Oggi recidiva a ds

Età:uomo età 62 , 4 anni fa intervento a cielo aperto con anestesia epidurale per ernia inguinale bilaterale , oggi recidiva a ds. come è meglio intervenire con medesimo sistema oppure in laparoscopia. grazie
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Dr. Massimo Schiavone Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Urologo 75 2
Se la recidiva è importante ed il primo intervento è stato eseguito con applicazione di rete, è meglio riintervenire per via laparoscopica. Se il primo intervento è stato eseguito con tecnoca di Bassini o altro senza applicazione di rete e la recidiva non è importante è meglio eseguire il riintervento per via chirurgica tradizionale con applicazione di rete e plug.

Massimo Schiavone MD

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Dr. Francesco Russo Chirurgo generale 6
concordo con il collega, se la recidiva è importante può essere utile la tecnica laparoscopica. Se la recidiva è piccola, si può provare con la tecnica del plug perchè è breve e si può fare in anestesia locale

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Dr. Enrico Guarino Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo toracico 70
Trovo giuste le indicazioni dei due colleghi. Una valida alternativa, per evitare l'anestesia generale, è il posizionamento di una rete in prolene preperitoneale impiegando l'incisione del precedente intervento.

enrico guarino
medico chirurgo
dr.enricoguarino@gmail.com

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
se non e' stata utilizzata una protesi, un reintervento per via tradizionale in anestesia locale e' sicuramente indicato.I benefici dell' approccio laparoscopico, che richiede comunque una anestesia generale ed espone al rischio di complicanze gravi e' tutto da dimostrare

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Boris Franzato Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 186 3
Mi permetto solo, da chirurgo laparoscopista, di far osservare che l'approccio per via laparoscopica ad un'ernia recidiva non espone al rischio di ri-recidiva che si ha quando si ritorna su una "strada" già percorsa. Andando ad eseguire l'intervento chirurgico su un terreno "vergine" la probabilità di recidiva ritorna quella che si ha quando si affronta un'ernia primitiva.
Naturalmente ci si espone al rischio di complicanze gravi, ma la chirurgia laparoscopica dell'ernia andrebbe eseguita da chirurghi esperti nell'approccio laparoscopico che ben conoscono i rischi di questa via e come evitarli. Mi permetto quindi, bonariamente, di spezzare una lancia in favore di questo approccio che considero convincente.
Con cordialità

Boris Franzato
Chirurgia generale e Videochirurgia
Castelfranco Veneto -Treviso-

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