Flebite, ernia, ginocchio e vari dolori

mi scuso se non sarà chiarissima, ma scrivo per interposta persona. Trattasi della madre del mio ragazzo la quale da un anno a questa parte non riesce a venire a capo da una serie di malesseri ed anzi ad ogni visita (di diversi specialisti) accusa sintomi sempre nuovi. Poveretta non ce la fa più e anche noi non sappiamo più cosa fare per farla stare meglio. Non ho molta confidenza con lei ma da quello che mi dice il mio compagno ha una serie di disturbi e non so se siano una conseguenza della patologia di cui soffre da anni che è L'ARTRITE REUMATOIDE che cmq sta curando. Dall'inizio dell'anno le è saltato fuori:
- dolori alls schiena ( trovate due ernie)
- dolore al ginocchio: avendo poca cartilagine c'è chi vuol mettere una protesi e chi le ha detto di fare le solo infilatrazioni ed di andare avanti finche può.
- pochi giorni fa le hanno diagnosticato una flebite che sta curando con iniezioni in pancia.

Un ortopedico le aveva consigliato un corsetto, e per un po' ha pure cammninato meglio anche se col bastone. Da qualche giorno fa fatica a stare in piedi e sente dolori vari.
Non sappiamo più a chi rivolgerci nel senso che non sappiamo se tutte queste nuove patologie sono una conseguenza dall'artrite o se ci sono altre cause.
Da cosa dobbiamo cominciare: dall'ortopedico, fisiatra, ematologo, neurologo??
La signora a quanto mi risulta non ha mai fatto fisioterapia ed è un po' su di peso, ma non so se questo c'entra. E' stata anche una grande fumatrice e anche questo non so se c'entra con i suoi problemi.
La mia domanda è da quale specialista dobbiamo andare ancora?
SArebbe utile un po' di fisioterapia ? o deve riposare?
Grazie mille



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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Se ha una diagnosi di artrite reumatoide sara' gia' seguita da un reumatologo, che non avra' difficolta' a valutare se i nuovi sintomi sono corollari dell'artrite o sgradevoli novita'.

Se non e' seguita, allora il consiglio e' di iniziare a farlo, portandola appunto da un reumatologo.
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dopo
Utente
Utente
grazie dottore della risposta. Ho ancora un'aggiornamento proprio di stamattina. E' andata a fare degli esami che ha evidenziato pure una necrosi del collo del femore! Per cui ail mio compagno ha provato a farla ricoverare in ospedale a Piacenza ma gli hanno detto di no! La ns paura è che questo 8ci è stato detto cosi) se non trattato adeguatamente possa portare all'amputazione dell'arto. Ora deve andare a fare un'altra risonanza magnetica a Parma e poi tornare a Piacenza. Insoma per una persiona anziana sta diventando un'odissea e più passa il tmepo e più è peggio. Possibile che non si riesca a farla ricoverare per evitarle di affrotnare ulteriori strapazzi? Io vivo a Brescia e il mio compagno è di Piacenza e saremmo disposti a conoscere qualche buona struttura che possa seguirla e monitorare tutte le sue patologie. Brescia dal punto di vista sanitario è valida ma non conosciamo nessuno a cui poterci rivolgere. In ospedale le hanno detto che forse tutti i suio dolori nuovi dipendono all'artrite reumatoide, ma come possiamo esserne certi? La ns paura in tutta onestà è quella di sentirsi impotenti e se succede qualcosa di n on aver fatto tutto il possibile. E' una sensazione tremenda e soprattutto veder soffrire una mamma fa male.....
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Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio attivo dal 2006 al 2010
Allergologo, Biochimico clinico, Medico di laboratorio
Ma non tocca a lei o al suo compagno prendere decisioni mediche e "provare a farla ricoverare", questa mamma non ha un medico di famiglia che la segue? Il coordinatore del percorso di salute e' lui ed e' pagato apposta.

Non dovreste ridurvi al fai da te, se il medico di famiglia non fosse adeguato, lo dovete cambiare.

Brescia e' validissima ma qui il problema e' che se la signora e' di piacenza, per farla assistere gratis a Brescia occorre che il curante dichiari che per motivi medici e familiari ecc. occorre portarla fuori regione, dato che solo a brescia trova tutte le specialita' in un posto solo (es. il servizio di immunologia clinica fondato da Cattaneo). Anche questo pero' deve passare attraverso il medico di famiglia, che ne discutera' coi funzionari ASL.

Andate dal medico della mamma, gli parlate, vi spiegate.



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Utente
Utente
gentile dott. Bianchi, le rispondo subito.
A quanto pare il medico di famiglia non è stato in grado finora di fornire un percorso terapeutico valido. Matteo vede sua mamma che continua ad accusare malesseri ogni volta diversi e a non venirne a capo di nemmeno uno, e la sua paura è che possa cadere in depressione. M iinformerò sul centro di immunologia che mi suggerito. Speriamo di riuscire a trovare il nodo di non far tribolare ulteriormente questa povera signora portandola avanti ed indietro a fare continui esami che sono davvero estenuanti. Il nedico di famiglia a detta di Matteo è un "rinc" scusi il "francesismo" e non credo che cambiarlo adesso serva. Credo che alla fine siano un po' tutti uguali.... purtroppo. Io personalmente ho appena cambiato la mia ma non penso di aver fatto un affare con l'altro! Penso con dispiacere che sia raro trovare un medico di base davvero preparato e che si assuma la responsabilità di fare delle diagnosi. Mi perdoni la franchezza. Si figuri se con una paziente come la signora cosi "malconcia" questo dottore si senta capace di fare un'anamnesi appropriata. Le ha solo fatto impegnative. Come avrà capito mi sono assunta l'onere di trovare altre vie per dare una mano al mio compagno, e le dico sinceramente che sono pure preoccupata per lui, in quanto essendo figlio unico ha sulle spalle il peso sia fisico che morale di due genitori anziani. Ho il timore che possa "scppiare" per lo stress e l'ansia. Sono cose che a lui non dico, per non caricoarlo ulteriormente.
Mi scuso ancora per la lungaggine e lo sfogo.
Grazie della risposta e della pazienza.