Dolore neuropatico
Buonasera,
da circa un anno a seguirò di una bruttissima caduta lamento un dolore lombare, anche dolore alla pressione di uno specifico punto, che talvolta, si irradia alla gamba destra provocando indolenzimento,torpore e talvolta dolore. Dalla risonanza risulta che ho una radicolopatia dovuta ad una protrusione erniaria l5 s1; ho provato tecar, voltaren, dicloreum, expose e cortisone oltre a ginnastica posturale, massoterapia e nuoto, senza alcun miglioramento. Vorrei sapere se possono essere utili i farmaci antiepilettici e antidepressivi, se e come agiscono sull' infiammazione del nervo e se possano essere una soluzione a lungo termine.
Grazie
Distinti saluti
da circa un anno a seguirò di una bruttissima caduta lamento un dolore lombare, anche dolore alla pressione di uno specifico punto, che talvolta, si irradia alla gamba destra provocando indolenzimento,torpore e talvolta dolore. Dalla risonanza risulta che ho una radicolopatia dovuta ad una protrusione erniaria l5 s1; ho provato tecar, voltaren, dicloreum, expose e cortisone oltre a ginnastica posturale, massoterapia e nuoto, senza alcun miglioramento. Vorrei sapere se possono essere utili i farmaci antiepilettici e antidepressivi, se e come agiscono sull' infiammazione del nervo e se possano essere una soluzione a lungo termine.
Grazie
Distinti saluti
[#1]
Nel caso di dolore neuropatico (nel suo caso sembrerebbe una semplece sciatalgia) dopo un breve approccio con corticosteroidi intramuscolari per non più di 5-7 giorni solitamente tratto i miei pazienti con associazione di antiepilettici (es: Pregabalin=Lyrica) ed antidepressivi (es: Duloxetina=Cymbalta), dosaggi a salire gradualmente ogni settimana fino al raggiungimento di sollievo importante o risoluzione del dolore ovvero all'insorgenza di effetti indesiderati che non consentono di salire oltre con la posologia.
Rammenti che si tratta sempre e solo di farmaci.
La problematica base, quella meccanica, comunque resta.
Esistono tecniche mini-invasive come il "Discogel" che possono risolvere la situazione anatomica senza dover ricorrere ad interventi neurochirurgici.
Cordialmente.
Rammenti che si tratta sempre e solo di farmaci.
La problematica base, quella meccanica, comunque resta.
Esistono tecniche mini-invasive come il "Discogel" che possono risolvere la situazione anatomica senza dover ricorrere ad interventi neurochirurgici.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.8k visite dal 24/11/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.