Psicosi uditiva e tattile con sintomatologia depressiva.

La questione è abbastanza ingarbugliata, ma cercherò di ripercorrerla per darle il profilo più esauriente possibile. Un mio familiare soffre di una psicosi uditiva che si manifesta, oggi, periodicamente, anche se fino a due anni fa -nella fase acuta- giornalmente, con sintomi quali: crisi di ira ed ilarità incontrollabili; allucinazioni continue sia uditive che tattili(colpetti sul corpo ed eccitamento clitorideo non procurato né da masturbazione né da fantasie erotiche); un'intensa confusione mentale. Ha sostenuto trattamenti farmacologigi con - in ordine cronologico - Zypreza, Risperdal e Serenase. Il primo è stato efficace, ma non riusciva ad eliminare gli effetti psicotici su detti, anche se li aveva diminuiti. Il secondo è stato assolutamente improduttivo. Quindi, dal Risperdal è tornata allo Zipreza. Di qui, dopo mesi, un nuovo psichiatra ha optato per il terzo, il Serenase. La scelta è stata azzeccata, perché rispetto allo ziprexa si sono visti tangibili miglioramenti. Con il serenase i sintomi psicotici erano notevolmente diminuiti, tanto che, a volte, riusciva a non accusare sintomi per giorni. Insieme al serenase, poi, lo psichiatra ha aggiunto una pasticca di fluoxetina, perché lo stato depressivo faticava a migliorare con la psicoterapia. Con l'azione combinata di serenase e fluoxetina la durata dei periodi di benessere - senza sintomi- è notevolmente aumentata: i sintomi(solo qualche voce) compaiono circa - per darvi un'idea - tre giorni ogni venti. Ora, oltre all'ultimo psichiatra menzionato, è stato sentito il parere di un altro, che avrebbe prescritto la clozapina per debellare totalmente la sintomatologia, naturalmente facendo tutti gli esami del sangue necessari. La clozapina dovrebbe prenderla sempre insieme alla fluoxetina. La questione è che i due psichiatri hanno pareri contrari: il primo dice che la sintomatologia residua rimasta dipende in origine da uno scompenso psicologico che va risolto con la psicoterapia, nonché crede che la clozapina sia l'ultima spiaggia per i casi più gravi, e lo stato attuale di relativo benessere della paziente rende assolutamente spropositato il ricorso a tale farmaco. L'altro dice che vale la pena tentare con la clozapina e che anzi la psicoterapia non può aiutarla più di tanto con i sintomi psicotici.
Il ricorso alla psicoterapia è stato adottato per aiutarla a superare dei traumi psicologici che le comportano preoccupazione e paura anche quando sta bene dal punto di vista psicotico. I passi compiuti sono decisamente enormi, al di là delle mie aspettative, ma si può compiere un altro passo che possa farla migliorare ancora? Il ricorso alla clozapina può essere la soluzione? Ora prende venti gocce al mattino e alla sera di serenase, una compressa di fluoxetina al mattino e una compressa al mattino e alla sera di un farmaco cheannulla gli effetti collaterali del serenase, ma non ricordo il nome. Spero di essere stato abbastanza chiaro. Aspetto con ansia i vostri insigni pareri, Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

la scelta di seguire una o l'altra terapia e' della paziente o dei familiari.

E' un processo errato quello di sentire più pareri contemporaneamente.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La clozapaina non è l'ultima spiaggia, è un farmaco che è buona norma usare per casi resistenti, il che non ha a che fare con ultime spiagge ma con il fatto che non rispondono bene alle altre cure. E' una questione di sicurezza e non di "pesantezza".

"la sintomatologia residua rimasta dipende in origine da uno scompenso psicologico che va risolto con la psicoterapia"

Questo non ha senso. Se c'è un residuo si può discutere di come si debba gestire, ma "psicologico" significa comunque cerebrale, e poi in un residuo di tipo allucinatorio c'è poco di "ambientale" in generale, se psicologico voleva dire questo, o di caratteriale.
Non è che lo psicologico si cura con la psicoterapia e il biologico con le medicine, anche perché lo psicologico è biologico, e la psicoterapia è biologica.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie mille, Dr. Pacini. Per facilitare la descrizione della vicenda non ho detto che in realtà è stato l'ultimo psichiatra (Psichiatra A) consultato a ritenere opportuno di usare contemporaneamente con un antipsicotico la fluoxetina, nonché di provare con la clozapina. L'altro psichiatra (psichiatra B), dopo tale consulto, si è pronunciato favorevolmente per la fluoxetina, ma ha screditato l'uso della Clozapina. Il compromesso è stato: serenase più fluoxetina. Ora, i risultati con l'antidepressivo sono stati così eccellenti che si pensava di aver risolto il problema definitivamente. Adesso è chiaro che i residui psicotici sono ancora presenti, visto che sono ricomparsi e continuano a comparire in modo altalenante, anche se con meno intensità. Tra l'altro tutte le allucinazioni tattili sembrano, speriamo, scomparse. Ora, a detta dello psichiatra A, può essere accaduto che l'antidepressivo abbia permesso al serenase di funzionare meglio. Da come ho capito, lo psichiatra B intende dire che, dal momento che il contenuto delle voci è strettamente legato alle vicende traumatiche esperite, e poiché l'ansia e la paura da queste dipese dono persistenti, se la paziente non supera psicoterapicamente queste cose, sarà sempre vulnerabile a ricadute psicotiche. Io sono per seguire le indicazioni dello psichiatra A. Poi vorrei sapere: la Clozapina se non abbassa i globuli bianchi nel sangue(secondo lo psichiatra A, statisticamente un paziente su 10000) rispetto al serenase, dal punto di vista della sicurezza e degli effetti collaterali, è più o meno affidabile? Per quanto riguarda l'efficacia sembra essere il più proficuo. Ah, anche per l'ansia prende, al bisogno, la bromazepamina.
Grazie per la risposta che mi ha dato e se potesse dirmi qualcosa in più gliene sarei grato. Anche altri pareri sono, naturalmente, ben accetti. Buona domenica!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

i tecnicismi rispetto all'uso di una molecola rispetto ad un'altra non dovrebbero essere di sua preoccupazione.

Sentire contemporanemanente il parere di due psichiatri differenti, a quanto pare anche per formazione, non e' corretto in quanto ciò porta solo alla disconferma dell'uno o dell'altro.

La clozapina e' un ottimo farmaco, la scelta di assunzione o meno resta un accordo tra lo psichiatra, che ha valutato direttamente la situazione, e la paziente o i familiari.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Sono due abbinamenti, la questione sta nella diagnosi a cui una cura è applicata. Fluoxetina può essere usata in alcune psicosi per trattare i sintomi depressivi, però in presenza di sintomi psicotici quali allucinazioni o deliri "attivi" è necessario prevedere se l'antidepressivo determini un loro peggioramento e induca episodi di agitazione. Questo dipende soprattutto dalla diagnosi di fondo, perché "psicosi" è un termine generico che può corrispondere a varie diagnosi con decorso e terapie differenti.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Io non sono un medico, d'accordo, ma la medicina è scienza e la scienza non è un'opinione. Se ci sono due pareri scientifici discordanti significa che o sono sbagliati entrambi, o che è solo uno ad essere errato. Comunque, giacché la fluoxetina ha nettamente migliorato lo stato psicotico, significa che per la diagnosi di fondo - che sinceramente non so e nessuno psichiatra mi ha mai rivelato - essa è adatta. Non potete dirmi quale antipsicotico tra i due ha effetti collaterali più pericolosi, perché se lo faceste temete di influenzare ilmio giudizio sulla terapia da scegliere? Ma non è giusto che il paziente sappia a cosa va incontro se a questo punto deve scegliere una terapia? La mia domanda la pongo di nuovo: la Clozapina se non abbassa i globuli bianchi nel sangue(secondo lo psichiatra A, statisticamente un paziente su 10000) rispetto al serenase, dal punto di vista della sicurezza e degli effetti collaterali, è più o meno affidabile?
Grazie comunque.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

temo stia facendo confusione.
Lei ha riferito fluoxetina e serenase, il secondo è un antipsicotico. La prima no. Non è chiaro cosa intenda per "lo stato psicotico", ma la persona è migliorata con il serenase da come ha scritto Lei, poi è stata aggiunta fluoxetina.

Non capisco perché dover decidere quale sia più pericoloso, perché devono essere pericolosi e si deve stabilire quale di più ?

Sono diverse combinazioni di antipsicotico+antidepressivo, per cui sono proponibili entrambi, l'unica cosa da stabilire è la diagnosi, cosa che renderebbe magari un medicinale particolarmente indicato.

Ogni farmaco ha i suoi rischi e i suoi livelli di efficacia. Ma senza diagnosi non è chiaro l'oggetto su cui si va a giudicare l'efficacia.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Intendevo dire che dopo aver aggiunto l'antidepressivo "fluoxetina", il paziente ha avvertito meno voci, rispetto a quando prendeva solo il serenase (antipsicotico); quindi, secondo quanto lei aveva detto nel messaggio precedente, è provato che l'uso dell'antidepressivo è adatto a curare, insieme all'antipsicotico, il tipo di psicosi da cui è affetto il paziente in questione. Ora, c'è da stabilire quale dei due antipsicotici, tra serenase e clozapina, è più adatto alla situazione. Giacché il Dr. Ruggiero mi ha risposto che la decisione spetta al paziente e alla famiglia, mi sentirei di decidere soppesando i pro e i contro di ciascun farmaco. Inoltre, stando al suo ultimo messaggio, Dr. Pacini, se i due medici la pensano diversamente sull'uso di uno piuttosto dell'altro antipsicotico, si presume che abbiano riscontrato delle diagnosi diverse? Il paziente sta quasi bene con fluoxetina (antidepressivo) e serenase (antipsicotico). Ora, se la terapia viene stabilita in base alla diagnosi, non si può risalire alle diagnosi elaborate sulla base delle terapie prescritte da ciascun medico?
Il secondo medico, prescrivendo l'antidepressivo, ha fatto stare meglio il paziente, mentre il primo si limitava a variare il dosaggio del serenase, lasciando inaalterata la situazione. Non rimpiango minimamente, Dr. Ruggiero, di aver chiesto un secondo parere. Ora, comunque, mi farò dire da entrambi, tecnicamente e precisamente, la diagnosi da ciascuno elaborata. Ok, ho capito che non devo ragionare sulla base della presunta pericolosità di un farmaco rispetto all'altro. Il fatto è che la stessa titubanza aleggia fra le persone che devono aiutare il paziente a scegliere la strada più giusta. Io sono per provare con la clozapina, prescritta dal secondo psichiatra, che ha già dimostrato acume nel prescrivere la fluoxetina. Che fatica cercare di essere chiari!:-)
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Le altre persone che seguono il caso sono allarmate dal rischio, per quanto riguarda la clozapina, della diminuzione dei globuli bianchi nel sangue, rischio che comporta, settimanalmente, analisi dell'emocromo. Per questo posto quella domanda. Grazie veramente.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"secondo quanto lei aveva detto nel messaggio precedente, è provato che l'uso dell'antidepressivo è adatto a curare, insieme all'antipsicotico, il tipo di psicosi da cui è affetto il paziente in questione."

No, non mi sembra di aver detto questo. Le ho detto che questa combinazione può essere equivalente ad un'altra in generale, ma che non avendo al momento una diagnosi definita è impossibile stabilire quale sia più indicata (tra queste o quelle ancora da provare). Fluoxetina è indicata nella depressione e in diversi disturbi d'ansia, e non migliora le allucinazioni ma eventualmente le ossessioni, che sono fenomeni diversi ma talvolta riferiti da alcune persone come "voci interne" se particolarmente vivide.

Non è che ci sia titubanza, è che magari ognuno percorre le vie su cui è più sicuro o che ritiene migliori, non essendoci sempre una ragione chiara per preferire A rispetto a B.
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