ipb trattata con laser: frequenza urinaria alta e gocciolamento post-operatorio: cosa fare?

Nell'anno 2015 sono stato sottoposto ad intervento per Ipertrofia Prostatica Benigna con il laser luce verde, cosiddetto green light.
Sin da subito, ho notato che la frequenza della minzione non era diminuita rispetto a prima, anche se il flusso era sicuramente migliorato (come da esiti di flussometria).
Gli accertamenti post operatori hanno confermato la riuscita dell'intervento.
Tuttavia la necessità di urinare più volte al giorno continuava (e continua tuttora).
Lo specialista che ha effettuato l'intervento, da me interpellato, mi riferiva che ciò era dovuto alla iperattività della mia vescica, causata dall'indurimento dovuto allo sforzo per la minzione prima dell'intervento, in presenza di IPB.
Durante tutti questi anni la situazione non è affatto migliorata, anzi.
Ciò ha inciso e incide notevolmente sulla mia qualità di vita considerato che, durante la notte, ho necessità di urinare quasi ogni 2 ore.
Inoltre, da circa 2 anni, ho notato che, dopo la minzione, anche solo piegandomi o sedendomi, si verifica un gocciolamento urinario.
In data odierna ho consultato l'ennesimo urologo il quale mi ha rappresentato che la disuria potrebbe essere dovuta ad un infiammazione causata dall'utilizzo del laser per l'intervento e che, negli ultimi tempi, proprio a causa di queste controindicazioni, il ricorso a tale metodo rispetto a quello tradizionale (TURP) si era andato via via sempre di più ridotto.
In più, l'urologo constatava un nuovo ingrossamento della prostata e, paventando la necessità di un nuovo intervento, che alla luce di quanto sopra consigliava di effettuare con metodo tradizionale, mi consigliava l'esecuzione di una uretrocistoscopia.

Potete, cortesemente, fornirmi un vostro parere al riguardo?
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Le confermiamo che la frequenza dello stimolo dipende dalla vescca e non dalla prostata. La presenza di una ostruzione recidiva si evidenzia prima di tutto dalla flussometria, che lei ci riferisce come non alterata in modo significativo. Dopo 10 anni dall'intervento non è verosimile che vi sia ancora una infiammazione dovuta all'applicazione del laser. Un serio punto della situazione comporta certamente una valutazioen endoscopica (uretro-cistoscopia) ed una valutazione funzionale (indagine urodinamica). Se non si eseguono entrambe questi accertamenti si continua solo ad alimentare dubbi e supposizioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
l'aumento della frequenza ed urgenza minzionale dopo un intervento disostruttivo sulla prostata, nella maggior parte dei casi e' legato ad una iperattivita' del muscolo vescicale che puo' slatentizzarsi od accentuarsi dopo intervento, ma che dipende da un ritardo nell'eseguire l'intervento stesso con danno funzioanale sulla vescica.
L'utilizzo del green laser causa freuqentemente un effetto irritativo postoperatorio che determina uno stimolo maggiore alla minzione, ma questo avviene nei primi 3 mesi, difficile pensare che dopo 10 anni ancora ci sia infiammazione legata al laser.
Un aspetto che bisogna verificare e' se, nonostante l'intervento, rimanga un effetto ostruttivo per fibrosi o nuova crescita dell'adenoma prostatico.
Quindi , rpima cosa sara' utile eseguire una uretrocistoscopia per vedere direttamente come si presenti l'uretra prostatica, collo vesiccale e pareti vescicali; quindi un esame urodinamico invasivo per determinare se c'e' o no ostruzione o semplicemente iperattivita'.
Solo questi due esami possono chiarire la causa di questi sintomi.
Se rimane ostruzione, andrebbe risolto con nuovo intervento endoscopico.
Se solo iperattivita' esistono diverse terapia farmacologiche che possono essere valutate.


Prof Alessandro Sciarra
Prof Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore gruppo Multidisciplinare Tumore Prostatico
Universita' Sapienza di Roma
https://alessandrosciarra.it

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
Utente
Buongiorno, dott. Piana.
La ringrazio tanto.
Mi ha un pò tranquillizzato.
Seguirò le sue indicazioni sulle indagini diagnostiche da eseguire.
Grazie ancora per la sua disponibilità e buon lavoro.
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Utente
Utente
Buongiorno e grazie tante, professore.
In effetti, le sue indicazioni sono del tutto analoghe a quelle a suo tempo fornitemi dallo specialista che ha eseguito l'intervento.
Seguirò le sue indicazioni sulle indagini diagnostiche da eseguire.
Le eventuali terapie farmacologiche per iperattività dovrebbero essere una tantum o ripetute con periodicità o permanenti?
La ringrazio ancora e le auguro buona giornata e buon lavoro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Tutte le terapie funzionali, pertanto senza effetto curativo a breve termine, dovrebbero essere proseguite a tempo indeterminato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Grazie tante.
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Utente
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Buongiorno.
Questa mattina sono stato sottoposto a uretrocistoscopia.
L'urologo che ha effettuato l'indagine è quello da me in precedenza già consultato, che mi aveva rappresentato che la necessità di urinare spesso da me avvertita potrebbe essere stata dovuta ad un' infiammazione causata dall'utilizzo del laser per l'intervento di resezione IPB con laser verde, cui sono stato sottoposto nell'anno 2015.
Agli esiti dell'esame eseguito, lo specialista in questione mi ha riferito che c'è un leggero restringimento del collo della vescica (mi ha rappresentato, sostanzialmente, che, invece di essere circolare, il collo era leggermente flesso verso il basso) e che ciò, non consentendo il completo svuotamento della vescica, che ad ogni modo riferiva essere comunque ispessita, determinava l'eccessiva frequenza della minzione. Dopo avermi ribadito quanto già dettomi in precedenza ovvero che, con ogni probabilità, ciò era conseguenza dell'intervento di resezione IPB con laser verde, procedura che presso la struttura in cui opera l'urologo avevano deciso di non eseguire proprio perché avevano potuto constatare che lo stesso causava infiammazioni e problematiche del tipo di quella da me riscontrata, mi prescriveva Urotec cps, da assumere inizialmente per 30 giorni e quindi "a vita", una volta verificata l'efficacia del farmaco.
Al contempo, venivo anche informato che, laddove il farmaco non dovesse produrre gli effetti sperati, sarebbe stato necessario intervenire con un nuovo intervento di resezione IPB, questa volta con TURP.

Chiedo cortesemente di ricevere un vostro parere al riguardo.
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Come le abbiamo scritto, per avere elementi di giudizio sufficienti è indispensabile eseguire anche l'indagine urodinamica, tanto più se si tratta di dare o meno indicazioni operative.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Prostata

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