Sintomi hiv o altre mst?

Egr. Dottore, in data 7 febbraio 2009, mio malgrado (perchè in stato di ebbrezza) ho avuto un incontro con un trans, dal quale ho ricevuto solo una prestazione orale protetta, nel corso della quale ricordo di avergli toccato, per poco tempo, i genitali; ricordo ancora che alla fine della prestazione orale ricevuta, mi sflilai, senza utilizzare fazzolettini, il profilattico. Aggiungo che il trans era molto raffreddato, si soffiò più volte il naso e fece anche numerosi starnuti. Ritornato a casa ho provveduto a lavare le mani, anche con alcol etilico. Ora, il mio timore è quello di aver contratto una o più infezioni virali e/o battereologiche. Nel premettere che, già il giorno dopo, ero pervaso dal senso di colpa e dalla vergogna, dopo 15 giorni circa l'epidermide del mio viso cominciò a diventare un po' più rossa con lieve bruciore, mi comparve un eritema al centro del petto, con prurito, che il dermatologo diagnosticò come dermatite seborroica, che ora, grazie alla terapia prescrittami, si è molto attenuata. Ed inoltre, da circa 1 mese e mezzo sono a tratti depresso; nervoso; mi sveglio spesso durante la notte; talvolta ho capogiri e brividi di freddo;sono spesso stanco; ho talvolta amnesie; ho spesso necessità di bere acqua e difficoltà a trattenere il bisogno di urinare; bocca a volte secca; aumento di nei tendenti al marrone sul corpo; talvolta bruciore allo stomaco; lieve dimagrimento; talvolta fastidi agli occhi; difetto di concentrazione e senso di "rimbambimento"; bruciore in gola. Non ce la faccio più. In data 08/04/2009, ovvero dopo 60 giorni dal rapporto di cui sopra e con "sintomi" in atto, eseguo il test HIV (ELFA), presso struttura pubblica specializzata, che è risultato: anticorpi HIV 1/2, assenti; antigene p24 HIV1, negativo. Le analisi del sangue fatte il 04/04/2009 sono risultate discrete, solo un piccolo aumento di VES (12 su max 10), lievissima diminuzione di proteine totali, mch 32,1 (su max 31,2), creatinin. 0,78 (min 0,90).La domanda è: e' possibile che con sintomi in atto ed a 60 giorni dal rapporto "quasi a rischio" il test HIV (antigene p24 compreso) possa risultare negativo?E' possibile che, durante quell’incontro, sia stato contagiato da più microrganismi, che mi hanno ridotto in questo stato?Mi consiglia di fare altri test per MST? O che altro posso fare?PCR?Grazie.
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentile paziente chiunque si esponga ad un rischio HIV deve eseguire il test dopo adeguato periodo finestra, quindi lo ripeta a 100 giorni. Se lei avesse avuto sintomi dovuti all'HIV il test le veniva almeno dubbio, non certo negativo. Se lei ha usato il profilattico da principio a termine nel modo corretto, e non si è rotto sappia che non si è esposto ad un rischio HIV, ed in tal caso stia sereno. Vi sono alcune malattie sessuali come i condilomi da cui il profilattico non protegge per cui in linea di massima è sempre utile una visita dal venereologo.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie Dottor Masala!Vorrei altresì chiederle se, in attesa di ripetere il test e vista l'accenturasi della sintomatologia di cui sopra, nonchè per stare più sereno, è il caso di effettuare un dosaggio delle sottopopolazioni linfocitarie. In tal caso, esso può richiedersi senza prescrizione del medico di base, presso qualsiasi centro diagnostico?Mi può comunicare anche il costo di questo esame, se lo conosce?
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Le sottopopopolazioni linfocitarie al momento non sono utili salvo altri problemi, l'esame è poco costoso se richiesto dal medico altrimenti è oneroso.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Egr. Dottor Masala, la ringrazio per la risposta precedente.Per mia premura, in data 22/04/2009, ho effettuato presso laboratorio privato specializzato TPHA e HIV PCR: la prima = ASSENTI; la seconda VIREMIA NON DOSABILE (<<l'analisi è stata effettuata operando una nestead PCR a livello della regione pol del genoma virale - limite inferiore di sensibilità: 250 copie/ml>>).Volevo, gent.te, conoscere il suo parere in merito e, se possibile, anche riguardo ai risultati sul dosaggio delle sottopopolazioni linfocitarie del 04/05/09:
T linfoc. totali CD3+ 78.40 % 72 - 92
T helper - inducer CD3+CD4 49.50 % 32 - 60
T suppressor - cytotox CD3 + CD8 28.70 % 16 - 40
Indice Helper/Suppressor CD4/CD8 1,70 % 0.50 - 2.60
T natural killer CD3- CD56+ 4.10 % 2 - 25
B linfociti totali CD19+ 8.90 % 3 - 17.

Mi perdoni lo sfogo: ma è mai possibile che, non essendo mai stato prima con prostitute/i di alcun genere ed essendo stato sempre etero, in quest'unico episodio (assolutamente da condannare), tra l'altro a basso rischio, possa aver contratto tale infezione?In ogni caso, atteso che i 100 gg dall'evento, scadono tra 4 gg,ripeterò il test, come da suo insegnamento. Ma la cosa che mi rende più ansioso e che più mi sta più a cuore, gentilissimo dottore, riguarda i miei cari. In merito, potrei chiederle una delucidazione, se possibile in privato (anche via e - mail)? E'importante, perchè connessa con questa situazione.
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentile paziente la PCR non è approvata per la diagnostica, riguardo i suoi CD4 sono normali, per il resto attenda il test a 100 giorni. Il contagio con un solo rapporto è purtroppo possibile, cerchiamo tuttavia di essere ottimisti visti i buoni risultati finora. Di norma non eseguo consulti per mail ma se ha necessità per motivi di privacy farò uno strappo alla regola: marcellomasala@medicitalia.it
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
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Gentilissimo Dr. Masala, le scrivo per comunicarle che ho eseguito un ulteriore test Hiv , presso il reparto di malattie infettive ( D.E.A di II livello) di un oispedale di rilievo nazionale, a 114 gg. dall'evento, il cui risultato è stato negativo.Mi sento di ringraziare Lei e tutto lo staff per la competenza e la sensibilità con cui trattate i pazienti che, come me, hanno vissuto momenti terribili. Tuttavia, caro Dottore,visti taluni disturbi che mi porto ancora dietro, non so se per l'ansia o per altre patologie sessuali, per mero scrupolo mi atterrò al CDC di Atlanta, per cui ripeterò il test tra un paio di mesi. Cosa ne pensa? Ancora grazie.
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentile paziente nel suo caso non ritengo assolutamente necessario un ulteriore test.
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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Carissimo Dottor Masala, nel ringraziarla per il tempo dedicatomi, volevo aggiornarla della mia situazione. Essa non è ancora del tutto rosea, anche se migliorata. Dunque, siccome volevo chiudere il discorso del test con l'ospedale Cotugno di na, ove mi è stato fatto il I test, mi sono ripresentato il 18/6 a 131 gg dall'evento di cui sopra e mi hanno effettuato un nuovo prelievo, del quale stamane ho ritirato i risultati: Hiv 1/2 ab: assenti. Felicissimo di ciò, però il medico, che mi ha rilasciato copia del referto e che non avevo mai incontrato prima, senza volerlo offendere in alcun modo, era molto giovane. Infatti, mi chiede: "A quanti mesi stiamo dall'evento?" Ed io: "A 4 e 1/2 circa"; lui: Va bene, ora deve ritornare tra un mese e mezzo per l'ultimo prelievo, perchè per noi il periodo finestra massimo è di 6 mesi". Ciò contrasta un pochino con quello che mi aveva riferito il medico del medesimo ospedale al momento del I test (fatto a due mesi dal rapporto): "Lei può stare tranquillo, non è hiv, ritorni tra tre mesi solo per formalità di protocollo".Io dò credibilità a quest'ultima affermazione. Infine, volelo dirle, caro Dottore, che, anche se sento di aver ritrovato gran parte della mia serenità, stamane, dopo aver ritirato i risultati, in nome della salute, ho bandito l'anonimato ed ho prenotato, con il beneplacito del medico di stamane, una visita infettivologica, che riceverò il 1/7/09 sempre presso il Cotugno, ove vorrei, indirizzare l'indagine e chiudere il capitolo mst, verso altre infezioni, come quelle prodotte: da cmv, mononucleosi, herpes, candidosi etc. All'uopo, può essere valida l'ipotesi per cui, senza infettarsi con l'hiv, ci si possa infettare con altri virus e/o batteri del tipo di cui sopra, attraverso un contatto ravvicinato, come quello che ho avuto io, con una persona presumibilmente in aids e con malattie opportunistiche in atto? Mi scusi la prolissità e la ripetitività, ma vorrei, non solo salvaguardare il mio stato di salute, ma soprattutto quello delle persone a me vicine.
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Infettivologo, Anestesista attivo dal 2007 al 2009
Infettivologo, Anestesista
Gentile paziente nel caso citato consideri il suo test HIV a 131 giorni assolutamente definitivo e stia sereno.
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