Il catetere inserito nella vena spermatica il medico è
Ho 30 anni e sono stato sottoposto ad intervento chirurgico di varicocele sinistro per due volte con legatura subinguinale senza successo (2003 e 2005).
L'Urologo a cui mi sono ultimamente rivolto, viste le due recidive, mi ha consigliato di sottopormi ad un altro tipo di intervento cioè tramite sclerotizzazione retrograda ed eventualmente anche anterograda (Tauber) qualora non si riuscisse ad accedere alle vene interessate con il primo metodo.
A Febbraio 2012 mi ha operato lo stesso specialista mediante sclerotizzazione retrograda senza bisogno di quella anterograda. A tal proposito mi sono posto quattro quesiti:
1) Tramite il catetere inserito nella vena spermatica il medico è in grado di vedere attraverso la venografia della stessa tutte le vene che caratterizzano il varicocele oppure qualcuna potrebbe sfuggire e non essere quindi chiusa con la sostanza sclerosante iniettata? (Leggevo infatti che in alcuni centri utilizzano contemporaneamente sia la tecnica anterograda che retrograda per scongiurare a priori la possibilità di una visualizzazione e/o sclerotizzazione incompleta).
2) In ogni caso se le vene vengono tutte chiuse con la sostanza sclerosante perchè esiste ugualmente pericolo di recidive?
3) Inoltre sul sito http://www.varicocele.it/chirurgia.html "la legatura subinguinale viene descritta come il trattamento chirurgico a più bassa incidenza di recidive (2% - 4% mentre è il 10% nella sclerotizzazone retrograda) e complicanze se l'operazione viene condotta con l'ausilio del microscopio. L’impiego di quest’ultimo ne limita l'utilizzo e comporta tempi operatori più lunghi spesso necessitando di anestesia generale..."
Potrebbe essere che interventi di legatura subinguinale possano avvenire senza l'ausilio di un strumento cardine come il microscopio che se pur importante per la riuscita dell'intervento ne complica la preparazione? (Quando mi sono sottoposto in passato ai due interventi con legatura subinguinale nessuno mi ha mai parlato di un eventuale prolungamento dei tempi operatori...)
4) Chi soffre di varicocele o è guarito può fare attività sportive come corsa, calcio, nuoto e palestra? (quest'ultima forse è meglio evitarla per via degli esercizi con i pesi o per gli addominali?)
Grazie
L'Urologo a cui mi sono ultimamente rivolto, viste le due recidive, mi ha consigliato di sottopormi ad un altro tipo di intervento cioè tramite sclerotizzazione retrograda ed eventualmente anche anterograda (Tauber) qualora non si riuscisse ad accedere alle vene interessate con il primo metodo.
A Febbraio 2012 mi ha operato lo stesso specialista mediante sclerotizzazione retrograda senza bisogno di quella anterograda. A tal proposito mi sono posto quattro quesiti:
1) Tramite il catetere inserito nella vena spermatica il medico è in grado di vedere attraverso la venografia della stessa tutte le vene che caratterizzano il varicocele oppure qualcuna potrebbe sfuggire e non essere quindi chiusa con la sostanza sclerosante iniettata? (Leggevo infatti che in alcuni centri utilizzano contemporaneamente sia la tecnica anterograda che retrograda per scongiurare a priori la possibilità di una visualizzazione e/o sclerotizzazione incompleta).
2) In ogni caso se le vene vengono tutte chiuse con la sostanza sclerosante perchè esiste ugualmente pericolo di recidive?
3) Inoltre sul sito http://www.varicocele.it/chirurgia.html "la legatura subinguinale viene descritta come il trattamento chirurgico a più bassa incidenza di recidive (2% - 4% mentre è il 10% nella sclerotizzazone retrograda) e complicanze se l'operazione viene condotta con l'ausilio del microscopio. L’impiego di quest’ultimo ne limita l'utilizzo e comporta tempi operatori più lunghi spesso necessitando di anestesia generale..."
Potrebbe essere che interventi di legatura subinguinale possano avvenire senza l'ausilio di un strumento cardine come il microscopio che se pur importante per la riuscita dell'intervento ne complica la preparazione? (Quando mi sono sottoposto in passato ai due interventi con legatura subinguinale nessuno mi ha mai parlato di un eventuale prolungamento dei tempi operatori...)
4) Chi soffre di varicocele o è guarito può fare attività sportive come corsa, calcio, nuoto e palestra? (quest'ultima forse è meglio evitarla per via degli esercizi con i pesi o per gli addominali?)
Grazie
[#1]
Dr. Giuseppe Quarto
Urologo, Andrologo
7k 173 12
caro utente indipendentemente dalla tecinica che sia unsa come mai deve rifare l'intervento ? c'è un alterazione dello spermiogramma in quanto l'intervento va eseguito solo in questo caso.
4 si
4 si
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
dopo
Utente
Gent.mo Dott.,
al momento non devo fare nessun intervento e spero di non doverne più fare.
Sono stato operato di varicocele sinistro la settimana scorsa con sclerotizzazione retrograda senza bisogno di quella anterograda. Nel 2003 e 2005 invece con legatura subinguinale senza successo.
Ho scritto perchè avevo bisogno di alcuni consigli e di chiarimenti sulla riuscita dell'intervento.
Comunque non ho totalmente chiare le risposte, cioè i 4 si:
1) Se, come Lei mi ha confermato, con la tecnica di sclerotizzazione retrograda le vene vengono tutte visualizzate mediante venografia e quindi tutte chiuse per mezzo della sostanza sclerosante, come mai esiste pericolo di recidiva?
2) Lo specialista che mi ha operato ha detto che la tecnica anterograda viene adoperata se e solo se non è possibile accedere alle vene con tecnica retrograda. Ma è vero che in alcuni centri utilizzano contemporaneamente sia la tecnica anterograda che retrograda per scongiurare a priori la possibilità di una visualizzazione e/o sclerotizzazione incompleta?
3) Come mai nell'intervento chirurgico di legatura subinguinale, anche Lei mi conferma, che il microscopio, considerato strumento importante per evitare recidive, non viene sempre utilizzato?
4) Rigurado l'attività fisica: Lei intende che chi soffre di varicocele o chi guarisce può fare calcio, nuoto, corsa ecc. ma non palestra per via dei pesi e degli esercizi per gli addominali?
In attesa di un cortese riscontro, colgo l'occasione per porgerLe cordiali saluti.
Grazie mille.
al momento non devo fare nessun intervento e spero di non doverne più fare.
Sono stato operato di varicocele sinistro la settimana scorsa con sclerotizzazione retrograda senza bisogno di quella anterograda. Nel 2003 e 2005 invece con legatura subinguinale senza successo.
Ho scritto perchè avevo bisogno di alcuni consigli e di chiarimenti sulla riuscita dell'intervento.
Comunque non ho totalmente chiare le risposte, cioè i 4 si:
1) Se, come Lei mi ha confermato, con la tecnica di sclerotizzazione retrograda le vene vengono tutte visualizzate mediante venografia e quindi tutte chiuse per mezzo della sostanza sclerosante, come mai esiste pericolo di recidiva?
2) Lo specialista che mi ha operato ha detto che la tecnica anterograda viene adoperata se e solo se non è possibile accedere alle vene con tecnica retrograda. Ma è vero che in alcuni centri utilizzano contemporaneamente sia la tecnica anterograda che retrograda per scongiurare a priori la possibilità di una visualizzazione e/o sclerotizzazione incompleta?
3) Come mai nell'intervento chirurgico di legatura subinguinale, anche Lei mi conferma, che il microscopio, considerato strumento importante per evitare recidive, non viene sempre utilizzato?
4) Rigurado l'attività fisica: Lei intende che chi soffre di varicocele o chi guarisce può fare calcio, nuoto, corsa ecc. ma non palestra per via dei pesi e degli esercizi per gli addominali?
In attesa di un cortese riscontro, colgo l'occasione per porgerLe cordiali saluti.
Grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 28/02/2012.
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