Sclerosi del collo vescicale.

Salve, ritorno, a distanza di un anno, a domandare circa le recidive di sclerosi del collo vescicale dopo TURP iniziale. Sono arrivato alla sesta tomia del collo vescicale nell'arco di tre anni: la penultima è stata effettuata ai primi di agosto, l'ultima a metà novembre. Adesso mi si sta proponendo una plastica del collo vescicale. Non sono molto convinto. Un consiglio, grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo in presenza di quadri clinici così complessi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera causa delle continue recidive del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo urologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
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Gent.le Dr. la ringrazio per la sua disponibilità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, fatta la valutazione con il suo urologo poi, se lo desidera, ci riaggiorni.

Ancora cordiali saluti.
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Utente
Utente
Ultimamente ho fatto il controllo dopo un mese dall'ultimo intervento: il flusso è risultato buono. Tuttavia chi mi ha fatto l'ultima tomia mi ha confermato che la parete del collo vescicale, dopo la TURP e le successive 6 tomie per sclerosi secondaria , risulta compromesso per le successive cicatrizzazioni e cateterizzazioni. Mi hanno proposto una platica Y-V della vescica, in modo da abbassare parte del tessuto sano della vescica sulla parete del collo vescicale in modo da sovrapporsi al tessuto cicatriziale (così ho capito). Mi posso fidare di un simile intervento o ci sono controindicazioni; ma soprattutto, ci sono alternative meno invasive? Grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

se vera stenosi, urologicamente ben documentata e purtroppo resistente alle uretrotomia già fatte, bisogna seguire le indicazioni ricevute, non ci sono alternative meno invasive.

Cordiali saluti.

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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la sua risposta.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Approfitto per augurarle un felice Anno Nuovo e che possa risolvere finalmente il suo particolare problema clinico.