Aneurisma setto interatriale con shunt e emicrania

Buona sera.Ho eseguito di recente degli accertamenti a livello cardiologico dai quali è emerso un aneurisma del setto interatriale.Ho eseguito ecotransesofageo dal quale è emerso : Presenza di PFO associato ad ampio aneurisma sinistro-destro(lunghezza max circa 2 cm, escursione max 0,9 cm).Non shunt a riposo. Durante la manovra di Valsava positiva la prova con soluzione salina sonicata con shunt dx-sx precoce e di entita moderato severa.Dietro ad una lunga storia di emicranie (ne soffro da oltre trent'anni) con o senza aura mi è stato consigliato di eseguire una RM-encefalo con risultato negativo per eventuali vasi ischemici.Cosa mi consigliate considerando che ho fortissimi mal di testa con sensi di sbandamento,che generalmente iniziano in seguito a sforzi più o meno importanti,tachicardia e senso di oppressione??????
grazie.
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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 922 51 2
Il suo problema non è l'aneurisma del setto interatriale, ma la pervietà del forame ovale (PFO) con shunt destro-sinistro documentato durante la manovra di Valsalva.

Sulla base dei sintomi che avverte, anche se la RM è risultata negativa, visti i rischi non elevati, le consiglierei comunque il trattamento percutaneo del PFO (il posizionamento di quello che definiscono comunemente ombrellino).

A quel punto, a PFO chiuso, i sintomi neurologici potrebbero con buona probabilità scomparire.

Nel frattempo, nel caso in cui non lo faccia, assuma un antiaggregante (Acido acetilsalicilico o Ticlopidina).

Cordialmente
GI

Per visite Ospedale San Raffaele:

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
La ringrazio dell' attenzione che ha rivolto al mio problema,il quale da circa un anno lo avverto con maggiore intensità.Nell' agosto scorso mi sono rivolta a un cardiochirurgo che escudeva la necessità della correzione del PFO visionando il risultato della RM-encefalo.Mi spiegava che in accordo alle linee guida attuali in assenza di ischemia non è opportuno effettuare la correzione,in quanto,anche se non invasivo,resta comunque "rischioso",visto che si potrebbe incorrere a possibili reazioni non gestibili e ottenere più "danni" che benefici.Ora a distanza di otto mesi -nell' arco dei quali in famiglia si sono verificati alcuni eventi che mi tengono costantemente sotto stress-avverto che la situazione sia peggiorata, sia per l' intensità che per la durata degli attacchi. Credo sia il momento di pensare seriamente a procedere alla "correzione",quali secondo voi i centri più indicati? Quante le probabilità di un ottima riuscita? E i rischi dell intervento visto i miei 40 anni ? Grazie .
[#3]
Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 922 51 2
Sono molti in letteratura i lavori scientifici che hanno mostrato un miglioramento dell'emicrania nei pazienti che avevano trattato il PFO.

Le lascio un link a fine pagina. Se conosce l'inglese può farsi lei stessa una idea su ciò che si dice nel mondo a riguardo.

Nessuno le darà per certa la scomparsa dei sintomi.

Io stesso ammetto che non scommetterei sul risultato, ma vista la sua sintomatologia così invalidante penso che possa avere un senso una nuova valutazione.

In centri specializzati, e' procedura sicura con complicanze minime che pero' non possono essere mai completamente azzerate.

Conosco per esperienza personale centri a Roma (european hospital,
Ospedale sant'eugenio) o Milano (San Raffaele, monzino),

In bocca al lupo
GI
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21207468

[#4]
Cardiologo, Cardiologo interventista attivo dal 2010 al 2012
Cardiologo, Cardiologo interventista
Cara signora,
ho letto con interesse la sua storia.
Prima di pensare alla chiusura percutanea del forame ovale le suggerirei, se non lo ha fatto, di rivolgersi ad un buon centro per le cefalee per ottimizzare la terapia.
Ad oggi non vi è certezza che la chiusura del forame ovale dia un beneficio sulle emicranie. Alcuni studi dimostrano che questo accade, altri hanno mostrato un consistente effetto placebo della procedura. Se la risonanza è negativa non c'è la certezza che trovi un beneficio da questa procedura. D'altra parte in alcuni casi l'emicrania può aumentare, specie nei primi tempi dopo la procedura, o può soffrire di palpitazioni.
La procedura in se è abbastanza semplice e con scarsi rischi (circa l'1% di complicanze), prima di affrontarla per l'emicrania farei tutto ciò che è possibile con la terapia medica, perchè non vi è certezza di beneficio.
[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie per il suggerimento,ho prenotato unaa visita dal neurologo (appuntamento è a breve),a causa di forti "palpitazioni" con senso di oppressione al torace ,dolore dietro la spalla sx con interessamento del braccio sx,allarmata sono andata in pronto soccorso e fortunatamente avevo "solo ipocalcemia -7.32" (tiroidectomia totale nel 2005)tsh 0.03,frequenza 110.Abbiamo modificato la terapia ma a causa di intolleranza alimemtari non digerisco ne i latticini ne il calcio .Ho avuto reazione anche a Imigran che assumevo per le cefalee.E' normale che ogni volta che ho forte tachicardia segue dolore al torace e alla spalla,solo successivamente il dolore pulsante alla testa con sbandamenti? grazie.
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