Dolore fossa iliaca sinistra a fine minzione

Gentili dottori, sono un'infermiera di 28 anni e da tre mesi circa avverto un dolore pungente in fossa iliaca sx e talvolta in ipogastrio che si presenta alla fine della minzione.
Mi sono recata dal mio medico di base che mi ha liquidata senza neanche visitarmi dicendo che si trattava di una cistite e che dovevo prendere Monuril.
Io non presento nessuna irregolarità nella minzione,ne bruciore, ne pollachiuria, urino 4- 6 volte al giorno e la quantità mi sembra regolare.
All'ospedale dove lavoro un medico del raparto mi ha fatto eseguire lo stick per le urine dove è risultato tutto negativo.
Siccome questo dolore aumenta nei giorni che precedono il ciclo mestruale (che peraltro arriva da sempre in ritardo ed è sempre stato molto abbondante) ho pensato ad una problematica ginecologica, ma ho effettuali un'ecografia transvaginale e visita ginecologica 6 mesi fa che hanno evidenziato soltanto la presenza di ovaie multifollicolari e di una lieve infezione presumibilmente causata da candida e trattata con gynocanesten.
Preciso che il dolore si presenta quasi esclusivamente a fine minzione, non lo avverto alla palpazione o quando faccio sforzi.
Soffro di colon irritabile e in questi mesi a causa di un periodo di stress ho sofferto spesso di diarrea e aerofagia ma non so se possono collegarsi al dolore.
Spero in una vostra risposta e che possiate indicarmi il giusto percorso diagnostico da intraprendere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
se la manifestazione del dolore è così limitata nel tempo (fine minzione) e nello spazio (fossa iliaca), il nostro principale sospetto è che vi possa essere un piccolo calcolo nell'ultimo tratto dell'uretere sinistro. Questa è la prima cosa che deve essere esclusa, con una banale ecografia dell'addome, che comunque ha un raggio d'azione maggiore rispetto alla valutazione ginecologica mirata trans-vaginale. In seconda ipotesi vi è certamente la correlazione con la malfunzione intestinale, visto che in fossa iliaca sinistra decorre appunto l'ultima parte del crasso, spesso oggetto di infiammazioni le quali posono interessare anche la vescica che ne è in assoluta contiguità, in particolare quando distesa. Il percorso giusto passa ovviamente attraverso la visita di un nostro Collega specialista in urologia, magari dopo aver eseguito l'ecografia, l'esame delle urine e l'urocoltura.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la tempestiva risposta e per la chiarezza. Provvedo a prenotare una visita urologica ed iniziare il percorso da lei indicatomi. Posso chiederle quali sono le eventuali possibili terapie qualora venisse riscontrata la presenza del calcolo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Siamo ancora a livello di ipotesi, non mettiamo il carro davanti ai buoi! Trattandosi comunque, sempre ipoteticamente, di una concrezione di certo non grande, la sua rimozione endoscopica sarebbe un intervento semplice, veloce e soprattutto immediatamente risolutivo.
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dopo
Utente
Utente
Ok grazie mille di nuovo
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