Capire se c'è o no sofferenza algodistrofica

Salve Medici Specialisti,
ho il referto di una Risonanza piede e caviglia (sempre a 1.5 tesla), e se qualcuno può aiutarmi a decifrare, perchè sono un pò in confusione. Il problema causale fu un trauma al 5 metatarso di 3 precisi anni fa, mi fecero cadere il monitor piatto di un pc sul piede. Sono un po’ confuso perchè l'anno scorso refertarono per iscritto nero su bianco che L'EDEMA del V metatarso non c'era più (Riporto parte di referto, che inizia proprio così: "Al controllo odierno, confrontato con una precedente analoga indagine dell'aprile 2017, non più presente l'edema spongioso del quinto metatarso della metà prossimale; residua una esile banda iperintensa nelle sequenze ad alto contrasto intrinseco, con decorso longitudinale") ma ora in questo nuovo referto - spero di sbagliarmi - mi pare che scrivano di EDEMA al V Metatarso.
Cioè, dopo 3 anni dal trauma, c'è o non c'è questo EDEMA al V Metatarso? e ci sono evidenze di sindromi algodistrofiche? Ho l'ALGODISTROFIA?
Infine, perdonate la mia ignoranza, ma cosa sarebbe la Cavitazione geodica ? è preoccupante?
Grazie
Questo il nuovissimo referto
"Indagine eseguita con tecnica SE e STIR con sezioni orientate sul piano assiale, coronale e saggitale.
L’esame odierno viene confrontato con precedente analoga indagine eseguita in altra sede in data 08/06/2018.
Al terzo prossimale della diafisi del V metatarso, sul versante esterno, permane sfumata banda di iperintensità di segnale della spongiosa, precedentemente segnalata, per circoscritta sofferenza edematosa.
Si confermano gli esiti di sottile frattura composta intraspongiosa del malleolo peroneale, con normale intensità di segnale.
Non si rilevano alterazioni a carico delle strutture capsulo legamentose.
Appianamento della volta plantare.
Cavitazione geodica di circa 7 8 mm nel contesto del corpo del calcagno.
Non evidenza di raccolte flogistiche né di versamenti nelle guaine tendinee sia del comparto esterno, che di quello mediale.
Normale aspetto della fascia plantare e del tendine d’Achille"
Grazie
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Dr. Giuseppe Muccari Reumatologo 78 2
I geodi subcondrali - denominati anche pseudocisti subarticolari, cisti subcondrali o più semplicemente cisti ossee - rappresentano un importante segno di artrosi (osteoartrite) e di altre malattie articolari, come l'artrite gottosa e quella reumatoide.

Il termine "geodi", tipicamente europeo, scomoda un paragone con la mineralogia, dove il geode è una piccola roccia cava delimitata da cristalli. In effetti, i geodi sono spazi cistici che si formano nell'osso subcondrale, ovvero sottostante la cartilagine articolare; simili a lacune o cavità, all'esame radiologico i geodi appaiono come aree multiple radiotrasparenti di varie dimensioni, espressione di

un riassorbimento osseo più o meno marcato, con interposizione di tessuto fibroso
eventuale accumulo di liquido sinoviale penetrato dallo spazio articolare
Queste cisti sono spesso multiple, di dimensioni variabili e di aspetto piriforme.
Sindrome algodistrofica consulti un reumatologo per terapia.

Dr. giuseppe muccari

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottor Muccari per tutte le spiegazioni.
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Dr. Giuseppe Muccari Reumatologo 78 2
Serena Giornata. GM
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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottore
La disturbo un’ultima volta, se può dipanarmi un dubbio 1, perdoni la mia ignoranza. Ovvero se è la perfetta medesima cosa parlare di Sindrome algodistrofica o di Algodistrofia . Ovvero mi viene il dubbio che Sindrome algodistrofica e Algodistrofia siano espressioni di diversa intensità dello stesso problema, forse Sindrome cioè vorrebbe dire che ci sono degli aspetti di quella malattia, che fanno ricondurre a quella malattia ma che però non è quella malattia (algodistrofia) vera e propria. O forse mi sbaglio.
Questo dubbio anche per il fatto che Ok, ho problemi al piede a livello di dolore, e probabilmente pure di tipo neuropatico, per " probabile modesta neuropatia compressiva" scrisse la Neurologa, ed è fastidioso e dolente, però sinceramente non è proprio un dolore così severo ed intenso come ho letto l’algodistrofia in genere accompagna; inoltre ho visto delle immagini di piedi algodistrofici molto gonfi e di color rosso violacei, il mio, diciamo che uno sguardo attento e con occhio buono (almeno quello ) come il mio nota che è un poco più edematoso (il bordo esterno verso le dita e una parte della pianta) e l’aspetto della cute pare meno liscia, un pò più cupa e pallida rispetto all’altro piede che è rosacea viva lucente, ma ripeto ci vogliono tutti i decimi agli occhi per notarlo, il mio medico lui bonariamente ad esempio dice "mah, sono uguali dai" , ma proprio uguali uguali i due piedi non sono, ma neppure come quei piedi che si vedono in fotografie di algodistrofia.Un particolare se può aiutare, dciiamo che col piede dopo un pò in carico e camminando, si vede che un pò più dell'altro si arrossa e pare più edematoso, invece per dire se li guardo al mattino appena svegliato, i due piedi praticamente sono uguali, cosa vorrà dire questo, per me è un mistero.
Serena serata!