Il medico mi prescrisse anche un esame radiologico
- Io sono un uomo di 49 anni e da circa 5 anni ho accusato un’infiammazione cutanea del cuoio capelluto In un primo tempo non ho dato peso a questo fenomeno, pensando che fosse dovuto ad un accidentale arrossamento della cute. Successivamente il fenomeno interessò una maggiore superficie del cuoio capelluto, (soprattutto nella parte posteriore della testa e sopra ai padiglioni auricolari).
Dopo un periodo di circa 2 anni la situazione si è gradatamente aggravata, finché l’infiammazione interessò anche le caviglie, ed ora persino il dito indice della mano sinistra. (Il medico mi prescrisse allora antinfiammatori dapprima a base cortisonica e successivamente altri farmaci antinfiammatori, fino a giungere al “CELEBREX”). In seguito il medico mi prescrisse anche un esame radiologico per fugare eventuali dubbi sull’origine traumatica di detti dolori. Ho allora eseguito diverse radiografie al ginocchio, alla gamba e al piede, ma l’esito non mise in evidenza alcun problema “meccanico” a dette articolazioni. Poiché l’assunzione del “Celebrex” (celecoxib) 200 mg, per molto tempo può dare origine a gravi disturbi collaterali, ho deciso di sospenderlo e chiedere consiglio ad uno specialista.
-Mi sono allora rivolto (già dallo scorso autunno), dapprima ad un dermatologo, e successivamente ad un reumatologo, ed entrambi mi hanno purtroppo diagnosticato un’Artrite Psoriasica. Mi sono stati prescritti gli esami di rito, (del sangue e delle urine) e successivamente è risultato un valore alto della VES 39 mm e della PROTEINA C REATTIVA 3,8 mg/dL.
Mi è allora stato prescritto un farmaco decisamente forte per arginare il decorso della malattia. Si trattava del METHOTREXATE (Metotressato) 2,5 mg compresse, da assumere una volta alla settimana seguito a distanza di 3 giorni dall’assunzione di Lederfolin (calcio levo-folinato) 7,5 mg.
Dopo avere letto però le gravissime controindicazioni ed effetti collaterali indesiderati di detto farmaco (METHOTREXATE), (utile anche per i malati terminali di cancro), mi sono rifiutato di assumerlo.
Dopo un periodo di circa 5 mesi, passato assumendo solo a giorni alterni una compressa di CELEBREX, (per attenuare i dolori), ho pensato di rivolgermi ad un altro specialista in reumatologia, che dopo avere esaminato l’esito degli esami compiuti, mi prescrisse un periodo iniziale di cura di 4 mesi, assumendo 2000 mg al giorno (2 compresse da 500 mg ogni 12 ore) di SALAZOPYRIN EN (sulfasalazina), ed anche del Celebrex al bisogno (max una capsula al giorno).
Sono ormai 3 mesi che assumo detto farmaco (SALAZOPYRIN), ma non ho ancora notato alcun risultato positivo né per quanto riguarda il gonfiore delle caviglie (che diminuisce al mattino ed aumenta nelle ore serali), nè per quanto riguarda il manifestarsi del dolore in dette articolazioni, che riesco solo ad alleviare con l’uso del Celebrex.
Mi rivolgo a voi per avere qualche consiglio in merito alla terapia adottata, e per sapere se a lungo termine potrà dare risultati positivi.
Grazie anticipatamente per la cortese attenzione.
Dopo un periodo di circa 2 anni la situazione si è gradatamente aggravata, finché l’infiammazione interessò anche le caviglie, ed ora persino il dito indice della mano sinistra. (Il medico mi prescrisse allora antinfiammatori dapprima a base cortisonica e successivamente altri farmaci antinfiammatori, fino a giungere al “CELEBREX”). In seguito il medico mi prescrisse anche un esame radiologico per fugare eventuali dubbi sull’origine traumatica di detti dolori. Ho allora eseguito diverse radiografie al ginocchio, alla gamba e al piede, ma l’esito non mise in evidenza alcun problema “meccanico” a dette articolazioni. Poiché l’assunzione del “Celebrex” (celecoxib) 200 mg, per molto tempo può dare origine a gravi disturbi collaterali, ho deciso di sospenderlo e chiedere consiglio ad uno specialista.
-Mi sono allora rivolto (già dallo scorso autunno), dapprima ad un dermatologo, e successivamente ad un reumatologo, ed entrambi mi hanno purtroppo diagnosticato un’Artrite Psoriasica. Mi sono stati prescritti gli esami di rito, (del sangue e delle urine) e successivamente è risultato un valore alto della VES 39 mm e della PROTEINA C REATTIVA 3,8 mg/dL.
Mi è allora stato prescritto un farmaco decisamente forte per arginare il decorso della malattia. Si trattava del METHOTREXATE (Metotressato) 2,5 mg compresse, da assumere una volta alla settimana seguito a distanza di 3 giorni dall’assunzione di Lederfolin (calcio levo-folinato) 7,5 mg.
Dopo avere letto però le gravissime controindicazioni ed effetti collaterali indesiderati di detto farmaco (METHOTREXATE), (utile anche per i malati terminali di cancro), mi sono rifiutato di assumerlo.
Dopo un periodo di circa 5 mesi, passato assumendo solo a giorni alterni una compressa di CELEBREX, (per attenuare i dolori), ho pensato di rivolgermi ad un altro specialista in reumatologia, che dopo avere esaminato l’esito degli esami compiuti, mi prescrisse un periodo iniziale di cura di 4 mesi, assumendo 2000 mg al giorno (2 compresse da 500 mg ogni 12 ore) di SALAZOPYRIN EN (sulfasalazina), ed anche del Celebrex al bisogno (max una capsula al giorno).
Sono ormai 3 mesi che assumo detto farmaco (SALAZOPYRIN), ma non ho ancora notato alcun risultato positivo né per quanto riguarda il gonfiore delle caviglie (che diminuisce al mattino ed aumenta nelle ore serali), nè per quanto riguarda il manifestarsi del dolore in dette articolazioni, che riesco solo ad alleviare con l’uso del Celebrex.
Mi rivolgo a voi per avere qualche consiglio in merito alla terapia adottata, e per sapere se a lungo termine potrà dare risultati positivi.
Grazie anticipatamente per la cortese attenzione.
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Egregio Utente,
le cure che le hanno prescritto i colleghi reumatologi sono indicate nel suo caso, il problema è che i risultati si ottengono con la collaborazione reciproca tra medico e paziente, nel senso che il medico consiglia e il paziente dovrebbe eseguire correttamente la terapia.
Tutti i farmaci possono causare gravi effetti collaterali, e la risposta terapeutica è individuale. Tuttavia un buon rapporto di fiducia tra medico e paziente porta alla soluzione migliore con il minor rischio.
Attualmente sono in commercio i farmaci biologici anti-TNF, molto efficaci sia per la psoriasi che per l'artrite. Le consiglio, qualora i farmaci che usa attualmente non dovessero essere efficaci, di conattare un Centro autorizzato alla prescriozione dei farmaci biologici.
Cordiali Saluti Marco Aurelio Tuveri
le cure che le hanno prescritto i colleghi reumatologi sono indicate nel suo caso, il problema è che i risultati si ottengono con la collaborazione reciproca tra medico e paziente, nel senso che il medico consiglia e il paziente dovrebbe eseguire correttamente la terapia.
Tutti i farmaci possono causare gravi effetti collaterali, e la risposta terapeutica è individuale. Tuttavia un buon rapporto di fiducia tra medico e paziente porta alla soluzione migliore con il minor rischio.
Attualmente sono in commercio i farmaci biologici anti-TNF, molto efficaci sia per la psoriasi che per l'artrite. Le consiglio, qualora i farmaci che usa attualmente non dovessero essere efficaci, di conattare un Centro autorizzato alla prescriozione dei farmaci biologici.
Cordiali Saluti Marco Aurelio Tuveri
MARCO AURELIO TUVERI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.3k visite dal 24/09/2008.
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