Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
E se non sollevano il pettorale dove inserirebbero la protesi ???
altro discorso se avvolgere la protesi con rete
Non si preoccupi mi mandi una mail che le spiego meglio.
Mi sembra di capire che ci sono vari pareri..
A me a careggi mi hanno proposto subito di fare tutto nel solito intervento
Sono un po' confusa
Dada, estetista cinica, è così che si definisce. L'ho ascoltata in occasione di un incontro organizzato da una rivista. Simpaticissima.
Faccia tutto in unico intervento senza crearsi dubbi gratuiti.
Ogni caso e' a se' , dopo il bilancio personalizzato benefici/rischi.
Quel che mi premeva sottolineare e' che se all'Ieo la pensano diversamente non e' che siano impazziti o incapaci di farlo in unico intervento.
Se continuate a paragonare il vostro caso con quello degli altri non vi schioderete piu' dalla sedia
Fate una scelta sul centro di riferimento e poi acquistate tutto il pacchetto con fiducia se non volete complicarvi la vita
Buongiorno e buon sabato 
PATRI
grazie per gli auguri sono sempre graditi 
NINA
Sono contenta di leggere che hai passato una bella serata e ti divertita ! Così si fa
grazie per gli auguri 
Questo weekend per festeggiare, io e il mio maritino, passeremo due giorni in Veneto tra le colline del prosecco...... le bollicine sono d'obbligo

Ciao! Io ho finito la radioterapia a giugno e sono stata operata a febbraio. Mi hanno detto che 4 mesi sono necessari x permettere al seno di guarire perfettamente, da un punto di vista chirurgico. La radio si fa solo su un seno guarito.
Anche a me hanno parlato dei rischi di un tumore ma sono rischi irrisori in confronto al problema attuale. Mi spiego meglio... anche fare la tac o la risonanza espone a rischi... ma il beneficio supera i rischi ed è necessario "sterilizzare" la zona
Juventina
Grazie!!! Però sei riuscita a finirla nei 4 mesi successivi, a me si prospetta un po' + lunga. Comunque, certo che dobbiamo sterilizzare,alla grande anche, farò 23 sedute (21+2).
Per la radioterapia, a parte il fatto di farla a guarigione avvenuta in ordine all'intervento, e anche tenuto conto della disponibilità dei posti nel tempo in un dato ospedale, viene comunque effettuata entro il termine previsto perché possa essere efficace. Io posso affermare che il non averla effettuata in tempi ravvicinati mi ha consentito un migliore risultato estetico. Per un certo tempo il seno operato era una massa dura che quasi sembrava staccarsi dal tronco, mentre dopo qualche mese aveva riacquistato una buona normalità, e la radioterapia ha mantenuto quella situazione, che poi tale è rimasta. In ordine alla radioterapia di rischio tumori non me ne avevano parlato, comunque, un eventuale rischio minimo lontano a fronte di un beneficio immediato di una certa entità, credo faccia scegliere senza indugio in ragione della seconda opportunità. Negli anni la percentuale di guarigioni è andata via via aumentando con l"aggiunta all'intervento chirurgico delle terapie adiuvanti e poi di quella endocrina, la biologica e altro, e di ciò è bene prendere atto. Che ogni terapia possa avere qualche eventuale effetto collaterale si sa, qualunque tipo di terapia, non solo quelle per la patologia oncologica, ma ciò che davvero conta é il consistente vantaggio che ne deriva.
Cuspide complimenti per l'attività sportiva che riesci a fare
che fibra!Un buon sabato a tutti.
divertiti
Dott Catania,
Si, il problema della radicalità chirurgica me lo sono posta. Poi ho pensato che non sarei arrivata in nessun modo a capire qualcosa, avrei solo aumentato la mia ansia.
Per questo motivo ho deciso di andare a Milano allo ieo, dove hanno una casistica ampia. Se non lo sanno fare lì, non lo sa fare nessuno.
Per questo e perché Veronesi mi ha parlato di intervento di precisione.
Se no, invece di 700 km, ne facevo 2.
Come dire, è come sulla questione dei vaccini, se c'è chi ha studiato 10 anni e fatto un sacco di pratica, che senso ha che io mi erga a giudice dopo aver letto fossero pure 20 giorni di opuscoli?
Bisogna fidarsi di qualcuno, nella vita, e riconoscere i propri limiti.
Sbaglio approccio?
Ciao Rfs,
Il mio compagno mi ha segnalato questo fumetto, scritto da una ragazza di 29 anni che ha incrociato il k. Ho letto la prima puntata, sembra carino, lei ha allenato la resilienza disegnando. Che ne pensa Dott. Catania?
Io sto preparando i bagagli per Milano, partiamo domani e poi lunedì destinazione Ieo.
Un abbraccio e felice sabato!
https://triploguaio.it
Ah, dimenticavo.
Ho anche fatto un ragionamento cinico.
Nella casistica, hanno un numero di sopravvivenza altissimo, vicino al 100.
Non vorranno farsi rovinare la media, credo.
Questo se riflettiamo anche sull'aspetto economico e del volume di affari che, ssn o privati che siano , gira attorno al cancro.
C'è una strategia di marketing, è chiaro come il sole, e ci sono interessi economici, come dietro a tutte le attività che 'funzionano'. Mi preoccuperei se non fosse così...
Ci vediamo a Milano lunedì?
Io pure, treno domani e prericovero lunedì allo ieo!