Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Dada 62 Fiduciaria
Cindy
Grazie amica!!!sapere che può capitare anche a qualcun' altra mi blocca i pensieri brutti...la mano è quella destra e sicuramente posso avere fatto sforzi, ma non in particolare...non mi ricordo, ma sarà cosi! Un bacio
Vado a fare i miei esercizi...

AJTHA
Spesso accade anche a me...sparisce lo spazio per la risposta ed anche l'icona per il login...e dura anche per ore! Io do la colpa alla connessione..un abbraccio amica mia


Che ridere!! Usando il computer di mio marito ho potuto vedere meglio le faccine e ho capito di aver offerto fiori mentre credevo che l'omino si pulisse dal sudore dell'imbarazzo...ed ho offerto un gelato quando pensavo di offrire fiori come atto di dolcezza...
Perdonatemi...son cecata
Speranza
Ajtha Acklo
Anche io, però prima di utilizzare scheda tel, disattivo wi-fi se no non si ripristina.
Così capita a me...

Informazione, questa sconosciuta
Enza
Dottor Catania
Sonica
Certo che ho letto il curriculum della psicologa, ci mancherebbe! Anche se devo ammettere che la ho scelta per comodità, perchè ha lo studio vicino al mio ufficio, nonostante fosse la piu cara tra le alternative che avevo selezionato. Lavora da oltre trent'anni e per molti anni ha lavorato con i pazienti cardiopatici.
Come ho gia scritto, per me è la prima esperienza, non so come funziona una psicoterapia. Non so giudicare se, nel complesso, abbia fatto un buon lavoro con me o meno... io devo ammettere che mi sento molto meglio, ma non ho riscontri per sapere se è grazie a lei. Quello che ho notato è che è pienissima di appuntamenti tutti i giorni a tutte le ore, si fa fatica a trovare posto.
Ad ogni modo, stavo già pensando di provare ad interrompere per un po, proprio perche mi sembra di stare meglio (nelle mie paturnie quotidiane intendo, al di là della malattia).
È che io mi aspettavo di scavare scavare scavare... trovare chissacchè, imparare a guardare le cose chissà come. Invece io vado lì e parlo parlo parlo... boh.
Mi ha anche detto diverse volte che mi vede come una persona forte, razionale e pienamente equilibrata, e che non sa su cosa potremmo lavorare. Perciò forse lascerò la terapia. Ci rifletto su qualche giorno.
- Modificato da Enza
Cindy
Dada 62:
Che ridere!! Usando il computer di mio marito ho potuto vedere meglio le faccine e ho capito di aver offerto fiori mentre credevo che l'omino si pulisse dal sudore dell'imbarazzo...ed ho offerto un gelato quando pensavo di offrire fiori come atto di dolcezza...Perdonatemi...son cecata

so' cecata pure io!
Infatti, preferisco scrivere dal pc....!!!!
Riguardo al braccio, volevo dirti che nemmeno io pensavo di averlo affaticato, cioe' mentre trasportavo le borse non mi sembrava di far fatica. Invece...poi la componente "caldo Africano" non aiuta!

Vedrai che con esercizio e riposo recuperi presto.

Un abbraccio
Ajtha Acklo

Marea, sono gli accessi di tosse da evitare, sono quelli i responsabili di una tale eventualità. Per questo, smettere di fumare, non stare dove ci sono fumatori, evitare malattie da raffreddanento. Sapendo si può evitare. La paura è quella dell'ignoto, ma se sai come prevenire qualcosa la paura non ha più senso di esistere. Io penso di iniziare con la vaccinazione antinfluenzale e quella contro la polmonite, come mi è stato consigliato.
Marea, dipende anche da quanto è grande l'enfisema, io ce l'ho piuttosto consistente, l'anestesista me lo ha mostrato, quando gli ho accennato della TAC prima dell'intervento all'utero, e lui l'ha ripescata al PC così da potermi spiegare. In tal modo so quali precauzioni adottare per evitare che possa succedere.

- Modificato da Ajtha Acklo
Ajtha Acklo

Grazie, dr. Catania, e buona domenica.

Dada 62 Fiduciaria
Enza
Ciao cara...io ho fatto diverse esperienze di psicoterapia di vario tipo...ce ne sono tante ...Primo k nel 2008...la paura mi divorava...la prima era una dottoressa giovane giovane che ,ho capito subito, aveva più paura di me... l'ho mollata quasi subito...il secondo era troppo burbero ( psico cognitivo comportamentale)ed esattamente come la tua , mi faceva parlare parlare parlare e quando mi diceva qualcosa lui io capivo pochissimo e mi sentivo anche un pò idiota...e lho mollato quasi subito...sono finita da un altro che si dichiarava esperto nei disturbi da stress e verso la fine ero io che tiravo su lui che mi diceva che gli ricordavo tanto sua zia(!!!!) e lho mollato...si arriva al 2013 quando cado in depressione e trovo una dottoressa psichiatra che mi aiuta con ansiolitici ed antidepressivi ed anche attualmente vado da lei...lei è anche psicoterapeuta comportamentale e molto materna ma anche saggia ed autorevole.Mi è stata molto vicina in questo ultimo periodo ma non mi ha più prescritto farmaci ritenendomi fuori ormai dalla depressione seppur carica di ansia...mi ha mantenuto solo lo Xanax.Come vedi prima di riuscire ad imboccare lo specialista giusto ho sudato le proverbiali 7 camicie e speso una barca di soldi inutili...mi ci stava una bella vacanza!!!! Il miracolo vero? Aver trovato questo blog....semplicemente la condivisione del problema e l'idea a mio avviso geniale dell'approccio alla nostra patologia da parte del dottor Catania...
Se me lo permetti un piccolo consiglio...ravanare nel passato non serve a niente, molto meglio trovare strumenti per stare meglio oggi...e se uno specialista non ti convince, mollare subito....i risultati, se ci sono devono arrivare abbastanza presto!
Ti abbraccio forte
- Modificato da Dada 62 Fiduciaria
salvocatania
Enza:
Mi ha anche detto diverse volte che mi vede come una persona forte, razionale e pienamente equilibrata, e che non sa su cosa potremmo lavorare

Beh pero' va bene che non sappia su cosa lavorare...ma che lo dica a Lei !!!!!!
Come se io ad Enza dicessi prima dell'intervento
"Enza domani la opero ma non "so su cosa lavorare"



O durante l'intervento la faccio svegliare e Le dicessi attraverso la mia mascherina
" non so come andare avanti perche' non saprei su cosa lavorare"



e RI



Poi dopo l'intervento " Le comunico che abbiamo fatto l'intervento. Non sapevo su cosa lavorare perche' lei e' sana e forte ....
ah dimenticavo ho visto che non ha lasciato la partita Iva per intestarle la fattura !!!"




e TRI-
- Modificato da salvocatania
Ely

Dott Catania, oggi 5 km e 87 in poco più di un'ora.
Avevo comprato il lexotan per quel nodo d'ansia che mi legava lo stomaco, ma ad ora proprio non lo apro.

Sonica

@enza ok mi sono permessa di farti quella domanda perché io per esempio sono capitata da tonta da una tizia che non aveva l'abilitazione per fare psicoterapia.Aveva solo la laurea in psicologia, neanche da troppi anni, nonostante avesse sulla cinquantina. Mi ha tenuta da lei x 1 anno. Non capivo niente di tutto quello che diceva, discorsi senza senso e anzi mi faceva sentire in colpa se cercavo di reagire, con frasi tipo "ah lei ha un disturbo ossessivo e trova anche la forza di venire da me???" Con aria di rimprovero. Disturbo che all'epoca non avevo, semplicemente avevo appena avuto un lutto ed avevo bisogno solo di conforto.Dopo un anno mi ha praticamente sbattuta fuori dicendo che lei aveva finito ( di mortificarmi praticamente ) e poi la depressione mi è venuta davvero. Una delinquente praticamente,che si divertiva a mettere le mani nelle mie ferite.Ho scoperto dopo altre cose. Quindi l'osservazione che fa il Dott Catania trova il mio consenso, se non hai su cosa lavorare, dovrebbe gentilmente evitare d'inventarselo per fare soldi.

Speranza
Ely
Ma corsa o camminata veloce...io mi sento un bradipo
Ely

Sulla questione della psicoterapia, vi racconto la mia esperienza?
A 18 anni e mezzo, ho avuto un TIA.
Ero matricola all'università e una mattina al risveglio, fatta colazione, prendo i libri del mio primo esame, ma dopo pochi minuti perdo completamente la sensibilità di tutta la parte destra del mio corpo. Resto lì immobile per ore, fino a quando le mie compagne mi trovano. L'episodio si risolve completamente e i medici non sanno spiegare l'eziologia, quindi viene suggerito a mia madre di farmi fare psicoterapia.
Il mio problema fu che io non sapevo che raccontare. Ero giovane, avevo molto di ciò che desideravo, ero innamorata, stavo bene, facevo sport, studiavo cose che amavo, ero felice.
Dopo un po', mollai. Ho vissuto 30 anni di vita normale, mi sono laureata e sposata, ho avuto un figlio e un lavoro e un carcinoma alla tiroide. Poi una mattina un altro episodio. Fibrillazione atriale. La medicina e la diagnostica sono cambiate e i medici si accorgono di un grosso buco (2 cm) tra un atrio e l'altro del cuore. Altro che problema emozionale.
Fidiamoci di noi stesse. E usiamo la psicoterapia per parlare delle cose di cui non possiamo parlare con le amiche (ciascuna ne ha, pure io ). Dubbi paure ansia desideri.

Stella fiduciaria

Brava Ely l'attività sportiva è il miglior calmante! Pensa a quante enforfine hai liberato poi
Ajtha io ci convivo da quando sono nata con l'asma, con qualche accorgimento (allergia agli acari) si può condurre una vita assolutamente normale. Quando il dott. Catania parla di cronicizzazione delle malattie capisco cosa significhi.
Ho avuto una mamma molto ansiosa e apprensiva che mi vietava di fare sport e condurre una vita "normale" perchè mi considerava malata. Così mi sono ribellata. Anche perchè poi ho scoperto che lo sport è proprio consigliato agli asmatici.
Ho fatto tutti gli sport possibili e immaginabili...equitazione, kick boxing, pallavolo, aerobica, spinning, corsa, crossfit, pilates, danza, ecc...ecc...e per ultimo mi sono lanciata col parapendio.
Sono un pò testarda
Buona domenica a tutti.

☯Fede

Ciao a tutte,
ultimamente mi succede che la mattina appena sveglia sento dolore ai pollici e sono a scatto nell' ultima falange. loro scattano io no! Poi dopo qualche minuto ritornano come prima. Riconoscete qualche effetto collaterale della terapia antiestrogenica?

- Modificato da ☯Fede
Ajtha Acklo

Bravissima, Stella. Così si fa. Con tutte le precauzioni del caso, ci si convive. Io non sono asmatica, con la BPCO è diverso. Le strategie per conviverci ci sono, soprattutto l'adesione al piano terapeutico, e per ogni patologia c'è modo di risentirne entro limiti abbastanza definiti. Niente ci deve fermare, niente ci deve far abbattere, per quanto possibile.

- Modificato da Ajtha Acklo

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