Diagnosi per mia madre, schizofrenia?

Salve a tutti i medici,

Vi chiedo aiuto per ponderare una decisione: devo capire se impegnarmi nel "trascinare" mia madre da uno specialista o se non devo preoccuparmi.

Si tratta di una donna di 55 anni, con dei comportamenti talvolta preoccupanti dal mio punto di vista. Ritengo che la probabile causa di tali comportamenti sia il divorzio che l'ha coinvolta ormai 15 anni fa, avvenuto in concomitanza con la morte della madre. In quel periodo infatti ha vissuto momenti di fortissimo stress e probabilmente depressione. Nel corso degli anni trascorsi la sua condizione mentale è andata stabilizzandosi, con alti e bassi. Nello specifico i comportamenti preoccupanti sono:
-mancanza di interessi: non lavora, non ha hobby ne impegni di alcun tipo.
-mancanza di igiene nei confronti dell'ambiente in cui vive (tavola spesso apparecchiata da giorni, piatti sporchi, cibo scaduto..)
-trascura ogni tipo di relazione che non sia quella con l'attuale fidanzato.
Oltre a questo, ogni volta che c'è una variazione nelle condizioni del suo precario equilibrio mentale impazzisce, ad esempio quando il fidanzato le ha chiesto una pausa ha:
-mostrato comportamenti paranoici spiandolo, talvolta seguendolo in macchina, cercando di costringere il suo medico a parlargli di lui (per telefono, non con la forza, si intende)
-pianto per giornate intere, dove diceva di voler morire e di "non farcela più" il tutto in una totale mancanza di lucidità e reattività mentale.
-avuto comportamenti infantili (battere i piedi per terra, rotolarsi per terra piangendo, parlando come una bambina, spaventoso assistere ad uno spettacolo del genere)
-riso a crepapelle in momenti totalmente insensati! Ad esempio dopo un piccolo incidente in macchina..
Tutto questo si è sistemato col ritorno del fidanzato.
Ultimamente c'è stato un altro problema riguardante l'assegno di mantenimento intestato ai figli col quale vive anche lei, che sta estinguendosi in quanto i figli (compreso me) destinati ad un trasferimento. In questo caso ha reagito offendendo i figli (che non hanno colpa), urlando, piangendo e perdendo completamente lucidità ovvero senza ascoltare ragione alcuna. Ha parlato da sola per decine di minuti urlando e dicendo anche che la prossima volta che l'avrei vista sarebbe stato al suo funerale. Nelle situazioni ordinarie ha pur sempre reazioni poco normali come la perdita di pazienza, l'incapacità di reggere un discorso che riguarda il suo modo di vivere o una qualsiasi critica nei suoi confronti ma in maniera meno marcata rispetto alle situazioni particolari più problematiche che ho elencato prima. È maniacalmente attaccata al denaro tanto da fingere spesso di non averne disponibilità (anche coi figli stessi) per poterlo accantonare. Nel relazionarsi con gli altri risulta invece una persona solare e normalissima.

Chiedo gentilmente un aiuto: devo agire in qualche maniera? C'è possibilità di aiutarla con dei farmaci? Devo aver paura che possa farsi del male?

Grazie
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
La situazione che descrive merita sicuramente un approfondimento in sede specialistica.mlo psichiatra potrà valutare se la situazione richieda o meno una terapia farmacologica. Il fatto che sua madre si comporti in maniera del tutto normale mi lascia presupporre che difficilmente accetterà di rivolgersi ad un medico e se dovesse farlo, manifesterebbe comportamenti del tutto congrui.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta,

Lei presuppone benissimo, è per questo che mi sono rivolto a questo sito è non direttamente al medico. Si rifiuterebbe di partecipare a qualsiasi trattamento e nel caso non lo facesse negherebbe e troverebbe delle scusanti plausibili come "in quel momento ero arrabbiata" oppure altro, in quanto stiamo parlando comunque di una persona abbastanza intelligente.

Lei pensa che ci possa essere un rischio per quanto riguarda la salute fisica di questa donna? Se sì sa consigliarmi qualche tecnica per potercela comunque portare (anche se come detto probabilmente sarebbe inutile) o meglio un modo per farle capire che c'è un problema da risolvere?

Nel corso degli anni in qualche modo ha sempre superato queste "tempeste emotive", soprattutto col tempo, ciononostante non vorrei dovermi sentire in colpa per non aver fatto tutto il possibile.