Fastidio testicolare - inguinale

Salve, scrivo dopo circa due mesi dalla prima richiesta. Allora soffrivo di un dolore al testicolo destro non forte ma costante. In questo tempo ho effettuato ecografie:testicolare,renale,vescicale,prostatica; urinocultura. Da queste non è emerso nulla.All'inizio ho preso per un mese PEFLOX antibiotico. Poi, poiché il fastidio non passava sono stato dall'urologo che mi aveva parlato di una possibile congestione prostatica e mi ha consigliato di prendere PERMIXON compresse per 3 mesi e intanto di effettuare un ecocolordoppler che ha evidenziato un varicocele di 2° grado al testicolo sinistro. Mi è stato detto che non ci sarebbe relazione col fastidio al lato destro e che comunque non occorrerebbe operare. E' così? Mi ha, poi, consigliato di fare uno spermiogramma. Da quest'ultimo è risultato tutto nella norma, secondo quanto dettomi dall'analista. Intanto sono passati poco più di 2 mesi dall'inizio della terapia (permixon) e il fastidio non è passato pur non essendo stato continuo ma facendosi vivo ogni 3/4 gg. non più localizzato al testicolo destro ma interessando la zona inguinale e a volte anche l'interno coscia. Ora avverto da 7/10 giorni circa un fastidio che passa dall'inguine, al testicolo, alla coscia e a volte al polpaccio. Non so che relazione possa esserci tra le cose e spesso non riesco neanche a individuare bene il fastidio tra le parti indicate. Mi si saprebbe dare un aiuto? Di cosa potrebbe trattarsi? Dovrei/potrei fare ulteriori controlli? Grazie ancora. Buon lavoro
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Dr. Luigino Bellizzi Chirurgo generale 151 1
Gentile utente
il fastidio al polpaccio non si capisce bene....comunque una buona visita chirurgica saprebbe indicarle meglio iter da seguire.A sua disposione per ulteriori consigli.Distinti saluti

Dr.Luigino Bellizzi

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
come ho gia avuto occasione di far rilevare ad altri Utenti, la zona inguino-crurale non è solo quella di riferimento ed irradiazione della sintomatologia tipica della patologia genitale esterna nel suo complesso. Esistono tutta una serie di strutture anatomiche, di tipo legamentoso, tendineo, muscolare, vascolare e nervoso che possono essere credibilmente causa, da sole, di una sintomatologia dolorosa localizzabile in quel distretto.
Ma non basta, la regione può essere coinvolta anche in caso di patologie ad insorgenza diversa e lontana, come ad esempio di fronte ad alterazioni normofunzionali del bacino osseo o della colonna lombosacrale.
Cosa fare allora in questi casi?
La cosa più normale e semplice di questo mondo: farsi visitare da un Medico di fiducia. Solo una completa anamnesi, un buon esame obiettivo ed appropriati esami strumentali permetteranno di formulare una diagnosi corretta e quindi una efficace terapia.
Le auguro una pronta risoluzione dei Suoi problemi.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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