Flusso debole senza ostruzione- anticolinergici e demenze
Egr. Dottori, utente 75703.
Solo oggi ho letto su articoli autorevoli e su Medicitalia che ci sono stati studi in merito all’assunzione di anticolinergici ed un aumento rischio di demenza. Dal 2004 che assumo farmaci anticolinergici per una vescica ipersensitiva con crisi di poliuria di n. n. d sin dall’età di 17 anni.
Nonostante non abbia mai avuto un beneficio con questi farmaci (aumentano lievemente la capacità vescicale), mi sono sempre stati prescritti.
Molto probabilmente la mia vescica si è abituata a questi farmaci che attualmente se non li assumo, ho maggiori probabilità di perdere su uno stimolo importate un po' di urina. Egr. Dottori vi scrivo perché all’incirca un anno sono iniziati dei disturbi del sonno (disturbo del comportamento in sogno rem). Nel 2009 iniziata anosmia. Sia il disturbo del comportamento in sogno rem sia l’anosmia secondo i neurologi possono essere segni predittivi di malattie neurodegenerative. Alla visita neurologica hanno rilevato riduzione delle sincinesie pendolari a sn, con rigidità plastica al gomito bilateralmente, con prevalenza sn e presenza di movimenti mirror nelle prove di rinforzo. Hanno eseguito EEG e il risultato mi verrà dato il 4-3-2025 durante la visita di controllo. Chiedo scusa se mi sono prolungato sull’aspetto neurologico (Per meglio inquadrare il mio quesito).
Volevo chiedere:
1. Se venisse confermato che ci fosse un inizio o che potrei sviluppare una malattia degenerativa, (demenza a corpi di Lewi la quale è associata ai
disturbi del comportamento in sogno rem), quanto hanno potuto incidere i farmaci anticolinergici?
2. Ci sono alternative agli anticolinergici?
3. Collo ampio rilevato ecograficamente (interventi di turp aprile e luglio 2017), inserimento catetere: uretra pervia a catetere 16ch, cistoscopia: piccolo oggetto lobo dx ore 10. Mucosa ovunque sana. Perché allora urino male? (flusso debole e sensazione che ci sia qualcosa che impedisca, inoltre con pene lievemente in erezione, urino proprio malissimo e in più occasioni, sempre con pene lievemente eretto il getto si biforca).
Il 9 -10-24 ho avuto ritenzione urinaria con volume di 240, risolto con l'introduzione del catetere per 12 ore.
Può essere che contrazioni involontarie aumentino notevolmente la pressione in vescica facendomi urinare male o addirittura provocare la ritenzione?
N. B. Famaci che ho assunto nel tempo: Genurin, Cistalgan, Vesiker, Mictonorm (l’ho usato più di tutti), Betmiga, Kentera, Orodax, Toviaz, antismaninici, Spasmomen, ecc (non ricordo). Da due anni assumo cp di Urivesc da 20mg.
Cordialmente
Solo oggi ho letto su articoli autorevoli e su Medicitalia che ci sono stati studi in merito all’assunzione di anticolinergici ed un aumento rischio di demenza. Dal 2004 che assumo farmaci anticolinergici per una vescica ipersensitiva con crisi di poliuria di n. n. d sin dall’età di 17 anni.
Nonostante non abbia mai avuto un beneficio con questi farmaci (aumentano lievemente la capacità vescicale), mi sono sempre stati prescritti.
Molto probabilmente la mia vescica si è abituata a questi farmaci che attualmente se non li assumo, ho maggiori probabilità di perdere su uno stimolo importate un po' di urina. Egr. Dottori vi scrivo perché all’incirca un anno sono iniziati dei disturbi del sonno (disturbo del comportamento in sogno rem). Nel 2009 iniziata anosmia. Sia il disturbo del comportamento in sogno rem sia l’anosmia secondo i neurologi possono essere segni predittivi di malattie neurodegenerative. Alla visita neurologica hanno rilevato riduzione delle sincinesie pendolari a sn, con rigidità plastica al gomito bilateralmente, con prevalenza sn e presenza di movimenti mirror nelle prove di rinforzo. Hanno eseguito EEG e il risultato mi verrà dato il 4-3-2025 durante la visita di controllo. Chiedo scusa se mi sono prolungato sull’aspetto neurologico (Per meglio inquadrare il mio quesito).
Volevo chiedere:
1. Se venisse confermato che ci fosse un inizio o che potrei sviluppare una malattia degenerativa, (demenza a corpi di Lewi la quale è associata ai
disturbi del comportamento in sogno rem), quanto hanno potuto incidere i farmaci anticolinergici?
2. Ci sono alternative agli anticolinergici?
3. Collo ampio rilevato ecograficamente (interventi di turp aprile e luglio 2017), inserimento catetere: uretra pervia a catetere 16ch, cistoscopia: piccolo oggetto lobo dx ore 10. Mucosa ovunque sana. Perché allora urino male? (flusso debole e sensazione che ci sia qualcosa che impedisca, inoltre con pene lievemente in erezione, urino proprio malissimo e in più occasioni, sempre con pene lievemente eretto il getto si biforca).
Il 9 -10-24 ho avuto ritenzione urinaria con volume di 240, risolto con l'introduzione del catetere per 12 ore.
Può essere che contrazioni involontarie aumentino notevolmente la pressione in vescica facendomi urinare male o addirittura provocare la ritenzione?
N. B. Famaci che ho assunto nel tempo: Genurin, Cistalgan, Vesiker, Mictonorm (l’ho usato più di tutti), Betmiga, Kentera, Orodax, Toviaz, antismaninici, Spasmomen, ecc (non ricordo). Da due anni assumo cp di Urivesc da 20mg.
Cordialmente
Abbiamo ripetutamente considerato la sua compessa situazione. Se dal punto di vista neurologico si sospetta anche minimamente che talune manifestazioni siano collegate alla prolungata terapia anticolinergica, pare ovvio che questa debba essere sospesa e che ci si debba concentrare sull'ipotesi di una neiromodulazione sacrale. Si tratta comunque di argomenti di specifica competenza dei Colleghi che si occupano di urologia funzionale (c.d. neuro-urologi).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
La ringrazio di cuore Dr. Piana per la sua disponibilità. Egr. Dr. Piana, io non so se le mie manifestazioni neurologiche siano dovute agli anticolinergici. Durante le visite, nonostante abbia riferito che soffro di vescica ipersensitiva, non mi hanno mai chiesto se assumevo farmaci per tale patologia, ne tanto meno io gliel'ho detto (non avevo ancora letto lo studio in merito agli anticolinergici). La diagnosi neurologica attuale, nonostante qualche lieve manifestazione clinica alla visita, come spiegato nel post precedente, è : disturbi del comportamento in sogno rem idiopatica, che possono, in una alta percentuali di casi, essere predittivi a distanza di anni di parkinsonismi.
Ho scritto il post precedente perché ho letto su un articolo dell'AIFA : L’obiettivo dello studio pubblicato su JAMA era di verificare quanto sostenuto da diversi ricercatori, ovvero che l’uso cumulativo di anticolinergici potesse essere associato ad un aumentato rischio di deficit cognitivi sostenuti, come il deterioramento cognitivo lieve o la demenza.
Per cui volevo chiedere:
1. se questi studi hanno un alto grado di attendibilità o hanno bisogno di ulteriori approfondimenti;
2. se è possibile darmi chiarimenti al punto 3 del post precedente
Cordialmente
Ho scritto il post precedente perché ho letto su un articolo dell'AIFA : L’obiettivo dello studio pubblicato su JAMA era di verificare quanto sostenuto da diversi ricercatori, ovvero che l’uso cumulativo di anticolinergici potesse essere associato ad un aumentato rischio di deficit cognitivi sostenuti, come il deterioramento cognitivo lieve o la demenza.
Per cui volevo chiedere:
1. se questi studi hanno un alto grado di attendibilità o hanno bisogno di ulteriori approfondimenti;
2. se è possibile darmi chiarimenti al punto 3 del post precedente
Cordialmente
Le consigliamo di far presente questa pubblicazione al suo neurologo.
E' evidente che vi sia un quadro di - vescica neurologica - che si svuota con difficoltà nonostante la disostruzione (TURP). Per il resto valgono le indicazioni della nostra risposta precedente.
E' evidente che vi sia un quadro di - vescica neurologica - che si svuota con difficoltà nonostante la disostruzione (TURP). Per il resto valgono le indicazioni della nostra risposta precedente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Grazie Dr. Piana. Farò quello che mi ha consigliato.
Cordialmente
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 327 visite dal 06/02/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Altri consulti in urologia
- Ipertonia collo vescicale (non cicatriziale): cause, trattamenti e possibili risoluzioni?
- titolo: visita inefficace: flusso d'ordine debole
- Tumore testicolare: rischio, ecografie recenti e prossimi controlli.
- Infezioni urinarie ricorrenti in anziana: cosa fare?
- Rene sinistro: massa solida di 47 mm, da valutare. Rene destro: calcificazione. Surreni: noduli non sospetti, da monitorare.
- Reni: cisti e formazioni cistiche. Cosa fare?