Farmacologia

Buongiorno, mio figlio ( anni 18 ) assume litio e depakin come stabilizzanti dell umore.
In aggiunta Fevarin 0,75 che sta scalando sino a levarlo perché il suo pdichiatra è contrario a questi farmaci.
Da quando lo specislista ha alzato i dosaggi dei primi due (. 900 litio 12oo Depakin) soffre spesso di dolori addominali con coliche gassose . Faccio presente che mio figlio soffre anche di reflusso .
Gli si è ingrossato molto l addome ( è ingrassato 10 kg) e si sente spesso spossato. Lo specislista dice che tutto non si può avere e che va già bene se è' stabile di umore.
Io però lo vedo tribolare nella digestione e questi dolori forti imputabili a coliche di aria vorrei poterli evitare anche perché e' già finito al p. S. In medicina di urgenza una volta.
Vorrei sapere se in queste circostanze in cui ha lo stomaco a pezzi e non riesce neppure a ingoiare una briciola se posso saltare i medicinali ( il rischio è che li vomiti) visto che lui non prende X epilessia ma per disturbi gravi di ansia e dell umore. la litiemia e ' 0,80 e l acido valproico 85. Grazie per una risposta .
[#1]
Dr. Michele Patat Psichiatra, Psicoterapeuta 640 11
Gentile utente,
sia l'acido valproico che il litio sono farmaci che funzionano se mantengono una concentrazione regolare nel sangue (tanto è vero che vengono dosati con un esame ematico).
Per questo motivo l'assunzione irregolare andrebbe evitata.
Se gli effetti collaterali diventano eccessivi, però, a mio parere dovrebbe rivedere la terapia con lo psichiatra curante (in fondo anche il vomito rischia di compromettere l'assimilazione regolare).
Cordiali saluti,

Dr. Michele Patat
https://www.medicitalia.it/michelepatat

[#2]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

non è detto che l'unica causa dei disturbi intestinali siano i farmaci stabilizzatori. Potrebbe essere anche il Fevarin (sono effetti collaterali relativamente frequenti con i farmaci della classe di Fevarin), cui concentrazioni nell'organismo potevano aumentarsi anche se la dose del Fevarin (principio attivo: fluvoxamina) è rimasta la stessa o se è stata addirittura scalata, perché l'acido valproico (Depakin) può rallentare il metabolismo epatico degli altri farmaci come il Fevarin, il quale ultimo risulta dunque metabolizzato meno bene ed eliminato dall'organismo meno velocemente, ed i suoi livelli nell'organismo possono essere più alti di quelli attesi. I livelli ematici di Fevarin normalmente non si misurano, e non ce ne neanche bisogno in questo caso se l'obbiettivo è di scalarlo.

Se si tratta di un disturbo di tipo bipolare (di che diagnosi si tratta?), e se con l'aggiunta degli stabilizzatori il quadro psichico è più stabile, allora il vostro specialista ha ragione di voler scalare il Fevarin. Una volta scalato il Fevarin, è possibile che anche la terapia con gli stabilizzatori potrà essere rivalutata, perché è possibile che ci volevano le dosi più alte proprio a causa della presenza dell'antidepressivo (che poteva avere effetti destabilizzanti o eccessivamente attivanti?); mentre senza l'antidepressivo (Fevarin) e nella fase di maggiore stabilità è possibile che ci vorranno dosi meno alti oppure anche solo uno stabilizzatore al posto di due... Ma queste sono solo le ipotesi, le possibilità potenziali. La valutazione spetta al vostro psichiatra.

Inoltre, i farmaci verosimilmente non sono l'unica causa, sono piuttosto un fattore aggravante le malattie dell'apparato gastroenterico che il Suo figlio ha già. Se i livelli ematici del litio e dell'acido valproico fossero oltre i limiti, ovvero se fossero ai livelli tossici, allora avrei detto è molto probabile che il problema principale siano i farmaci, ma se sono nel range dei valori normali, questo vuol dire che il Suo figlio ha una predisposizione particolare a tollerare meno questi farmaci, e questa predisposizione è data dalle malattie dell'apparato gastroenterico che ha. Lei può dire: "ma questo lo sapevo !". Sì, questo Lei lo sa... ovvero forse non sappiamo tutto. Forse oltre al riflusso gastro-esofageo ci sono anche le altre problematiche. Il reflusso esofageo e le altre problematiche sono state studiate, sono curate ? E' importante coinvolgere anche un medico gastroenterologo. Non sono sufficienti gli accessi al pronto soccorso (sono stati necessari, ma non sono sufficienti) e non sono sufficienti i referti del Pronto Soccorso, ma
il gastroenterologo che ha in cura il Suo figlio (c'è un gastroenterologo che lo segue da più tempo?) dovrebbe parlare con lo psichiatra ed i due questi specialisti dovrebbero trovare una strategia comune.

Ecco, siamo arrivati al punto più importante: c'è il sospetto (sembra che ammesso dallo psichiatra stesso?) che i farmaci che servono per curare il disturbo psichico contribuiscono al peggioramento dei disturbi gastrointestinali che il Suo figlio ha... Il gastroenterologo, se interrogato, non deve limitarsi a dire che il problema sono i farmaci, o, se lo dice così, deve avere l'iniziativa anche lui a parlare con lo psichiatra (non a titolo conflittuale, no, ma a titolo di consultazione fra i colleghi). E se non trovate un gastroenterologo che lo può fare, allora vi consiglio ricorrere al Medico di Base che avete. In ogni caso, non è giusto che sia il paziente stesso o il familiare a correre da uno specialista ad altro senza che gli specialisti parlino fra di loro.

Dr. Alex Aleksey Gukov

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