Infiltrazioni ganglio impari dolore pelvico cronico (cpps)

Buongiorno gentilissimi Medici.


Soffro oramai da 4 anni di una molto invalidante forma di cpps (sindrome del dolore pelvico cronico, prostatite abatterica ecc...) ed ho fatto innumerevoli visite urologiche dalla quali l' unica cosa che è emersa è stata una stenosi uretrale operata con successo due anni orsono...

con l' operazione, un alimentazione molto restrittiva e l' uso di farmaci atti a contrastare l' ipertono del pavimento pelvico (diazepam e baclofen) e quindi conseguentemente dello sfintere uretrale esterno, e con faramaci alfalitici (tamsulosin) atti a contrastare l' pertono del collo vescicale_sfintere uretrale interno- (tutte cose emerse dai vari esami urologici condotti...ostruzioni funzionali ch easieme a quella organica della stenosi mi provocavano sintomi urinari estremamente ivalidanti) sono riusicto a venire a capo abbastanza bene dei sintomi minzionali

purtroppo lo stesso non posso dire per gli invalidanti dolori perineali (che vanno da coccige a perineo alla vescica ai testicoli ecc che non mi consentono di stare seduto a lungo: nel corso del tempo sono migliorati ma purtroppo sono ancora piuttosto severi; seguito da un urologo e da un terapusta del dolore ho provato tutti i farmaci ch etipicamente si usano in questi casi (laroxyl lyrica cumbalta contramal ecc...) con beneficio nullo sui dolori ed i compenso devastanti effetti collaterali dal punto di vista minzionale...i FANS sono totalmente ineggicaci anch'essi; gli unici farmaci che mi danno un pò di sollievo sono appunto il valium il lioresal e la palmitoiletanolamide (pea) datami dal medico terapista del dolore (noto che non appena cerco di diminuire le dosi per contrastare i fastidiosi effetti collaterali, i dolori peggiorano subito) che pure non sono dei farmaci antidolorofici puri

così il terapista del dolore a cui mi sono rivolto (che è un medico di provata esperienza con una carriera da primario in varie asl)
mi ha effettuato infiltrazione del ganglio impari con bupivacaina e depometrol...

tuttavia non ho notato pressocchè alcun beneficio la situazione è invariata...come mai?


questo blocco anestetico non dovrebbe fermare i segnali del dolore che transitano tra la pervi ed il cervello attraverso il sistema nervoso?


come mai non funziona?


ricordo che quando fui operato di stenosi uretrale mi fecero l' anestesia spinale e tutti i dolori pevici sparirano finchè durò l' effetto dell' anestesia
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Dr. Luciano Lamarca Anestesista, Medico dello sport, Algologo, Palliativista 9
La infiltrazione/blocco analgesico del ganglio impari (chiamato anche di Walther) è utile per ridurre/controllare la componente del dolore viscerale. Nel suo caso ritengo vi sia predominante la componente nocicettiva per cui risulterebbe più utile il blocco analgesico dei nervi pudendi.
Questa tecnica la utilizzo da anni nelle pazienti donne che soffrono di vulvodinia (o VVS) con associato ipertono della muscolatura del pavimento pelvico.
Le raccomando di non utilizzare quali analgesici i derivati della morfina (oppiacei) come il tramadolo (contramal ad es.) o la codeina (contenuta in associazione con il paracetamolo nel co-efferalgan) perché peggiorerebbero lo spasmo uretrale. Io mi rivolgerei al terapista del dolore chiedendogli di eseguire il blocco/infiltrazione analgesico dei 2 nervi pelvici. Mi sappia dire.

Dr. Luciano Lamarca

[#2]
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Utente
Utente
Grazie mille Dottor Lamarca della sollecita risposta

in quanto ai farmaci che mi sconsiglia proprio quello intendevo com eeffetti collaterali devastanti...tutti i farmaci che vanno ad aumentare la noradrenalina libera per contrastare il dolore mi provocano immediatamente proprio quegli spasmi uretrali di cui parla :così è stato per laroxyl noritren contramal coefferalgan e simili...quindi li ho banditi ;

Per quanto riguarda l' infiltrazione ai pudendi ho letto di persone con la mia sindrome che hanno effettuato queste infiltrazioni da dei medici specialisti in patologie pelviche molto rinomati sui forum relativi a queste malattie e purtroppo molti di loro hanno avuto n peggioramento dei sintomi e anche problemi funzonali agli sfinteri...come mai ?

( tra l' altro tra le varie diagnosi ricevute avevo anche quella di neuropatia del pudendo ; poi ho fatto una rmn pelvica che sembrerebbe smentire completamente questa ipotesi poichè le masse muscolari sono risultate nella norma ed il segnale dei nervi pudendi e sciatico perfettamente regolari...è invece stata evidenziata sul lato sinistro, dove ho maggior sofferenza un ischifemoral impingement con edema de muscolo quadrato del femore ; ho contattato quindi un ortpedico specializzato in patologie dell' anca il quale mi ha detto che tale patologia può provocare dolori all' anca, che non ho, e dolore al gluteo, che ho ma non è grave, ma non a tutto il perineo )

cosa si intende per dolore viscerale ?...io al momento ho dolore a stare seduto, fitte, scosse a pavimento pelvico e talvolta bruciore diffuso a tutta l' area dal retto ai testicoli ; questo quando mi siedo su certe superfici ( quelle morbide specialmente) e quando sto disteso supino...questa è una forma di dolore viscerale ?...in più i accorgo che quando mi viene un pensiero negativo questo si scarica subito sulla zona, evidentemente ipersensibilizzata, provocando dolore come se dal cervello partisse una scarica..questo cosa significa ?

Grazie mille ancora , porrò questi qusiti anche al Medico quando lo rivedrò
[#3]
dopo
Utente
Utente
Buonasera Dott Lamarca ( e lo stesso per i Medici che eventualmente vorranno intervenire saranno benvenuti)

Oggi ho rivisto IL Dottore ( che credo lei conoscerà sicuramente visto che è primario di una usl della provincia in cui anche lei opera)

Gli ho fatto vedere tutti gli esami e gli ho raccontato bene come si manifesta il dolore e la sua evoluzione ( migliorata ma non a sufficienza nel tempo)...gli ho spiegato bene questo che quando sono di cattivo umore ( cioè speso per ovvi motivi) e mi vengono pensieri negativi sento come delle fitte di dolore mentre quando sono distratto lo avverto molto meno...che di notte non lo sento mai e dormo tranquillamente...che prima che insorgesse ho affrontato un perodo estremanente stressante che mi ha ridotto a pezzi psicologicamente e fisicamente ( ho soffertodi attacchi di panico curati con successo), poi ulteriormente aggravato dalle tribolazoni da girone dantesco patite a causa della stenosi uretrale ( che non ho potuto operare subito per colpa del maledetto covid)...

Alla fine di questo racconto il dottore mi dice che praticamente la diagnosi me la sono fatta da solo : secondo lui gran parte del loro che avverto è di origine psicosomatica, e mi propone una terapia psicologica di supporto a quella antalgica che , visto il modesto successo dell' infiltrazione al ganglio impari ( di cui non si è minimamente sorpreso quando glielo ho riferito...dopo avergli raccontato le mie vicissitudini ed gli innumerevoli esami fatti che no hanno evidenziato nulla che possa giustificare i sintomi se non le cisti di tarlov che però sono quasi sempre asintromatiche...mah..), consisterà ora in una serie di blocchi antalgici della radici sacrali (così mi pare di aver capito)ovviamente dalla parte dove non son presenti le cisti..

ma mi ha detto chiaro e tondo di non aspettarmi miracoli, a volte dice che questi blocchi ripetuti possono funzionare ma secondo lui il grosso del problema è di natura piscosomatica...evenualmente si passerà alla radiofrequenza pulsata

che ne pensa ?
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