Scrotoliti ed orchidopessi

Buonasera a tutti, sono un ragazzo di 23 anni, vi scrivo da Firenze.
Anzitutto vorrei fare i complimenti per il servizio, molto approfondito e davvero encomiabile (sia per l'onestà che per il rispetto verso i colleghi Medici che dimostrate, è davvero raro, bravi!).
Vi espongo sinteticamente la mia situazione, e poi vi pongo le domande relative.

Da Settembre 2005 soffro di acuti dolori testicolari, sia a destra che a sinistra (a giorni avverto di più una parte, a giorni l'altra). Dopo aver girato un paio di urologi di cui non sono stato per nulla soddisfatto, ne ho trovato uno molto scrupoloso e più attento verso la mia vicenda. Eseguendo la visita e un'ecotomografia scrotale (completa di doppler e manovra di Valsava), ne esce il seguente quadro:
"Modesta falda liquida a destra, con concentrazione litisiaca (scrotolita) di mm 7,5, oltre ad molteplici altre strutture di medesima natura e minori dimensioni. Struttura simile, mobile, di 4 mm, si osserva a sinistra, assieme ad altre più piccole. Nella norma le strutture epididimali bilateralmente, stesso dicasi per i didimi per ecostruttura e morfo-volumetria. Regolarità nelle tuniche seriose.
Assenza di reflusso attivo o passivo all'esame color-doppler con manovra di Valsava."
La visita rileva inoltre una sensibile ipermobilità testicolare.

Gli esami colturali (ripetuti una volta al mese con amplificazione del DNA) sono sempre stati negativi.

L'urologo mi ha effettuato 3 infiltrazioni scrotali di Rocefin e una minima percentuale di cortisone, ma non hanno avuto grande effetto immediato (Febbraio 2006).

L'urologo opta per fare un intervento di rimozione degli scrotoliti e fissaggio dei testicoli: anestesia locale.

Il panorama degli ultimi mesi è stato il seguente: dolore sempre molto marcato, sia di fondo che acuto, e alla palpazione si sente una consistenza innaturale, come se ci fosse qualcosa in più che si muove.

Tuttavia, da pochissimi giorni sto benino, diciamo bene, come mai da un anno.

1) Può derivare dal fatto che alla visita (molto accurata, devo dire) il dottore possa aver riposizionato o quasi i testicoli?

2) Oppure magari gli scrotoliti, per motivi casuali, si sono bloccati in una posizione non dolorosa (strano, mai lo hanno fatto in un anno)?

Vi volevo chiedere quanto segue:

3) E' bene che faccia lo stesso l'intervento?
4) Com'è la convalescenza? Avrò dei fastidi post-operatori elevati?

Siccome ora sto benino (ma si sente che i testicoli hanno questi sassetti), ma da pochi giorni, ho paura che l'intervento possa innescare dolori post operatori che durano mesi... D'altra parte, l'idea di togliere i calcoli e fissare i testicoli mi rende tranquillo per il futuro: sto quasi bene solo da pochissimi giorni (e non so perchè), mentre il dolore forte è durato un anno, non so se è il caso di rimandare l'intervento solo per questo.
Mi rendo conto che sono paranoie da paziente pre-intervento, ma se mi date un parere sto più tranquillo.
Grazie di cuore, a presto!
Mino
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi che l'ipotesi formulata dal Collega è condivisibile di principo. In pratica ho alcune perplessità personali.
In primo luogo, non sono d'accordo in alcuna pratica infiltrativa endoscrotale, sia che si tratti di antibiotici che di cortisonici. A mio parere sono inutili se non pericolose per le sequele e possibili complicazioni.
In secondo luogo, se Lei ha una ipermobilità testicolare bilaterale, il relativo intervento chirurgico di orchidopessi di certo non può essere eseguito in anestesia locale ma semmai locoregionale (spinale). Non bisogna confondere l'intervento di semplice "fissaggio" del testicolo con quello di abbassamento vero e proprio dello stesso.
Infatti le cause della ipermobilità testicolare sono da scrivere almeno grossolanamente a tre condizioni:
1) particolare lassità o mancanza dei normali meccanismi anatomici di fissaggio del testicolo nello scroto.
2) un funicolo spermatico (il funicolo sospende il testicolo nello scroto) particolarmente breve.
3) Una ipertrofia (aumento di sviluppo) del muscolo cremastere che, già di norma, provvede al corretto movimento del testicolo nello scroto.
In ogni caso non lo consiglio e quindi non lo eseguo mai una orchidopessi bilateralmente nella stessa seduta operatoria.
Per quanto riguarda i segni ed i sintomi clinici, a parte il fastidio, che può divenire però notevole, il vero rischio è che muovendosi bruscamente, il testicolo vada incontro ad una sub-torsione o ad una torsione vera e propria. In questo caso il pericolo di perdere l'organo interessato è notevole, a meno di non riconoscere tempestivamente la complicanza ed intervenire chirurgicamente d'urgenza.
Mi chiedo se i Suoi dolori sono proprio solo e sempre ascrivibili agli scrotoliti? O forse nascondono episodi di sub-torsione? Occorre indagare molto bene in questo senso.
Il momento giusto per intervenire è quando la diagnosi è fatta. Nè prima, nè dopo. Non ha senso attendere l'insorgere di complicanze. Nè ha senso limitare la propria vista sociale, lavorativa e sessuale.
L'intervento è ovviamente delicato, a maggior ragione se bilaterale.
Credo che il Collega che ha destato la Sua fiducia meriti ampia credibilità.
Davvero affettusoi auguri per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Caro Prof Martino, anzitutto grazie della risposta così celere (è pur sempre Domenica :D ).

Ovviamente, non essendo medico, temo di aver usato un termine erroneo per l'anestesia: in ogni caso, ho scelto di non usare la totale, per essere chiari.

In secondo luogo, potrebbe descrivermi la differenza tra un "semplice fissaggio" e "abbassamento vero e proprio" ?

Infine, secondo lei è il caso di farlo, l'intervento, anche se da una settimana circa non ho più dolore dopo un anno di dolore atroce?

Oppure magari potrei intanto far rimuovere gli scrotoliti, e rimandare l'assetto dei testicoli?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
spero Lei comprenda, non posso esprimere un giudizio se sia o meno il caso che Lei si operi. Dipende da troppi fattori, anamnestici e clinici.
Quello che posso dirLe è che, se l'ipermobilità esiste, il fatto che sia asintomatica per tempi più o meno brevi conta poco o niente ai fini del giudizio di operabilità. In altri termini, non è detto che ad un periodo di completa asintomaticità possa seguire un episodio di complicanza grave. Il problema, lo scrivo anche se rischio di ripetermi, è quello di fare una corretta diagnosi.
Per quanto riguarda i problemi di tecnica chirurgica, se proprio vuole parlarne e senza entrare nei dettagli, Le posso dire che l'abbassamento definitivo di un testicolo ipermobile comporta la risoluzione delle cause che tendono a farlo risalire...Lei non può prendere un testicolo, posizionarlo nello scroto a viva forza e pensare che così facendo resterebbe tranquilamente al suo posto. Infatti non ci resterebbe. Deve risolvere le cause che lo fanno risalire, mi sembra chiaro. Quindi, l'intervento prevede l'apertura del canale unguinale di principio. Il semplice fissaggio, invece, tanto per intenderci, è quell'intervento molto meno invasivo che viene utilizzato per la profilassi della torsione testicolare. Si esegue con una piccola incisione verticale sulla parete dello scroto.
Se il Collega che ha programmato di operarLa vuole farlo solo per rimuovere gli scrotoliti, io non sarei d'accordo. Sempre ammesso che la diagnosi di "ascensore" sia corretta, in quel caso, non avrebbe senso non procedere alla risoluzione dell'ipermobilità. Insomma, o aspetta per entrambe le procedure chirurgiche o le esegue entrambe. A mio parere personale ovvio.
Non le rimane che affidarsi alla esperienza e professionalità dello Specialista che La sta seguendo.
Affettuosi auguri e cordilaissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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dopo
Utente
Utente
Ok, sul fatto dell'asintomaticità è stato chiarissimo. Credo che l'intervento sia quello con incisione verticale, proprio per la sua minore invasività.
Anche io sono d'accordo sul fatto di dover fare tutto in un colpo solo, ho solo paura dei dolori post operatori e di potenziali complicanze, credo sia normale averne, no? E' pur sempre un intervento.
In sostanza, anche io sono d'accordo sul fatto che questa breve assenza di sintomi (dopo un anno di sofferenze atroci, però)non toglie il fatto che sono pieno di scrotoliti, e tra l'altro il profilo dei testicoli è già un po' rovinato, da ecografia è molto evidente.
Cordiali saluti anche a Lei Professore!
[#5]
dopo
Utente
Utente
Ho fatto l'intervento. A sinistra è riuscito benissimo, mentre a destra ho dolori fortissimi da 10 giorni, il testicolo è quasi intoccabile. Al pronto soccorso hanno trovato, con ecografia, TUMEFAZIONE RILEVANTE DELL'EPIDIDIMO DESTRO, CON MARCATO ISPESSIMENTO DELLA PARETE SCROTALE DESTRA (1 CM).
L'Aulin e il Toradol non fanno granché, così come gli antibiotici. Il mio urologo è al momento in trasferta, per cui vi chiedo un parere: è una situazione seria? Il dolore è forte e non migliora, sono disperatissimo.
Vi ringrazio ancora.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
si affidi a quanto suggeritole dai Colleghi del Pronto Soccorso, o magari in assenza del Suo Chirurgo, ne consulti urgentemente un altro.
Davvero non saprei dirLe cosa sia successo. Potrei fare delle ipotesi, ma a che servirebbe?
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#7]
dopo
Utente
Utente
Il mio urologo, dopo la visita, mi ha diagnosticato una vaginalite al testicolo destro, dicendo che può succedere dopo l'intervento.
Mi ha detto di proseguire con l'Aulin, ma non sembra funzionare: lo scroto è molto consistente a destra, il testicolo sembra schiacciato da questa consistenza, e appena levo gli slip ho un forte dolore all'inguine (a destra) con nausea notevole.
Ma questa vaginalite scompare dopo un po' di tempo? Oppure mi devo preoccupare?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo vi sia un equivoco. Lei la vaginale non dovrebbe averla più, essendo stata rimossa. Come può avere una vaginalite? Cioè una infiammazione di una tonaca, la vaginale, che non c'è più?
Si affidi, giocoforza, alle diagnosi e terapie del Collega che L'ha operata.
Affettuosi auguri ed un cordiale saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#9]
dopo
Utente
Utente
Il termine che ha usato il medico è pachi-vaginalite (può essere ?). Effettivamente la Sua obiezione è pertinente, anche se cmq c'è un ispessimento della parete scrotale (effettivamente lo scroto è davvero molto spesso e consistente a destra).
Lei può aiutarmi a dirimere il dubbio (solo un parere, ci mancherebbe :D)?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
grazie per aver giudicato pertinente la mia obiezione :o)
Eh no...come faccio a dirimere il Suo dubbio? :o)
Ribadisco solo che Lei la tonaca vaginale a destra non dovrebbe averla. Quindi di conseguenza non può avere una "pachivaginalite". Pachivaginalite di che?
Azzardo: forse si tratta di un ematoma organizzato?
Attendiamo gli eventi e si faccia controllare dal Chirurgo Operatore.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
dopo
Utente
Utente
Allora, sono tornato dall'urologo, il quale ha effettuato un'ecografia ed ha riscontrato un robustissimo ingrossamento degli epididimi, soprattutto a sinistra.
Difatti, al testicolo sinistro ho molto dolore.
In attesa dei risultati della spermiocoltura, mi ha dato Levoxacin 500 due cp al giorno per 10 giorni.
Finora gli effetti sono piuttosto limitati, il dolore è sceso un po' ma in misura non esaltante (direi un 25%), la qualità della vita è sempre compromessa, non riesco a fare le mie cose.
Ora, secondo voi la terapia è corretta? Può insorgere un'epididimite dopo un'intervento di orchidopessi?
Cosa potrei prendere per il lato sintomatico (l'Aulin non mi ha fatto nulla, ne ho presi a fiumi)?
Sono molto preoccupato, è un mese che sto a letto col dolore forte, secondo voi è il caso che senta un altro parere? A me sembra che questa forte epididimite sia stata molto trascurata.
Quali sono le linee guida per combattere la mia epididimite? Ho speranze di guarigione?
Scusate il tono, ma dopo così tanto tempo e sofferenza sono davvero scoraggiato.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
direi che sono condivisibili sia la diagnosi che la terapia prospettatole dal Collega. Si tratta di complicanze probabili nel decorso post-operatorio di un intervento come quello che Lei ha subito.
Lo so che non sono cose piacevoli da sopportare. E' necessario però che il Chirurgo che L'ha operato Le stia dignitosamente vicino.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#13]
dopo
Utente
Utente
Le parlo con onestà: questo Urologo a cui mi sono rivolto è il primo che mi ha suscitato fiducia, e mi sono affidato alle sue cure (cioè all'intervento) con rinnovato entusiasmo.
Tuttavia, il post operatorio è davvero disastroso, si sono verificate le seguenti complicazioni:

1) Epididimite sinistra molto forte;
2) Epididimite destra molto forte;
3) Notevole ispessimento della parete scrotale destra, fino a 1 cm;

E' passato un mese, e le cose non accennano a migliorare. Per quanto tempo potrei ancora averne? Il fatto è che questi antibiotici non hanno un grande effetto, e poi questo ispessimento mi preoccupa, il mio urlogo dice che è normale e che si riassorbirà da solo in 2-3 mesi. Tuttavia, il peso che mi provoca sul testicolo è insopportabile, e temo che si sia saldato al testicolo stesso.
Il dolore agli epididimi fa il resto.
Francamente non pensavo che l'intervento avesse esiti così nefasti, e più che altro il punto interrogativo è l'ispessimento, di cui nè l'urologo nè l'ecografista hanno chiarito la natura.
Il medico di base, poi, non aiuta, è molto assente nei problemi specifici.
Ecco che, come già successo a tanti, viene la tentazione di sentire un altro parere, quando si soffre tanto si tentano tutte.
Lei che mi consiglia di fare?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
credo che il Chirurgo che L'ha operata sia la persona che a questo punto debba essere il Suo riferimento. Capisco che apparentemente possa essere dubitabile, ma per il momento non vedo alternativa. A meno che non decida di sostituire il Chirurgo di fiducia. Ma questa scelta è strettamente personale.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni mARTINO
[#15]
dopo
Utente
Utente
Sono perplesso. A me, da profano, non sembra che a destra (dove c'è l'ispessimento) l'intervento sia riuscito bene, lo scroto è durissimo in zona ferita e mi preme sul testicolo. Permane il senso di nausea.
A sinistra, invece, l'epididimo dà il tipico dolore acuto nella parte inferiore laterale del testicolo.
E poi, cavoli, un mese a letto caratterizzato da dolore fortissimo e in crescendo mi sembra troppo come normale decorso post operatorio.
Di solito ci si opera per guarire, non per peggiorare.
Non so, l'eco dice che la vascolarizzazione dei testicoli è perfetta, ma che ci sono i fenomeni di cui sopra.

Ho delle domande da rivolgervi (come mai risponde solo Lei, Prof Martino?, negli altri thread rispondono molto anche i suoi colleghi):

1) C'è un buon centro di Urologia qui a Firenze dove rivolgermi (che non sia Careggi perchè ci sono già stato e mi hanno detto che non mi curavano perchè non ho fatto l'intervento da loro, ma vi sembra il modo?)?

2) Esistono terapie antalgiche in grado di darmi sollievo temporaneo?

3) Quale può essere la natura di questo ispessimento dello scroto a destra, che tanto mi fa soffrire assieme all'epididimite?

Grazie ancora.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Il mio urologo mi ha dato da fare i seguenti esami:

1) Ecografia scrotale con EcoColorDoppler dei vasi spermatici;
2) Risonanza Magnetica colonna lombo-sacrale con attento studio del cono midollare
3) Azotemia – Glicemia – Uricemia – Colesterolo – Transaminasi – Fosfatasi – Gammagt – Emocromo completo – VES –TAS - Mucoproteine

Non so, rimango perplesso sulla linea seguita... Mi sembra che abbia perso la trebisonda. C'è un ispessimento dello scroto associato ad epididimite, causati dall'intervento, e mi fa fare una RM della colonna. Voi che dite?