Edema del grasso perirenale

Buonasera,
circa 5 mesi fa ho avuto delle coliche renali risolte con 2 interventi consecutivi di ureteroscopia necessari per eliminare un paio di grossi calcoli presenti nell'uretere.
Dopo queste coliche e a tutt'oggi ho un dolore posteriore persistente in corrispondenza della parte interessata dalle coliche.
A tal fine ho fatto una TAC dell'addome e della pelvi per meglio vedere il tutto.
La TAC ha evidenziato dei piccolissimi calcoli all'interno di entrambi i reni dell'ordine di 4-5 mm ciascuno.
Niente da segnalare invece nell'uretere.
E' presente invece un edema del grasso perirenale parapielico come per stato di flogosi (in realtà l'assenza di febbre alta e di micoorganismi nelle urine sembra escludere un infezione) semptre in corrispondenza della parte interessata dalle coliche.
Desideravo avere, in base a quanto esposto, la vostra opinione in ragione di questo dolore persistente che continuo ad avere in maniera costante nella parte posteriore sinistra dove avevo avuto le coliche e che desta in me, data la sua durata, apprensione.

Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
Gentile Signore,
le pregresse coliche renali, ma soprattutto gli interventi endoscopici subiti, giustificano ampiamente il ripetuto verificarsi di uno stravaso di liquidi (urina, soluzione fisiologica, mezzo di contrasto radiologico) al di fuori dal rene. Questo giustifica le alterazioni rilevate dalla TAC a livello del grasso perirenale. È però esperienza comune il riscontrare queste alterazioni in corso od immediatamente dopo una colica: pare quindi singolare che ne si trovi ancora traccia dopo molti mesi. Questo potrebbe essere messo in relazione con dettagli tecnici relativi agli interventi di cui probabilmente solo l'operatore può sapere. D'ogni modo, l'apparente assenza di dilatazione delle alte vie urinarie, non documentata dalla TAC, e l'assenza di febbre renderebbero questa alterazione priva di particolare significato, tanto da mettere in dubbio il suo collegamento con il dolore che lei riferisce. Anche i piccoli calcoli renali residui, verosimilmente periferici, dovrebbero essere altrettanto innocenti.
Il dolore renale tipico, che trova il suo apice nel manifestarsi della colica è causato dall'aumento della pressione all'interno delle cavità renali (il bacinetto) dovuto a sua volta da un momentaneo impaccio al deflusso dell'urina. Altri tipi di alterazioni della loggia renale non sono in genere in grado di scatenare dolore, come nel caso delle grosse cisti o masse tumorali che possono risultare del tutto asintomatiche, tanto che non è rara la loro scoperta del tutto occasionale.
Per tornare al suo caso specifico, ci poniamo una serie di domande:
- nel periodo degli interventi è stata inserita, anche solo temporaneamente, una nefrostomia percutanea, ovvero un drenaggio delle urine attraverso la parete addominale?
- che tipo di anestesia è stata effettuata per gli interventi?
- il dolore che lei percepisce, lo equipara per sede e modalità di presentazione (non ler intensità) alle coliche che ben conosce, o vi è qualcosa di diverso?
- vi sono delle particolarità nel presentarsi del dolore? la posizione? il momento della giornata? forse si accentua con lo stimolo ad urinare e dopo la minzione?
- quale tipo di antidolorifico si dimostra più efficace?
In conclusione, la possiamo confortare sul fatto che non vi sia nulla di particolarmente subdolo o pericoloso nelle sue manifestazioni, ma che certamente si tratti di una situazione complessa da spiegare al fine di una possibile soluzione.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott.Piana,
nel ringraziarla per la sua approfondita analisi del mio caso le scrivo di seguito, in ordine, le risposte ai suoi quesiti:

1- no, nel corso degli interventi non è stata praticata una nefrostomia percutanea.
Solo nel secondo intervento è stato applicato un doppio j che è stato poi tolto dopo circa 15 giorni in cistoscopia;

2- in entrambi gli interventi è stata effettuata un anestesia totale;

3- si, il dolore che percepisco per modalità di presentazione è molto simile (anche se ovviamente con intensità moltissimo ridotta) a quello delle coliche renali che ben conosco;

4- il dolore è costante, non noto differenze in ragione di posizioni posturali o in relazione allo stimolo ad urinare o dopo aver urinato;

5- non ho mai preso antidolorifici per acquitera tale dolore.

Quali indagini, secondo lei Dottore, devo effettuare e come devo orientarmi per capire la causa di questo dolore e risolverla?

La ringrazio ancora per la sua preziosa consulenza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 19
Gentile Signore,
gli ulteriori elementi che ci fornisce non aggiungono molto alle possibilità di interpretazione del caso. Diremmo che sia il caso di assumere comunque un anti-infiammatorio per qualche tempo e valutarne l'efficacia. Si consulti con il suo urologo di riferimento. Ci faccia sapere, se lo desidera.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Si, grazie Dottore.
Domani ho una visita con l'urologo che mi segue, la terrò aggiornata.
La ringrazio ancora molto.