Una terapia col dropaxin che fin poco tempo fa era efficace,ora meno

buongiorno sono una signora di 62 anni e le volevo chiedere un consulto in base alla mia situazione...circa due mesi fa mi son venuti tipo degli sbalzi di pressione che sembrava mi facessero svenire ma per fortuna non è successso...avevo voglia di fare mille cose,tante iddee,badare alle nipotine ed avevo parecchia energia,poi tutto ad un tratto più nulla di tutto questo...sono spenta,una gran senso di vuoto e non ho vogli di far nulla,starei sempre a letto...premetto che 4 anni fa ho perso mio marito ma non so se si ripercuota ora questa mancanza....ho fatto gli esamio del sangue e la visita alle carotidi per vedere il livello d'afflusso del sangue al cervello ma è tutto a posto...seguo da sei anni una terapia col dropaxin che fin poco tempo fa era efficace,ora meno...mi hanno prescritto in erboristeria pure del magnesio e delle pillole per rilassarmi perché sono parecchio ansiosa...prendo da parecchi anni la pillola per la pressione per via dell'ipertensione....comunque pervade sempre un senso di vuoto...cosa posso fare?secondo lei delle sedute da un suo collega potrebbero farmi ritrovare?grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile signora, al di là delle "cure" prese dall'erboristeria è opportuna una valutazione diagnostica per inquadrare il suo problema sotto l'aspetto clinico. Una volta effettuata questa allora può essere auspicabile un intervento o psicoterapico o psichiatrico.
quindi si, ne parli con uno specialista.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
.seguo da sei anni una terapia col dropaxin che fin poco tempo fa era efficace,ora meno..

Gentile Signora,
innanzitutto occorrerebbe una rivalutazione per quanto concerne la terapia farmacologica (di comepetenza medica- medico specialistica - psichiatra), poi senza dubbio un consulto presso un nostro collega sarebbe utile per approfondire la sua condizione e abbinare alla farmacoterapia un eventuale percorso psicologico.

Ha già fatto una visita neurologica?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile signora,

Un'accurata diagnosi clinica è necessaria (rivolgendosi al suo medico di base, per inquadrare il "disagio", che manifesta), includendo, così, una valutazione farmacologica (chi le ha consigliato il farmaco? Medico di base?), che è da riferirsi, solitamente allo specialista Psichiatra.

In sincronia con quanto detto, appare importante anche un confronto con uno psicologo/psicoterapeuta, per comprendere meglio, da un punto di vista clinico, il suo vissuto di "potenza energetica" susseguito, in modo imminente, da quello di "vuoto"!

La sensazione di vuoto e la percezione di ansia, che riferisce di sperimentare, potrebbero, anche, "legarsi" ad un vissuto di elaborazione non sperimentato...

Sicuramente la perdita del coniuge ha "interrotto" il sentiero di cammino in due, tarpando le ali a quella progettualità futura, di cui potevate essere compartecipi.

Impegno coi nipoti, e nel quotidiano in generale, può essere di aiuto, ma opportuno comprendere perché il suo corpo ora "grida" aiuto!!


Siamo in ascolto.

Un caro saluto