Peggioramento sclerosi collo vescicale

Sono un ragazzo di 26 anni, e da circa 3 mesi sto assistendo a un peggioramento della patologia sopra indicata. Mi fu diagnosticata una sclerosi del collo vescicale circa 5 anni fà. Da allora allora ho convissuto senza problemi con i sintomi di questa malattia, ovvero minzioni più frequenti e a volte difficoltose, con getto urinario debole. L'assunzione di alfalitici non portò a nessun miglioramento, e data la giovane età esclusi qualsiasi tipo di intervento chirurgico e decisi di convivere (felicemente) con questi problemi. Ho ripetuto annualmente visite urologiche di controllo, e il quadro clinico risultava costante (con vescica in fase di compenso). A partire da settembre si sono presentati tutta una serie di peggioramenti. Inizialmente dolori/senso di pesantezza e rigidità all'altezza della vescica, fastidi e dolori in zona inguinale e genitale. A tali sintomi, in parte alleviati nell'ultimo periodo, si è sostituito un ben più grave peggioramento della minzione, diventata più debole nel getto quando non a vescica piena. Inoltre, da circa un mese, ho come l'impressione di aver "perso sensibilità" nella muscolatura che regola la minzione. Inizialmente era giusto un non riuscire a dare forza durante la minzione, richiedendo sforzo addominale e urinare a più riprese. Ora è diventato un fastidio quasi permanente: dopo aver urinato mi sembra che la muscolatura (ad esempio quella del perineo) sia sempre rilassata. Ho un senso di fastidio/calore nel perineo (quasi come fosse rimasta urina che viaggia avanti e indietro nell'uretra). Quest'ultimo sintomo mi si presentava già dall'inizio della malattia, ma spariva pochi minuti dopo la minzione. Ora invece pare sia costante. Praticamente non sento più il "benessere" dell'aver urinato, ovvere mi pare che tutta la zona rimanga eccessivamente rilassata, e ho il terrore che questo quadro possa sfociare in qualche forma di incontinenza ...
Per ora mi sono limitato a ripetere un'urinocoltura per escludere infezioni urinarie (tutto negativo) e, sotto consulto medico, ripetere la cistografia il prossimo mese per valutare l'entità attuale della sclerosi. Sono consapevole dell'impossibilità di dare diagnosi via internet, soprattutto di fronte a un quadro clinico così vago (e difficile anche per me descrivere i miei sintomi), ma vorrei avere quantomeno un'opinione riguardo a questi miei ultimi "fastidi". Possono essi trattarsi di problemi di natura muscolare e quindi non necessariamente essere legati alla sclerosi? Quest'estate, fino a settembre, ho cercato di essere più costante nell'attività fisica, andando a correre regolarmente. Può essere un eventuale, eccessivo sforzo, nella mia condizione, la causa di un peggioramento della patologia? Nel caso si tratti di problemi muscolari (ho letto che problemi nella muscolatura del perineo sono tipici nelle donne dopo la maternità) posso sperare in una ripresa tramite esercizi fisici?

Vi ringrazio per eventuali chiarimenti e vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51 14
Caro utente, la sclerosi del collo vescicale purtroppo risente poco o nulla delle terapie mediche. Il fatto di fare una vita sana e sportiva non pesa molto su tale patologia. Se la diagnosi è stata posta correttamente e la terapia con alfa litici non Le risolve almeno in parte i sintomi sarebbe opportuno che il Suo urologo curante ne prendesse atto al fine di programmare una TUIP. Mi rendo conto che in un giovane è una terapia assai poco gradita ma se la sclerosi è significativa è l'unica terapia valida. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino