Morbo di la peyronie
Sono un ragazzo di 19 anni a cui circa 7 mesi fa è stata diagnosticata la sindrome di la peyronie. inizialmente avevo notato un nodulo appena sotto al glande che a seguito di una ecografia è risultato essere una placca calcificata. Il mio pene tutt'ora non presenta nessuna curvatura e non ha subito una riduzione delle dimensioni in erezione... a seguito di questo primo controllo il mio urologo mi ha prescritto un trattamento farmacologico di 3 mesi a base di vitamina E (peironimev plus). Una volta terminato il trattamento c'è stato un altro incontro con il mio urologo il quale senza alcuna ecografia a chiuso la "pratica" e mi ha congedato... la placca non è scomparsa anche se adesso si è stabilizzata, tuttavia a distanza di 7 mesi incomincio ad avvertire una seconda placca più in basso... anche questa non provoca nessun dolore se non un leggero fastidio durante la palpazione. A questo punto non so se preoccuparmi sul fatto che questa malattia possa degenerare e portare alla curvatura del pene e soprattutto se sia il caso di ritornare dal mio urologo, il quale devo dire non mi ha lasciato moto soddisfatto... inoltre volevo sapere se c'è un modo per intervenire adesso che la situazione non è critica, poichè parlando anche col mio medico di famiglia ho ricevuto solo risposte, riguardo al caso, del tipo "vediamo come va col tempo", ma io vedo che peggiora e sono molto preoccupato vista anche la mia giovane età..
Grazie per il vostro aiuto, cordiali saluti.
Grazie per il vostro aiuto, cordiali saluti.
Gentile lettore,
non è frequente la malattia di La Peyronie alla sua età, ...ma non è neppure impossibile. Se di questa veramente si tratta nel suo caso, e se effettivamente ci sono segni di progressione (secondo e nuovo nodulo) varrebbe la pena di considerare trattamento a scopo stabilizzante. Consideri la possibilità di una seconda opinione presso altro Urologo/Andrologo, se non è stato soddisfatto del primo. Ci faccia poi sapere.
non è frequente la malattia di La Peyronie alla sua età, ...ma non è neppure impossibile. Se di questa veramente si tratta nel suo caso, e se effettivamente ci sono segni di progressione (secondo e nuovo nodulo) varrebbe la pena di considerare trattamento a scopo stabilizzante. Consideri la possibilità di una seconda opinione presso altro Urologo/Andrologo, se non è stato soddisfatto del primo. Ci faccia poi sapere.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la celere risposta, volevo sapere in cosa consiste un trattamento a scopo stabilizzante?... prenderò comunque in considerazione il suo consiglio di consultare un altro specialista.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Consiste in una terapia (farmacologica o fisica) che ha lo scopo di arrestare l'evoluzione della malattia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.4k visite dal 03/08/2015.
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