curabile.
Faccia La visita e mi faccia sapere.
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, Dr. Tamburello,
ho fatto la visita dal reumatologo dopo aver ritirato le analisi e mi ha detto che può essere una forma di artrite, senza specificare altro e mi ha dato una cura abbastanza forte (a detta del reumatologo)in quanto mi sposerò il 9 giugno e dovrò partire per il viaggio di nozze altrimenti mi avrebbe prescritto una cura più leggera.
Devo prendere l'urbason, exinef 90 mg e idrossiclorochina (per quest'ultima ho già fatto una visista oculistica per avere l'ok per assumerla).
Di seguito le risposte delle analisi con le voci alterate:

Complemtento C: 243,00 mg/dl valori di riferimento: 83-193
Mucoproteine: 169,60 mg/dl valori di riferimento: 50-120
Proteina C reattiva: 7,27 mg/dl valori di riferimento: 0-0.5
Fibrinogeno: 777 mg/dl valori di riferimento: 150- 450
ab Anticardiolipina lgM: 11 u.mpl/dl valori di riferimento: <10
VES 67 valori di riferimento: <12
alb % 47,20 valori di riferimento 55.8 - 66.1
ALFA1% 8.80 valori di riferimento 2.9-4.9
ALFA 2% 16,70 valori di riferimento 7.1-11.8

Inoltre mi ha consigliato di sospendere la pillola anticoncezionale, che ho inziato a prendere circa 4 anni fa per un ciclo abbondante.
Pensa sia una cura corretta?Potrebbe essere una forma di artrite "lieve" e curabile oppure qualcosa di peggiore?
grazie
Saluti
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Dr. Antonio Tamburello Reumatologo 63
Gentile Utente,
Le analisi da Lei riportate evidenziano uno stato infiammatorio importante.
Presumo che il collega Reumatologo che l'ha visitata abbia posto diagnosi di "Artrite Indifferenziata" e per tale ragione le ha consigliato la terapia con Plaquenil.
Riguardo all' evoluzione della malattia è difficile stabilirla.
Essendo un artrite è importante che la malattia venga monitorata nel tempo per valutare eventuali evoluzioni verso forme di artrite più specifiche.
Faccia l'esame del fondo oculare ogni sei mesi oltre agli esami utili per il monitoraggio della malattia.
Auguri per il suo matrimonio!
mi tenga informato
Cordialità
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.Tamburello,
La ringrazio del pronto riscontro.
Dunque dalle analisi, da quel che mi dice, non è possibile dare un'identificazione precisa a questa artrite, ma - in considerazione anche del fatto che il reumatest, la reazione di waaler rose e l'ab anticitrullina sono negativi - si possono escludere patologie ben più serie come l'artrite reumatoide? C'è possibilità che questa "artrite indifferenziata" in realtà sia qualcosa di più serio o che degeneri?
O invece non c'è motivo di preoccuparsi?

Mi scuso per l'insistenza, ma la preoccupazione c'è, sia per la situazione attuale che per il futuro.

Saluti.

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Dr. Antonio Tamburello Reumatologo 63
Gentile Utente,
il fatto che il reumatest e l'ab anticitrullina siano negativi non consente di escludere del tutto una artrite reumatoide; tuttavia, la negatività dei suddetti rappresenta un fattore di prognosi favorevole.
E' necessario un monitoraggio periodico della malattia per valutarne una eventuale evoluzione.
Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Buonasera, la reumatologa che mi sta seguendo mi ha prescritto una risonanza magnetica ad entrambi i piedi. Oggi ho ritirato il referto , che trascrivo testualmente:
"Non evidenti alterazioni del segnale osseo di significato evolutivo, bilateralmente. Sottili falde fluide in corrispondenza dei distretti metatarso-falangei di secondo, terzo e quarto raggio di entrambi i lati, come per minimo impegno infiammatorio sinoviale. Bilateralmente nella norma spessore ed intensità di segnale i tendini estensori e flessori lungo il tratto esplorato. Non evidenti segni di borsite nè immaigni riconducibili a neuroma di Morton in corrispondenza degli spazi intercapito-metatarsali di entrambi i lati.
Disomogeneità di segnale del cellulare lasso plantare adiacente alle teste di primo e quinto metatarso di entrambi i lati come per fenomeni distrifici da alterato carico."
Che cosa significa?
Da due mesi a questa parte sto leggermente meglio ma avverto ancora dolori alle ginocchia nonostante continui a fare una cura di cortisone (urbason da 4mg, 2 pasticche al giorno), non riesco a piegare le ginocchia, ho dolori alle braccia e le dita dei piedi sono quasi sempre gonfie.
Inoltre mi sono accorta che da qualche giorno sono più evidenti le vene nelle gambe, può dipendere dalla cura che sto facendo?
grazie mille
Saluti