I "colori" della fertilità maschile

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Da diversi decenni la fertilità maschile in tutti i paesi industrializzati e “ricchi”, Italia compresa, sembra essere in calo; situazione confermata anche da recenti dati pubblicati dall'Istituto Superiore di Sanità.

Altre nuove informazioni, ricavate dal progetto "Accademia della Fertilità" e stilate anche con il patrocinio dell’Università “La Sapienza” di Roma, confermano questa tendenza riscontrando un fattore maschile in circa il 35% delle coppie infertili, cioè che hanno un problema ad avere un figlio .

Ecco che in questo panorama un po’ desolante e negativo una notizia positiva ci arriva da una ricerca, pubblicata su Fertility e Sterility e condotta presso l’Harvard School of Public Health, Boston, Massachusetts e la Divisione di Urologia, dell’Università Canadese di Hamilton in Ontario, che indica come i cibi “colorati”, cioè ricchi di carotenoidi, migliorano tutti i parametri del liquido seminale.

Uno degli obiettivi dello studio era proprio quello di verificare l’effetto delle vitamine A, C ed E sui diversi parametri che caratterizzano il normale liquido seminale di un uomo.

I ricercatori hanno valutato 389 giovani maschi universitari e, attraverso un questionario, hanno cercato di capire quale era il loro apporto calorico giornaliero e che tipo di dieta seguissero.

Solo 189 uomini, gruppo omogeneo con età media 19 anni, che hanno compilato in modo corretto i questionari e hanno poi fornito un campione di liquido seminale, attentamente esaminato (volume, numero di spermatozoi, motilità e morfologia), sono stati alla fine reclutati nello studio.

E’ stato così possibile verificare che più la dieta fatta conteneva beta-caroteni e più attiva era la motilità degli spermatozoi mentre l’assunzione di un altro carotenoide particolare, il licopene, presente in alte concentrazioni ad esempio nei pomodori, migliorava la loro morfologia.

Altro legame rilevante ed interessante sembrerebbe quello che caratterizza l’assunzione di vitamina C ed il numero riscontrato di spermatozoi per ml.

Entrando un po’ più nei dettagli l’indagine ha messo in evidenza che nei maschi, che seguivano una dieta ricca di carotenoidi presenti in numerosi agrumi, ananas, carote, cocomeri, pomodori, zucche ma anche presenti in alcuni crostacei e nel salmone, la motilità era del 6,5% più attiva; stessi risultati positivi si sono osservati in chi consumava insalata verde, piselli, porri e spinaci, verdure tutte molto ricche di luteina (importante antiossidante).

Infine, come già detto, il licopene dava una morfologia migliore degli spermatozoi nell’8% al 10% dei casi.

Concetti semplici, chiari e non difficili da seguire.

 

Fontehttp://www.fertstert.org/article/S0015-0282(13)02998-1/abstract

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/3958-maschi-americani-sempre-meno-fertili.htmlMaschi-americani-sempre-meno-fertili

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1446-antiossidanti-radicali-liberi-e-fertilita-maschile.htmlAntiossidanti-radicali-liberi-e-fertilita-maschile

Data pubblicazione: 04 dicembre 2013

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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