23 anni, prima eiaculazione normale, seconda con dolore. Uretra dilatata?

Salve dottori, sono 3 anni che sono disperato. Dopo un rapporto di "strusciatura" abbastanza violento con una ragazza è iniziato il mio calvario. in breve: riesco ad avere un solo rapporto al giorno, in quanto il primo rapporto è normale e senza dolore ma appena eiaculo subito dopo il mio pene quando va in erezione è indolenzito e provoca un dolore tale da far perdere l'erezione successiva e tale dolore si protrae per 10-11 ore successive ( altri problemi riscontrati sgocciolamento delle urine e mancanza di gettito dell'eiaculato che devo stimolare io con un massaggio dell'asta ). Il fatto del "buona la prima" naturalmente mi ha portato grossi problemi psicologici e mi ha bloccato mentalmente... a 23 anni il fatto di non poter avere più di un rapporto continuo mi sta distruggendo psicologicamente. Ho girato ovunque.. sono andato ovunque a Napoli, a Roma, niente nessuno trova una cura ma soprattutto una motivazione del cosa sia successo. Nessuna prostatite, nessuna induratio penis, e allora oggi, per la prima volta dopo innumerevoli ecografie prostatiche e del pene mi hanno sottoposto ad ecografia dinamica del pene. il farmaco non mi ha fatto raggiungere un'erezione completa ma a metà, forse dovuto allo stress del momento. Questo il responso, vi chiedo un po' di pazienza e di rispondermi soprattutto se avete curato casi simili non esiterò a contattarvi ma naturalmente richiedo serietà e onestà già dalla lettura di questa diagnosi:

normale ecostruttura dei corpi cavernosi e dello spongioso, assenza di rilevanti irregolarità a carico del setto intercavernoso. Dopo farmacoinfusione di alprostadil si è registrata una lenta caduta delle resistenze periferiche con raggiungimeto di una tumunescenza parziali ( FIC 2 ). Le arterie cavernose presentano decorso tortuoso e calibro regolare, in assenza di alterazioni di riempimento evidenziabili, A destra si segnala doppio distretto. Elicini di I ordine ben visualizzate, emergenti ad angolo acuto. L'analisi spettrale delle arterie cavernose ha mostrato velocità sistoliche perfettamente nella norma, in funzione della dose e dell'età. Lo studio della fase diastolica ha mostrato una lieve persistenza di flusso per tutta la durata dell'esame. Registrati bassi e discreti flussi in vena dorsale profonda. Ipertono adrenergico di tipo strutturato. In erezione alla radice del pene si segnala una dilazione sacciforme del canale uretrale misura 1,3 cm x 0,6 cm anecoica, non appare dipendenza del collicolo seminale. Tale formazione è deformabile alla digitopressione e dolente alla palpazione, non è associata ad alterazioni del cc o dell'albuginea. CONCLUSIONI: Quadro di lieve fuga venosa dovuta ad ipertono adrenergico strutturato, possibile dilatazione del canale uretrale, non evidenti placche di IPP. Non si reperta trombosi della vena dorsale profonda.

E' una situazione risolvibile? Mi ha detto che non esiste intervento chirurgico. è vero? c'è una cura in tal caso?
GRAZIE A QUANTI MI DARANNO UNA MANO.
Alfredo
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

le indagini, soprattutto l'ultima dinamica a livello dei corpi cavernosi, nulla di rilevante ci indicano.

Purtroppo non potendo, da questa postazione, valutare il suo particolare problema con un esame clinico diretto, poco le possiamo dire di serio e di definitivo.

Risenta ora il suo andrologo od urologo di riferimento e con lui ridiscuta il problema che non sembra, ripeto da questa posizione, avere importanti rilievi di tipo organico.

Fatta o meglio rifatta la valutazione andrologica poi ci riaggiorni, se lo desidera.

Cordiali saluti.

Giovanni Beretta M.D.
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