Incapacità di approcciarmi alle ragazze

Buona sera a tutti, vorrei incontrare uno specialista per questo disturbo ma non so che pesci pigliare.
Sono della zona di Perugia e non ho grandi risorse economiche, perciò preferirei rivolgermi agli enti pubblici.
Il mio problema?
Sono un disastro. Ho 21 anni ed un passato di circa un anno come Don Giovanni, esco da una situazione di depressione, sgradevoli sensi di colpa, paranoia, semi-tossicodipendenza e adesso sono un salutista e sono molto lucido, razionale, pieno di spirito critico ma non ho più l'emotività paranoide che lo accompagna. Studio e mi impegno, faccio sport ed ho ricominciato ad uscire con gli amici. Il mio problema è che non riesco ad avere una vita sessuale. Per vari motivi: non so cosa significhi sedurre, non riesco a destreggiarmi con i doppi sensi (e non voglio farlo), non capto il linguaggio del corpo (e non voglio farlo), non riesco ad adoperarmi nei sotterfugi (e non voglio farlo), non voglio essere solo io a farmi avanti e vorrei essere ricambiato dalle ragazze nell'apprezzamento. In pratica vorrei avere una vita sessuale attiva con ragazze che mi piacciono, magari con le migliori, senza dover fare tutte quelle cose di routine che secondo me frustrano ed umiliano il maschio come comportarsi da cavaliere, fare la prima mossa, essere io a provarci, seguire gli enigmi mentali stupidi che le ragazze fanno per mettere alla prova, fare i giochetti idioti di sguardi e cavolate varie. Lo so è un problemaccio, ma non ho intenzione di scendere a compromessi, ne va della mia serenità morale propria della rigida moralità che mi caratterizza come persona. Non voglio neanche vederle certe...piccolezze mentali.

Che tipo di diagnosi abbozzata mi suggerite? Che tipo di specialista dovrei cercare? Sapreste quali procedure sono richieste per incontrare uno specialista di questo tipo? Quanto potrebbe durare all'incirca una terapia per questo problema? Credete che il problema sia risolvibile?

Vi ringrazio moltissimo per questo servizio! Veramente.
Vi auguro una buona serata nell'attesa speranzosa di una risposta.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissimo, ".non ho intenzione di scendere a compromessi,ne va della mia serenità morale propria della rigidità morale che mi caratterizza come persona.". secondo me è opportuno cercare di cambiare lo sguardo con cui lei guarda il mondo e il mondo femminile in particolare.. se le interessa una ragazza, perchè non cercare di conoscerla meglio, capirla, sorriderle, proporle un caffè, una pizza , parlare con lei della sua vita e chiederle cosa fa? Ridurre gli incontri e le possibili sintonie a fatti meccanici, strategici "a giochetti idioti di sguardi che frustrano e umiliano il maschio," non è una mossa vincente e viene persa l'affascinante alchimia degli incontri..
Mi sembra che lei, gentile ragazzo, tema la sconfitta , .. il che è comprensibile e non piace a nessuno, ma è una cosa che succede e succede a tutti, Cerchi di essere attento ed empatico con la donna che ha davanti, ognuno di noi , donne e uomini è un mondo da scoprire, comprendere..questa è la chiave..sotto la gonna c'è di più.. come dice la canzone..
Potrebbe farsi aiutare da un Collega per imparare ad essere meno difeso , meno rigido.. la flessibilità è una conquista..
Le faccio molti auguri di giorni più felici..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66
Gentile ragazzo,
Lei ha dato una svolta alla sua Vita e i comportamenti che prima Le riuscivano bene, oggi non funzionano (es. dongiovannismo).

Mi sembra però di notare una certa fretta e impazienza nel raggiungere i nuovi obiettivi, nonchè una certa intransigenza nelle affermazioni.

<<Vorrei avere una vita sessuale attiva con ragazze che mi piacciono, magari con le migliori, senza dover fare tutte quelle cose di routine..<<

Questo è il Suo punto di vista. Veda se applicandolo riuscirà nel suo intento. Altrimenti significa che c'è qualcosa che non va in questo ragionamento e conseguenti comportamenti.

Noi qui non facciamo diagnosi. Ma appoggio il suggerimento della Collega di confrontarsi di persona con uno specialista della nostra area. Diche che preferirebbe rivolgersi agli enti pubblici? Mi sembra un'ottima idea.




Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Magda Muscarà Fregonese,

innanzitutto la ringrazio moltissimo per la risposta.

" se le interessa una ragazza, perchè non cercare di conoscerla meglio, capirla, sorriderle, proporle un caffè, una pizza , parlare con lei della sua vita e chiederle cosa fa?"
A me tutto questo sembra il MINIMO che io possa fare non per approcciarmi ad una ragazza per farci l'amore, ma il minimo per instaurare anche il più limitato rapporto di conoscenza. Direi che se non ci fossero questi punti di partenza non mi potrebbe neanche passare per l'anticamera del cervello di andarci a letto (è molto più probabile trovarsi a fare i conti con una psicopatica tipo la Bobbit se non si sa cosa si è fatto e con chi).
Oh, dottoressa, se soltanto fossi io a fare i giochetti di sguardi e mentali che frustrano e umiliano il maschio... purtroppo sono le ragazze a farli ed io vorrei evitare di accorgermene e tirare dritto in una conoscenza reciproca sana.
E poi la sconfitta... ha ragione, temo la sconfitta, ma ciò che ancora di più temo è lo scontro. La mia paura è di dovermi scontrare con qualcuno e ancor più di dovermi scontrare con chi invece potrei amare! Non si potrebbe considerare l'incontro come tale invece che come scontro?

A entrambe le dottoresse io chiedo due cose.
Una terapia psicologica dovrebbe farmi necessariamente diventare più flessibile e meno intransigente o può anche aiutarmi lasciandomi la libertà di essere intransigente ed inflessibile?

Perché vede, Dr. Carla Maria Brunialti, lei sbaglia quando dice "Questo è il Suo punto di vista. Veda se applicandolo riuscirà nel suo intento. Altrimenti significa che c'è qualcosa che non va in questo ragionamento e conseguenti comportamenti.". Quello non è punto il mio punto di vista, ma il mio intento! Ovvio che se cambio il mio intento magari riesco: se invece di avere una vita sessuale con ragazze che mi piacciono decidessi di andare con le prostitute ci riuscirei, ma non avrei affatto risolto il mio problema di partenza, l'avrei solo nascosto. Oppure magari riuscirei ad avere un rapporto con una ragazza che mi piace, ma stando ai suoi insopportabili giochetti di dire e non dire, di tira e molla, che magari neanche a lei piace fare ma che fa perché in televisione insegnano così.

La mia seconda domanda è se sapete a quale ente pubblico dovrei rivolgermi. Può andar bene il consultorio giovani di Perugia? Fino ai 25 anni per me è gratuito. Oppure è preferibile che io mi rechi in aree ospedaliere?
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dopo
Utente
Utente
Mi sono dimenticato di ringraziare anche la Dr. Carla Maria Brunialti, messaggio che voglio sia recepito tramite la proposizione corrente.

Voglio anche lasciarvi una battuta che da psicologi vi farà ridere:

"Trovo che aprire la mia mente ad una maggiore flessibilità e ad un minor rigore sia un consiglio castrante quanto la mancanza di educazione che ho dovuto subire da quella hippie di mia madre".
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Carissimo, sorrido certo, ma anche le suggerisco questo, essere flessibili aiuta a vivere meglio, relativizzare, comprendere gli errori degli altri e propri, a volare più leggeri.. La mamma hippie ? Anche lei avrà fatto come le pareva giusto, con gli strumenti che c'erano allora..Bene l'Area Giovani, ma intanto segua i suoi progetti e i suoi studi, il successo aiuta..
Auguri e sorrisi..
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