Non sempre gli antibiotici sono utili quando si ha un'infezione delle vie urinarie

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Nella pratica clinica quotidiana l’urologo spesso deve affrontare il problema di fare o non fare un’antibioticoterapia in presenza di un’infezione delle vie urinarie (cistiti, uretriti ed altro).

Ora un lavoro, pubblicato sul British Medical Journal on line da un gruppo di clinici dell’Università di Gottingen, sembrerebbe darci qualche indicazione clinica più mirata da seguire.

Secondo i ricercatori, o meglio le ricercatrici tedesche, è possibile postulare un intervento iniziale che non prevede l’utilizzo di antibiotici soprattutto nelle signore pronte a sopportare la possibile presenza sintomi un po’ più significativi.

 

                 

 

Le infezioni del tratto urinario sono responsabili di circa il 25% delle prescrizioni di antibiotici non mirati, dati dal medico di fiducia (almeno in Germania), e questo è sicuramente un atteggiamento che contrasta con gli attuali tentativi di ridurre i fenomeni di resistenza e di prescrizioni inutili e non precise soprattutto per quanto riguarda gli antibiotici.

A questo proposito, nel lavoro considerato, viene proposto un approccio iniziale, preliminarmente sempre discusso con le pazienti, con un antinfiammatorio non steroideo, tipo l’Ibuprofene, dilazionando così, in modo condiviso, una prescrizione più mirata dopo una eventuale valutazione colturale positiva ed il relativo antibiogramma.

 

                        

 

Attuando questa strategia terapeutica i ricercatori tedeschi hanno osservato che, con un monitoraggio vigile di quattro settimane, solo un terzo delle donne con infezioni delle vie urinarie ha avuto poi la necessità di utilizzare antibiotici specifici.

Questa scelta deve comunque essere, come già detto, ben condivisa perché, anche se la maggioranza delle donne, trattate solo con un antinfiammatorio non steroideo, non ha utilizzato in seguito antibiotici, la minoranza, cioè un terzo delle pazienti quelle generalmente con sintomi più pesanti, più facilmente ha successivamente avuto delle pielonefriti.

 

Fonte:  http://www.bmj.com/content/351/bmj.h6544

Altre informazioni:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html

 

Data pubblicazione: 14 gennaio 2016

Autore

giovanniberetta
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1977 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Firenze tesserino n° 12069.

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