Infezione/ascesso renale: alimentazione

Buongiorno,
scrivo in conseguenza di un problema che è sorto nei giorni scorsi e che sto curando. Innanzi tutto devo specificare che in 4 mesi mi è venuta la cisitite 3 volte. La prima volta mi è stata curata con degli antibiotici dati senza analisi delle mie urine, ma solo con una visita molto veloce. La seconda volta, a distanza di un mese, ho cambiato ospedale e non mi è stato prescritto l'antibiotico ma mi è stata data una supposta antidolorifica (solo una, perchè poi non ne ho avuto più bisogno). E' stata fatta la coltura batterica ma non mi hanno prescritto nessuna medicina per via degli antibiotici presi il mese prima e del fatto che non mi hanno riscontrato la presenza nè di sangue nè di virus. Ma in effetti la cisitite è passata da sola.
La settimana scorsa, la cistite si è ripresentata. Ho fatto un accurato controllo medico, però non mi è stato prescritto l'antibiotico ma una medicina naturale per euilibrare le urine.
Ora dopo 2 giorni la situazione è peggiorata, sabato scorso sono corsa di nuovo dal dottore con dolori fortissimi alla schiena. Il dottore ha riscontrato un ascesso-infezione renale (??) e quindi sono stata sottoposta ad una flebo di vitamine contenenti due medicine (di cui non ho ancora scoperto il nome, ma di cui mi è stato fatto il test allergologico prima di ignettarle nella flebo). Adesso prendo un antibtiotico chiamato CREVIT 100mg, poi prendo Transamin 25mg (per fermare il sangue nelle urine) e un antidolorifico Loxonin 60mg. Sono 3 giorni che faccio flebo e oggi avrò un ulteriore consulto.
Ora, io vi chiedo un consiglio, perchè il problema principale (oltre ovviamente a quello medico) è che vivo in Giappone. Per questo non so se chiamarlo infezione renale o ascesso renale visto che in giapponese ha un nome talmente tecnico che non riesco a trovarne la traduzione.
Comunque i sintomi sono: forti dolori ai reni, sangue nelle urine e frequente stimolo ad andare al gabinetto.
Il consiglio che vi chiedo riguarda la dieta da seguire quando si hanno questi problemi. Purtroppo qui in Giappone il sistema medico è molto diverso e io non ho nemmeno molta fiducia nei dottori giapponesi (bè dopo che vi prescrivono antibiotici per curare un herpes simplex labiale e un raffreddore, e vi dicono che avete la rottura del menisco quando invece è un'infiammazione muscolare...forse anche voi non ne avreste molta....). Quindi, quando io ho chiesto più volte cosa dovevo mangiare, mi è stato risposto "quello che vuole, signorina". Ora, io non sono un dottore, ma mi sembra che in questi casi e soprattutto se ci sono di mezzo i reni si dovrebbe fare piuttosto attenzione a quello che si mangia.
Quindi vi chiederei esattamente cosa eliminare o aggiungere alla mia dieta, che più o meno è uguale a quella italiana, visto che non so cucinare giapponese.
Io mangio spesso salmone e tonno (non in scatola, ma fresco), mai crudi ma sempre cotti al forno. Mangio spesso patate, pomodori, cavolfiori, broccoli, carote, daikon (la rapa giapponese), piselli e fagioli verdi giapponesi (assomigliano a dei piselli-fagioli, si mangiano scottati in acqua e sale). Pasta, udon e soba (è la pasta giapponese di grano saraceno e grano normale), riso bollito. Carne di maiale o di pollo. Yogurt (bio danone, c'è anche qui) o bifidus (bevanda che c'è anche in Italia, ma di cui ho dimenticato il nome, a base di lactobacilli), cereali. Formaggio: camembert o jocca o sottilette. Biscotti di fibre e sciroppo d'acero (sono piuttosto leggeri). Bevo tantissima acqua e tè verde. Frutta non ne mangio molta per via dei prezzi stratosferici: di solito mele, banane e mandarini (dipende dalla stagione).
Spero di essere stata abbastanza precisa, purtroppo la comunicazione con i medici giapponesi non è delle più facili per questo non posso dare tanti particolari, soprattutto perchè qui le medicine non vengono date con il foglietto illustrativo, ma sono preparate nel numero esatto in cui le devo prendere con stampato un foglio per cosa servono, la posologia e brevissimamente alcune controindicazioni (ma le informazioni sono davvero poche).
vi ringrazio anticipatamente, il vostro servizio è molto piu grande di quanto possiate pensare per un paziente.
[#1]
Dr. Antonio Martinelli Urologo 24 6
Gentile Utente,
nel suo caso riterrei utile approfondire il "sospetto" diagnostico dei medici Giapponesi e a tal proposito Le chiedo se i colleghi abbiano nel frattempo richiesto una TC addome o almeno un' ecografia renale per Lei. Molto utile sarebbe un esame colturale delle urine a distanza dalla terapia antibiotica.
Per ciò che riguarda la dieta non mi sento di darLe consigli utili particolari se non quelli di ridurre il suo apporto proteico (in questo caso rappresentato da salmone e tonno) e di bere comunque molta acqua.
Ci faccia sapere riguardo agli sviluppi del suo caso.
Cordiali saluti.

Dott. Antonio Martinelli
Specialista in Urologia

[#2]
Dr. Daniele Masala Urologo, Andrologo 2.3k 52
Cara signora è opportuno a mio parere che lei esegua degli accertamenti radio diagnostici quali un'ecografia renale e una tc addome e pelvi con e senza mezzo di contrasto. Suggerimenti dietetici non ce ne sono, dovrebbe seguire una dieta più varia possibile.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.

Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dott. Martinelli e dott. Masala, vi ringrazio per le vostre risposte. Venerdì dovrò tornare dal mio medico curante (specialista in ginecologia e medicina interna) per avere il risultato della coltura batterica e il 4 marzo l'urologo farà un'altra coltura batterica e spero anche altri esami. A questo punto, chiederò di fare ulteriori accertamenti, visto che loro fino ad ora non mi hanno mai parlato di ecografia renale nè di TAC.
Ah e il nome della malattia è: pielite.(ma credo che lo abbiate capito già)
Un'ulteriore domanda: dopo un caso di pielite, la cistite si ripresenta con molta più facilità?
vi ringrazio.
[#4]
Dr. Antonio Martinelli Urologo 24 6
Gentile utente,
pielite significa infiammazione(su verosimile base infettiva) del bacinetto renale, spesso accompagnata da interessamento renale (pielonefrite). ecco perchè è necessario valutare l' aspetto del rene con una TC addome (meglio di un' ecografia), importante impostare la corretta teerapia immediatamente (ecco perchè utile l' urinocoltura con antibiogramma mirato).
Augut
[#5]
Attivo dal 2007 al 2016
Urologo, Andrologo
Gentile utente,
concordo con quanto consigliato dai colleghi e mi "complimento" con i colleghi giapponesi che riescono a fare diagnosi di ascesso renale con il semplice esame obiettivo.....
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
vi scrivo perchè finalmente sono riuscita a fare gli esami che mi avete consigliato. Allora l'urologo ha diagnosticato una pielonefrite dovuta a una malcurata cistite.
Il 4 marzo ho fatto l'ecografia renale, e l'urologo mi ha detto che il bacinetto del rene sinistro risultava bianco. Quindi mi ha fatto fare la
TAC addominale, senza liquido di contrasto, per accertare possibili problemi. Ora, dalla TAC risulta che è tutto in ordine. Non ha riscontrato puntini bianchi nè altre cose strane.
Il mio dottore di fiducia, esperto di ginecologia e medicina interna, mi ha anche detto di far notare all'urologo che ho una tonsillite persistente (non mi può essere curata con gli antibiotici per via della cura per la pielonefrite) e una candida sia vaginale che rettale. (spero di non aver detto eresie, perchè traduco tutto dal giapponese e dall'inglese). In particolare, il virus della tonsillite - mi ha spiegato il dottore di fiducia - di solito influisce sulla buona funzionalità dei reni. Quando ho fatto presente di questi problemi, l'urologo mi ha detto che non è un nefrologo e quindi non mi poteva dire nulla a riguardo.
Ora, siccome, ho molta più fiducia nei medici italiani, volevo chiedere il vostro parere: devo consultare anche un nefrologo? Devo fare ulteriori esami di controllo che non mi sono stati menzionati?
Ecco, l'unica cosa che vi chiedo è di non essere troppo allarmisti perchè vivo 11 ore da casa, in un paese in cui non esistono endocrinologi, podologi e molti altre figure specialistiche e dove il dottore di solito chiede al paziente : "per quanti giorni vuole le medicine?"
Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.


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