Il tessuto connettivo suburoteliale della base d'impianto

Buongiorno.
a mio padre, 72 anni, è stata prescritta una endoscopia con resezione di una neoplasia di 5 cm (vista con ecografia a seguito di sangue nelle urine).
L'esito della biopsia ha riscontrato DISSOCIATI FRAMMENTI DI CARCINOMA UROTELIALE PAPILLARE DI ALTO GRADO INFILTRANTE FOCALMENTE IL TESSUTO CONNETTIVO SUBUROTELIALE DELLA BASE D'IMPIANTO.
Gli è stata fissata una seconda endoscopia di controllo sul letto di resezione.
Le mie domande sono: ho capito che si tratta di un tumore maligno molto aggressivo. Per motivi di tipo organizzativo dell'ospedale in cui è in cura, dalla prima resezione passeranno 3 mesi prima di avere l'esito della seconda biopsia, dalla quale si capirà che altri provvedimenti dovranno essere presi.
Questi tempi sono accettabili o stiamo perdendo tempo prezioso?
E poi a cosa va incontro? Mi hanno parlato di radioterapia topica o asportazione della vescica: con che probabilità e in che casi dovrà effettuare quest'ultima?
Vi ringrazio di cuore per la consulenza.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente,
dalle notizie da Lei fornite è utile un ciclo di idtizzaioni endovescicali con Oncotice e una Angio Tc addome e pelvi oltre ai controlli per lo più già consigliati.
Dall 'es ist sembra trattarsi di una neoplasia uroteliale cattiva ma ancora superficiale.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo per la sollecitudine nella risposta. Qual è il Suo parere riguardo ai tempi di attesa? Può essere penalizzante attendere ancora un mese prima di effettuare questa seconda endoscopia? Quali sono i tempi necessari per l'esito della seconda biopsia? Con che urgenza poi bisogna eventualmente fare la radioterapia?
Grazie mille.
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Il tempo che deve trascorrere prima del controllo endoscopico a me pare giusto ma ciò non toglie che rimangono gli ulteriori consigli esposti il 6/6/07( angioTc addome e instillazioni endovescicali di Oncotice)Ne parli con i colleghi curanti
Un saluto cordiale
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Dr. Tommaso Corvasce Urologo 99 2
prima di tutto e' utile riportare con precisione l'esame istologico definitivo della TURBT. per una neoplasia di siffatte dimensioni ed esame istologico utile esecuzione di TAC Addome-Pelvi con mdc e posa urografica (possibilmente pre-intervento) e second-look (cui suo padre dovra' sottoporsi). mi faccia sapere uroandros@hotmail.com

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dopo
Utente
Utente
Mio papà ha effettuato una seconda resezione più profonda e siamo in attesa dell'esito della biopsia.
Non è stata effettuata la TAC addome-pervi ma una urografia con mezzo di contrasto: sono la stessa cosa?
Vi ringrazio molto e appena avremo l'esito vi aggiornerò.
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dopo
Utente
Utente
Torno a scrivervi per un inconveniente che si è manifestato nel frattempo.
Ad una settimana dalla seconda resezione a mio papà è comparso sangue nelle urine.
In ospedale gli hanno detto che è frequente che le "crostine" dell'operazione dopo una decina di giorni si stacchino e quindi può comparire sangue nelle urine (e infatti era sangue scuro).
Dopo un giorno le urine sono tornate chiare.
Il giorno successivo c'è stato di nuovo una perdita di sangue nelle urine (abbondante e questa volta chiaro); al pronto soccorso hanno proceduto con un lavaggio e dalle analisi del sangue è risultato l'emocromo un po' basso e dal PPT risulta scoagulato (è in cura con coumadin e seleparina, per cui è stato sospeso il coumadin, che era stato ripreso da 4-5 gg, ad una settimana dalla resezione).
Se ho ben capito, questi anticoagulanti fanno sì che le crostine si sciolgano e si crei una piccola emorragia laddove si sono staccate.
Ad oggi le urine continuano ad avere abboandante presenza di sangue di colore rosso vivo.
E' normale questa situazione? Quanto tempo dura? Rischia emorragie?
Grazie
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
si nell'ambito di un mese dall'intervento può accadere la caduta della cicatrice e con il coumadin un anticoagulante rende il tutto più importante nel sanguinamento
va sottto controllo medico sospeso e sostituito da eparina a basso peso molecolare

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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dopo
Utente
Utente
L'esito della seconda biopsia ha confermato la presenza di cellule tumorali di alto grado infiltrante, per cui è stata eseguita una terza resezione.
La terza biopsia è risultata negativa.

Quindi i medici hanno deciso di non fare nulla perché le infiltrazioni per questo tipo di tumore (alto grado infiltrante) sono poco utili.
Tra tre mesi deve eseguire una cistoscopia di controllo.

Volevo chiedervi:
1) sono rimasta molto colpita dall'esito della terza biopsia perché dopo due biopsie positive per un tumore infiltrante e aggressivo mi chiedo se sia possibile che non ci sia più nulla...
Come è possibile?
2) se così fosse, qual è la probabilità che si riformino cellule tumorali e quali sono i tempi?
Vi ringrazio sin da ora per eventuali risposte.