Condrite femore tibiale mediale e femore-rotuleo iii - iv

Mio padre di anni 74 è stato, fino a 6/8 mesi fa, sempre molto attivo ed energico con grandi capacità organiche nelle prestazioni fisiche. Un giorno è tornato a casa zoppicando lamentando dolore al ginocchio dx. Da un indagine mediante la t.a.c. gli hanno diagnosticato una condrite femore tibiale mediale e femore - rotuleo III e IV, flop menisco mediale gin. dx (durante la visita, prima dell'intervento lo avevano edotto che quasi sicuramente doveva impiantare una protesi poichè la cartilagine era molto assottigliata.
Hanno quindi eseguito un intervento in artroscopia: Meniscectomia selettiva.
Dall'intervento effettuato a fine il 26 luglio 2007 ha seguito delle terapie farmacologiche: Ceporex cp 2/dì x 7 gg; seleparina 04 mg x 12 gg; Airtal bust. 2/dì x 3/4 gg.; pantopan 20 mg 1cp/dì; poi ancora Cartijoint caps 1/dì, Airtal bust. come sopra x 20 gg. che ha poi sospeso di prendere x dolori allo stomaco.

Attualmente riesce a camminare avendo trovato un leggero beneficio nell'intervento in artroscopia ma lamenta ancora dolori dopo diverse ore che sta in piedi.

Premetto che mio padre nonostante sia stato un grande lavoratore ha molto timore dell'eventuale intervento della protesi.

Vorrei sapere se esistono alternative del caso, farmaci o altro che possano ricostruirgli la cartilagine.

Ringrazio in anticipo, certa di una esauriente risposta da parte Vostra, avendo già letto diversi consulti.

Silvia.
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Dr. Michele Milano Ortopedico, Chirurgo della mano 1.7k 68 11
Signora Silvia,
esistono metodiche alternative che possono diminuire la sintomatologia, ma non risolvere il problema.
Un ciclo di infiltrazioni per esempio potrebbe essere d'aiuto.
Alla lunga però se la sintomatologia diventa ingravescente al punto tale da condizionare la qualità di vita l'intervento di protesizzazione diventa indispensabile.
Tanti auguri

Dr. M. Milano
drmilano@libero.it - www.lamanoedintorni.altervista.org
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale