Edema linfatico post operazione di rimozione cisti al prepuzio.

Buongiorno,

in data 13/04 (10 giorni fa) ho subito un intervento per l'asportazione di una piccola cisti liquida al prepuzio che ho dalla nascita. Alla prima visita urologica mi è stato consigliato anche di intervenire sul frenulo dato che era leggermente corto. Così, in una sola operazione, mi è stata rimossa la cisti e accorciato il frenulo. In seguito all'operazione ero stato avvisato che avrei avuto un forte gonfiore dato che i punti della cisti e quelli del frenulo erano abbastanza vicini, gonfiore che si sarebbe dovuto risolvere nel giro di cinque o sei giorni. A distanza di otto giorni il gonfiore non sembrava scendere così ieri sono tornato dall'urologo che ha constatato la presenza di un edema linfatico. Mi ritrovo infatti ad avere due grandi rigonfiamenti, entrambi all'incirca delle dimensioni del glande. L'urologo ha quindi proceduto con l'asportazione del liquido tramite siringa e spremitura manuale (non vi dico cosa ho sofferto!) riducendo lievemente il gonfiore. Oggi ho notato che il gonfiore liquido ha ripreso a crescere e temo di ritrovarmi nella situazione di qualche giorno fa ovvero con il gonfiore massimo che causa piccole perdite di liquido giallastro durante la notte (causa inevitabili erezioni).

Ciò che mi preoccupa è che l'urologo, nonostante mi abbia detto di non allarmarmi, non ha mai avuto un caso del genere.
Mi ha consigliato di prendere Oki due volte al giorno e di raffreddare la zona interessata con ghiaccio.
Vorrei sapere se nel corso della vostra carriera vi siano mai capitati casi simili e come si sono risolti.
Uno dei due rigonfiamenti circonda completamente il glande che è scoperto dal giorno dell'operazione. Tale rigonfiamento per fortuna non stringe tanto da causarmi problemi mentre urino. Leggendo diverse esperienze simili alla mia da questo sito mi chiedo se ci sia rischio di parafimosi.

Grazie per il Vostro tempo, e per i pareri che saprete darmi!
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
G.le utente
Sicuramente è un caso particolare. Penso che la parafimosi non dovrebbe essere possibile. Si affidi al suo urologo che conosce bene la situazione. In qualche modo tale situazione dovrà essere risolta. Con la circoncisione come estrema soluzione. Sempre che abbia immaginato bene il problema prepuziali. Mi faccia sapere. A presto

Dr. Andrea Bottai
Dirigente medico presso Unità di Urologia
Ospedale Maggiore di Lodi

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dopo
Utente
Utente
Buonasera Dottor Bottai,
la ringrazio per la sua celere risposta!
Non ho ben chiaro come e cosa causi la parafimosi, mi fa piacere sentire che secondo lei è improbabile. L'urologo dice che con il tempo il gonfiore liquido se ne andrà, quando invece, per il momento continuo a "produrne".
Crede che ci sia possibilità che da un momento all'altro la linfa smetta di accumularsi e riprenda il suo naturale fluire? Non ho idea di come un edema linfatico si sviluppi e cessi, e nemmeno in che tempi.
La ringrazio ancora per la sua risposta, la Vostra disponibilità ad aiutare pazienti anche via web è da ammirare.
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Dr. Andrea Bottai Urologo, Andrologo 2.7k 131
La parafimosi è il prepuzio fimotico che stringe sotto il glande e che non è possibile rimettere in sede. Il prepuzio stretto sotto il glande comincia a gonfiarsi, più si gonfia più è difficile rimetterlo a posto. Inoltre fa male. Insomma non penso sia il suo caso. Su come evolverà in futuro non posso saperlo. Anche perché non ho ben chiara la situazione. Metta il ghiaccio, aspetti del tempo e si affidi al suo urologo. Mi faccia sapere. A presto
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dopo
Utente
Utente
Al momento, per via del gonfiore, non mi è possibile rimettere il prepuzio in sede. In ogni caso non mi fa male, nemmeno durante l'erezione. Spero che il fatto di avere il prepuzio gonfio al di sotto del glande per diverso tempo non comprometta la possibilità in futuro di rimetterlo in sede..!
Grazie ancora, delle risposte e dell'interessamento al mio caso, scriverò non appena avrò sviluppi.
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dopo
Utente
Utente
Ecco gli sviluppi!

Nonostante la dolorosissima spremitura degli edemi da parte dell'urologo, questi hanno deciso imperterriti di rigonfiarsi.
Ho quindi deciso, a due giorni dalla seconda visita in programma, di fare qualcosa per tentare di riattivare il flusso linfatico (e per evitare di dover patire nuovamente le pene dell'inferno).
Lubrificando il glande con un'apposita crema emolliente sono riuscito a far scorrere la pelle e quindi a "chiudere" il pene con il prepuzio (malgrado i due grandi gonfiori).
Nel chiuderlo, ho notato che il gonfiore che prima stava verso la base del pene si è accavallato al secondo e lo ha poi "scavalcato".
Da chiuso quindi, l'ordine dei due edemi si è invertito, e nel giro di pochi minuti ho visto il gonfiore linfatico scendere verso la base del pene e si quindi riassorbito nel giro di pochi minuti. Credo quindi, che un gonfiore ostacolasse il riassorbimento dell'altro e viceversa.

Alla visita, l'urologo mi ha detto che è molto migliorato e che dovrò avere pazienza per riacquistare l'elasticità che avevo e per veder sparire la pelle in eccesso.

Oggi, dopo una settimana dal riassorbimento del gonfiore, la pelle sembra ancora provata dallo sforzo elastico che ha dovuto subire e ho ancora qualche fastidio nello scoprire il glande, ho inoltre ancora della pelle in eccesso, una puntina, che SPERO si riassorba e sparisca nel tempo.

Il mio è stato un caso particolare, rimozione di una cisti sul prepuzio e accorciamento del frenulo, con conseguenti edemi linfatici. Gli edemi liquidi si sono riassorbiti semplicemente chiudendo il pene con la pelle del prepuzio. Non so quali altri utenti si troveranno nella mia situazione, ma spero in ogni caso che la mia testimonianza possa essere utile a qualcuno!