Sclerosi collo trattata con tuip ed ansa di collins
Ho 39 anni anni e qualche giorno fa, dopo quasi 3 anni di attesa e rimandi, mi sono sottoposto ad incisione del collo vescicale.
Avevo sostenuto tutti gli esami possibili: urodinamico, cistoscopia, cistografia etc e la diagnosi era un collo vescicale rigido.
A distanza di quasi 10 giorni dall’intervento eseguito con ansa di collins con incisione ad ore 6, devo dire che il flusso è migliorato, e la nicturia è migliorata (sono sceso a 2/3 volte, contro le 4/5 precedenti).
La notte, non uso più il torchio addominale per urinare ed anche lo sgocciolamento post minzionatorio mi sembra molto inferiore.
Nella cartella clinica c’è scritto che avevo un piccolo terzo lobo prostatico aggettante in vescica, ma che vista l’età non penso sia stato toccato.
Tuttavia, sento molto fastidio/dolore dopo aver urinato, come se la vescica continuasse a spingere.
Puó darsi sia ancora la stabilizzazione della ferita?
L’urgenza minzionatoria quando arriva ad oggi è molto più difficile da trattenere.
Continuo ad avere perdite ematiche all’inizio della minzione, è normale?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Tra i presidi urologici usati (ansa di collins o laser tullio) cambia qualcosa in termini di post operatorio? (Inteso come sanguinamento e/o mantenimento dell’eiaculazione e/o eventuali complicazioni?)
Ad oggi, a 18 giorni dall’intervento, continuo ad avere un flusso fortunatamente ottimo e senza più esitazioni (mai urinato cosi bene) ma non ho ancora tentato l’attività sessuale, in quando ho ancora fastidi/bruciori in fase minzionale e post minzionale e quindi voglio attendere ancora qualche altra settimana.
Attendo un suo riscontro se possibile. Grazie mille
Per l’attività sessuale in genere si dice di attendere almeno tre settimane, oltre le qualimsarà poi una sua scelta cosa fare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
La sclerosi del collo vescicale non è una patologia da sottovalutare perché ancora di più dell'ipertrofia prostatica può portare a una perdita funzionale importante della vescica con un muscolo vescicale incapace di svuotare l'urina. Questo perché l'ostruzione è da sclerosi del collo vescicale inizia molto prima e lentamente rispetto all'ipertrofia prostatica. Sempre si inizia con una terapia medica con alfalitico ma in caso di una ostruzione persistente al uroflussometria, esame urodinamico e calcolo del residuo post minzionale, bisogna passare all'intervento endoscopico di incisione del collo vescicale. Il problema maggiore di questo intervento è la perdita dell'eiaculazione in pazienti che spesso sono in età fertile. Tuttavia ritardare troppo l'intervento può determinare una perdita funzionale del muscolo vescicale che non viene recuperata dopo l'intervento e determina il persistere della sintomatologia con urgenza e aumento della frequenza minzionale.
Lo scopo dell'intervento è disostruire il collo vescicale nel modo migliore.
Per rispondere in specifico alle domande poste, non c'è una regola fissa su dove fare l'incisione o se eseguire una incisione unica o bilaterale ma dipende dalla anatomia che il chirurgo si trova davanti.
Se nel caso specifico era presente un iniziale terzo lobo questo ha una capacità ostruttiva importante e quindi è assolutamente indicato rimuoverlo insieme all'incisione del collo vescicale.
Si può utilizzare un ANSA diatermica semplice di Collins o il laser prevalentemente a Tullio. Il vantaggio del laser potrebbe essere in una più corretta cicatrizzazione.
Questo è un punto importante perché l'incisione eseguita andrà incontro ad una progressiva cicatrizzazione e se questa è eccessiva può determinare una nuova chiusura del collo vescicale.
In questo senso l'uso del laser a Tullio può avere qualche vantaggio ma è importante mantenere il catetere nel post operatorio per un periodo sufficientemente lungo generalmente intorno ai 14 21 giorni così da accompagnare la cicatrizzazione intorno al calibro corretto del catetere. Altra cosa importante è per i successivi tre mesi dall'intervento in cui si concluderà tutta la cicatrizzazione, bere molto durante la giornata così da far passare urine non concentrate sulla incisione e mantenere l'intestino molto regolare con una dieta equilibrata. Urine concentrate o un intestino non ben pulito possono favorire un'infezione dell'incisione e la recidiva della stenosi.
Ultimo aspetto è come controllare nel tempo il successo dell'intervento e questo avviene prevalentemente in maniera obiettiva con uroflussometria E calcolo del residuo post minzionale.
La sintomatologia di frequenza missionaria e urgenza può lentamente migliorare nei mesi successivi ma se si è aspettato troppo ad eseguire l'intervento la vescica può registrare questo comportamento che non migliora nonostante la disostruzione avvenuta
Buona giornata
Professor Alessandro Sciarra
Professore prima fascia urologia
Chirurgia robotica
Università Sapienza Roma
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
A distanza di 1 mese dall’intervento di TUIP di sclerosi del collo, posso tirare qualche breve conclusione.
Il getto è sempre buono, e tra 2 mesi faró una flussometria con RPM, ma credo sia decisamente migliorata. Mi svuoto e non credo di avere problemi di residuo.
Ho ripreso l’attività sessuale, ed ho mantenuto l’eiaculazione.
Quello che non è per niente migliorato, ed il motivo per il quale mi sono operato, sono le alzate notturne e la pesantezza addominale che di notte non mi permette di dormire. Questa pesantezza addominale mi peggiora nel momento in cui anche la minima quantità di orina arriva in vescica, costringendomi ad andare in bagno. Trovo sollievo solo se dormo a pancia in giù.
La situazione è molto peggiorata dopo che ho ripreso l’attività sessuale, qualche giorno fa.
Mi consigliate una visita da un gastroenterologo? La colonscopia di 1 anno e mezzo tuttavia fa non aveva evidenziato niente.
Puó darsi che questa pesantezza addominale derivi dalla condizione della prostata, piena di calciificazioni nonostante la mia giovane età?!? 2 urologi mi dissero che avevo una prostata vissuta ed uno addirittura se avevo fatto il ciclista professionista
Cosa ne pensate?!?
Come dopo tutti gli interventi disostruttivi, il vataggio sulla qualità del flusso è quasi immediata, mentre assai più lemta è la percezione dei benefici sui disturbi irritativi dovuti alla parete vescicale. Più a lungo è durata l'ostruzione e più lenta sarà la ripresa, per arrivare nei casi più gravi ad un danno irreversibile. Nel suo caso vi è certamente anche la componente irritativa legata alla prostatite cronica, la cui entità non è possibile determinare a distanza. Il peggioramento relativo dei disturbi con la ripresa dell'eiaculazione è la riprova della componente prostatica.
In conclusione, diremmo di attendere ancora un paio di mesi per rivalutare la situazione e decidere su eventuali ulteriori provvedimenti.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
A distanza ormai di 2 mesi dall’intervento, il quadro clinico è abbastanza stabile, ossia:
- getto che continua ad essere buono e svuotamento della vescica buono
Attendo ancora 1 mese a fare la flussometria con RPM, ma obiettivamente non penso di avere problemi.
Quello che purtroppo non è cambiato, è la nicturia devastante, che è tornata esattamente come prima dell’intervento.
Post intervento ho sospeso Xatral su indicazione del medico, in quanto secondo lui non più necessario.
Tuttavia la nicturia e la pesantezza pelvico/addominale notturna mi fa riposare male, con risvegli di circa 4/5 volte a notte.
Le cose sono due: o sussistono dei problemi alla prostata, oppure ho una vescica neurologica spastica (come aveva ipotizzato il medico)
Attenderó ancora qualche mese, ed al quarto mese faro flussometria con RPM, dopo di che, se sussistono i problemi, dovró tentare qualche farmaco per risolvere i problemi, perchè cosi è veramente dura. Cosa ne pensa?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Da circa 10 giorni ho iniziato a prendere tamsulosina ed incredibilmente la nicturia ed i dolori pelvico/addominali notturni sono scomparsi.
Possibile che il farmaco agisca anche sulla vescica oltre che sul collo vescicale e sulla prostata.
Sono passato da 4/5 risvegli ad 1 massimo 2, ed i dolori sono quasi scomparsi.
A suo avviso, una reazione cosi positiva al farmaci puó confermare una vescica spastica oppure era più un problema di prostata? Mi consiglia di continuare e poi sospendere tra qualche mese per vedere cosa accade?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
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