Intervento collo vescicale

Buongiorno sono stato operato al collo vescicale con conservazione dell'eiaculazione.
L'intervento è andato bene e ha confermato che il collo fosse ostruito.
È passata una settimana e non ho fastidi né sangue nelle urine.
Il flusso non è sempre migliore di prima anche se a volte si è ho già letto che ci possono volere anche due mesi per assestarsi.
La mia domanda però è se il residuo post minzionale rimarrà e constatando che non c'è stenosi uretrale e che attualmente la prostata dopo molte prostatiti è di normali dimensioni, quelli potrebbero essere le cause?

E soprattutto una prostata di normali dimensioni che non da "troppi fastidi" (anche se ho dovuto combattere in passato con fastidi e ovviamente problemi alla sfera sessuale) come può essere verificato lo stato di infiammazione?
Oltre ai soliti integratori e allo stile di vita ci sono delle modalità di recupero?
PS unica cosa la prostata ha calcificazioni ma a detta dell':urologo è normale e non da controindicazioni ma è solo il segno di prostatiti passate.
Grazie a chi vorrà rispondere
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Confermiamo ovviamente che le calcificazioni della ghiandola sono segno delle precedenti infiammazioni guarite e di per loro non hanno particolare significato, a parte confermare che la prostata è comunque in qualche modo predisposta a sviluppare queste manifestazioni. Dopo una sola settimana è esageratamente troppo presto per voler trarre delle conclusioni di qualsiasi tipo. Una ragionevole rivalutazione si potrà fare non prima di tre mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Dr. Paolo Piana Urologo 38.6k 1.7k 18
Le raccomandiamo di non inoltrare mai nuove richieste di consulto per situazioni già discusse del tutto recentemente, ma di integrare lo stesso flusso con eventuali uletriori richieste od aggiornamenti.
La rimozione dell'ostruzione del collo della vescica e la riduzione o scomparsa del residuo vescicale senz'altro non costituiratto più un fattore di rischio per lo sviluppo di congestione ed infoiammazione della ghiandola prostatica. Resta però la necessità di mantenere uno stile di vita il più regolare possibile, nei suoi aspetti più comuni: alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale. Non è poco, ma è necessario se si vuole ridurre il rischio di avere ancora problemi in futuro. In genere la congestione e l'infiammazione della prostata corrispondono immediatamente allo sviluppo di disturbi, pertanto farà ben presto ad accorgersi se qualcosa non sta andando per il verso giusto.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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