Cialis e iniziare a lavorare su se stessi è risolutivo

Salve sig. medici
Dopo una relazione tormentata durata 8 anni e finita male da pochi mesi, ho reiniziato la vita da single. Sto attraversando un periodo di lieve depressione, ma ho una gran voglia di ritornare alla normalità, in questo frangente e cioè nell'ultimo mese ho notato un calo della libido ed ho avuto delle defaiance con ben 3 partner, con la prima le cause erano nervosismo e magari anche depressione, con le altre 2 invece è subentrata la paura di non farcela e quindi ho floppato. A questo punto ho deciso di parlare con un medico e ne ho girati ben 3. Il primo senza nemmeno visitarmi e sentirmi mi ha prescritto il cialis dicendomi che sarei andato benissimo e quindi avrei superato l'ansia per sempre, io ovviamente nn l'ho preso e sono andato da un altro urologo che nemmeno mi ha dato molta fiducia, senza scoraggiarmi sono andato da un terzo urologo-andrologo che nn mi ha detto di fare delle analisi specifiche in più sedute e poi mi avrebbe dato una diagnosi, a quel punto ho capito che mi trovavo davanti ad un professionista ed ora sono in cura da lui. Parlando un po con lui mi ha anticipato che se il mio caso è come lui anticipatamente pensa, mi prescrive il cialis come terapia, quindi da prendere ogni giorno in dosi ridotte per un periodo, ed avere dei risultati definitivi dopo un po, mi sono convinto che questa cosa potrebbe aiutarmi a far riacquistare fiducia in me, visto che sono un soggetto ansioso, insicuro che fa una vita lavorativa sedentaria e stressante e tornare ad avere una vita sessuale attiva come 2 ani fa. Secondo il Vostro parere l'aiuto farmacologico con un po di lavoro su se stessi potrebbe giovare la mia situazione e farmi riprendere una vita sessuale attiva?
Questa terapia potrebbe portare una dipendenza psicologica?
Vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Roberto Mallus Urologo 5.5k 109 4
Gent.le utente
ho letto attentamente la Sua e l'opinione che mi sono fatto è che se non si sta bene con se stessi sia difficile avere una vita sessualedegna di qs nome.
L'aiutino del Cialis da 5 mg da assumere ogni giono a mio avviso può essere efficace solo se il suo stato d'animo "risalga la china" magari con l'aiuto di qualche professionista psicologo.
Riguardo alla dipendenza non credo che ce ne sia se il farmaco viene usato per brevi periodi nei quali va raggiunta l'autostima dal punto di vista sessuale.
Cordiali saluti

Dott.Roberto Mallus

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie Dott.
questa è la stessa opinione che mi sono fatto anche io per quanto riguarda l'autostima l'ansia e tutto quello che comporta lo stato d'animo e mi fa piacere che un esperto mi dica questo, innanzi tutto perchè penso che il mio nn sia un caso limite ma è solo un periodo un po negativo che sento che sta per passare ora sta subentrando la voglia di uscire da questa situazione e penso che un po di meditazione e di ordine nella mia vita potrebbe aiutare molto la mia situazione.
Per quanto riguarda la parte sessuale è in quest ultimo anno che ho avuto un calo della libido proprio a causa di questi fattori e nn solo si mette anche il lavoro e vista la situazione di crisi generale si va ad addizionare alla lista di cose negative, ma quello di cui ho bisogno ora è una vita sess. attiva con una persona che sto frequentando e che mi piace molto, penso che se riesco ad avere questa cosa il mio morale salirà e si aggiusteranno tante cose.
Lei o Voi cosa ne pensate in merito?

poi un'altra domanda

il fumo (10 al di) e un po di alcol davvero influiscono in modo incisivo sulla vita sessuale?
C'è uno sport in particolare che aiuta il sesso?

Ancora Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente, mi associo e concordo con quanto scritto dal Dr.Mallus, la sessuale, non può prescindere dalla qualità di vita in generale.
La terapia orale per il d.e., interrompe quel disfunzionale circolo vizioso tra ansia da prestazione, deficit erettivo, deflessione del tono dell’umore , conseguenze devastanti per la vita di coppia e soprattutto per la personalità.
Il farmaco rappresenta una “stampella emotiva”, su cui far affidamento, in situazioni di stress, di cambio partner, di avventure sessuali difficoltose o ad alto impatto erotico, funge da ansiolitico e da anti depressivo, ma valutata la sua giovanissima età, l'approccio dovrebbe essere combinato: farmacologico( a termine e supervisionato dall'andrologo-urologo) e psico-sessuologico.
A seconda della diagnosi di d.e( primario, secondario, situazionale, assoluto) e della data e cause relative alla disfunzione, si stabilisce unitamente all’andrologo, se effettuare una terapia sessuologica o qualche colloquio di counseling psico-sessuologico, da effettuare all’inizio della terapia orale, a metà del percorso ed a ridosso della sospensione, per evitare ricadute ed ansie anticipatorie di ricadute.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie mille dottoressa
anche Lei molto esaustiva, mi dice una cosa che per me è nuova e cioè "la vita sessuale, non può prescindere dalla qualità di vita in generale." Ho sempre saputo che un tenore di vita stressante influisse sulla vita sessuale, ma se lo dice Lei allora ci credo.
La diagnosi dell'urologo-andrologo fatta a seguito di accertamenti su eco doppler (non so come si dice) ormolnali ed altro, è risultato non avere nessun problema organico ma solo un periodo, e mi ha prescritto Cialis 20 tre volte a settimana per due mesi con i presupposti di avere di nuovo una vita sessuale attiva con migliorie nell'erezione anche nel periodo successivo.
Aspetto Vostre notizie in merito

ancora grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Giustissimo, solo che io personalmente credo nell'approccio combinato, per evitare possibilità di dipendenza psicologica da farmaco.
Uno stato depressivo latente , stress, momenti di difficoltà in generale, partners non adeguate o aggressive, influiscono marcatamente sul tono dell'umore e sulla salute sessuale.
Ancora auguri
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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Sono d'accordo con Lei, penso che sia importante per una personalità molto sensibile come la mia, provare l'approccio combinato anche perchè a me farebbe piacere parlare con uno psicologo e quindi conoscersi meglio e soprattutto conoscere soluzioni a problemi che sono di carattere psicologico, ma è pur vero che ho attraversando un brutto periodo sentimentale (maledette donne) e lavorativo (maledetta crisi) quindi ache io dico "è solo un perodo" e come diceva De Filippo "Adda passa a nuttat!" io prenderò il mio tempo e poi vediamo come passerà la nottata.

Grazie di esistere signori medici