Aumento di peso ed oligomenorrea

Salve, scrivo per conto della mia ragazza.

Ultimamente, pur facendo una dieta normale ed anzi cercando di limitarsi, è aumentata di circa 6-7 chili, ha 24 anni è alta circa 1,60 e 10 mesi fa pesava sui 50 chili.

In aggiunta a questo problema presenta (da sempre) ciò che ho scoperto ora si definisce oligomenorrea, difatti l'intervallo che intercorre fra una mestruazione e quella successiva oscilla sempre fra i 38 e i 42 giorni.

Sommando le due cose mi è venuto in mente che potrebbe trattarsi di un disturbo ormonale tiroideo, è probabile che sia così? consigliate una visita dall'endocrinologo?

Ipotizzando che si tratti di ipotiroidismo, è facilmente curabile?

Grazie per la vostra preziosa consulenza.
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Dr. Marcello Navazio Ginecologo, Endocrinologo, Dietologo 698 25
La costante regolarità mestruale di 38-42 giorni indica solo un tempo più lungo rispetto ad altre donne per giungere all'ovulazione e non è sufficiente per diagnosticare un eventuale ipotiroidismo, così come l'aumento di peso riferito. E' comunque consigliabile, nell'ottica di un controllo generale, valutare anche la funzionalità tiroidea ed ovarica, previa visita specialistica. Cordiali saluti.

Dr. MARCELLO NAVAZIO
Specialista in Ginecologia ed Endocrinologia
Bologna

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta, consiglia quindi in prima analsi una visita presso un Ginecologo o un Endocrinologo? Cordiali Saluti.
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Dr. Marcello Navazio Ginecologo, Endocrinologo, Dietologo 698 25
Un endocrinologo o un ginecologo esperto di endocrinologia.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Navazio, le comunico gli sviluppi della situazione per ottenere ulteriori delucidazioni e anche perchè tutte le informazioni che scrivo potranno essere utili ad altri utenti in futuro.

La mia ragazza si è recata a visita presso un Ginecologo, il quale tramite un'ecografia ha riscontrato una micropolicistosi ovarica (ecco quindi spiegata l'oligomenorrea), ed ha in seguito stabilito un esame del sangue in occasione delle prossime mestruazioni per verificare i livelli ormonali.

Mi sono quindi informato su internet al riguardo e ho scoperto alcune cose.

In alcuni casi la PCO deriva (o comunque è collegata, non ho capito bene il rapporto di causa-effetto) all'insulino-resistenza, che in pratica è una sorta di pre-diabete e che produce degli effetti ben precisi, tutti sintomi che la mia ragazza presenta.

Nell'ordine: aumento di peso non giustificato (si controlla molto nel mangiare ma ha sempre fame e non si sente mai sazia), soprattutto concentrato nel girovita, aumentata frequenza delle urine, sensazione di stanchezza continua e si stanca molto più facilmente anche facendo lieve attività fisica, sensazione di secchezza e sete.

In più credo ci sia anche una predisposizione genetica in quanto il padre ha valori di glicemia molto alti.

Considerando tutto questo, mi sembra molto strano che il ginecologo non abbia inserito l'insulina fra gli ormoni da analizzare nei prossimi esami del sangue, sulla scheda infatti ha segnato FT4,TSH,LH,FSH,Östradiol,Prolaktin, ma non ha segnato Insulina.

Peraltro ho letto che normalmente la PCO viene curata con l'uso della pastiglia anti-concezionale, ma quando è presente l'insulino-resistenza è molto più efficace la cura tramite metformina (ovviamente sempre collegata ad una dieta corretta ed allo svolgimento di un'attività fisica regolare).

Leggendo questo documento: http://humrep.oxfordjournals.org/cgi/reprint/del069v1.pdf infatti mi pare che i miglioramenti siano notevoli sotto molti punti di vista, sia perchè viene ripristinata un'ovulazione regolare, sià perchè aiuta a dimagrire e normalizza i livelli di insulina, migliorando quindi anche lo stato psicologico (la mia ragazza non è assolutamente grassa, pesa 57 kili ed è alta 1,60 ma dal rapido aumento di peso ne è derivata anche una leggera depressione).

Io quindi le ho consigliato di recarsi nel frattempo presso un endocrinologo e farsi prescrivere un test OGTT, per appurare che sia presente l'insulino-resistenza e quindi per poter agire di conseguenza ed in maniera più efficace.

Lei cosa ne pensa? Più specificamente cosa pensa riguardo alla metformina? Non pensa che che una cura con la semplice pillola anti-concezionale possa essere meno efficace, soprattutto considerando che normalmente queste pillole tendono a fare ulteriormente ingrassare?

La terrò informata sui risultati delle analisi, compatibilmente alla traduzione che riuscirò a fare (non le ho detto che la mia ragazza è turca e risiede ad Istanbul)

La ringrazio infinitamente per l'interessamento, Cordiali saluti
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Dr. Marcello Navazio Ginecologo, Endocrinologo, Dietologo 698 25
Concordo sulla opportunità di eseguire indagini relative al metabolismo glucidico ( curva glicemica ed insulinemica), talvolta alterato nella sindrome dell'ovaio micropolicistico. La terapia con metformina ha dato buoni risultati in alcuni studi, anche se va gestita con oculatezza da un endocrinologo esperto in diabetologia, visto che la sua capacità di abbassare la glicemia ha una diversa tollerabilità nei vari soggetti.
La pillola contraccettiva (che non fa ingrassare, tutt'al più favorisce la ritenzione idrica), soprattutto se contenente progestinico con caratteristiche antiandrogene, è utile nello spezzare il circolo vizioso che si crea fra ipotalamo ed ovaia con le relative conseguenze di irregolarità mestruali ed eventuali segni di iperandrogenismo.
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