Protusione discale l5-s1

Buon giorno,
vi scrivo in merito ad un dolore lombare che mi perseguita da fine novembre.

Prima di tutto le faccio un quadro della mia persona e delle mie attivita':

Sono alto 1.93 cm per un peso di 93 kg e ho 33 anni.
Sono sempre stato molto sportivo, pratico arti marziali (kung fu) da 17 anni senza interruzioni e attualmente le insegno, mi allenevo, fino a 3 settimane fa, una media di 10-15 ore a settimana, facendo molti esercizi di stretching, facendo ginnastica in isometria e a corpo libero, senza aver praticamente mai fatto pesi.
Oltre ad insegnare arti marziali, sono un informatico e di conseguenza passo almeno 8 ore al giorno seduto davanti al computer.
Per gli spostamenti in citta' uso il motorino.

A fine novembre mi e' capitato di fare un viaggio seduto molto scomodo in macchina, da cui e' nato un dolore abbastanza forte a livello lombare.
Ho provato a curarlo tramite agopuntura e taping neuro muscolare, ed un po' era diminuito.
Il 22 dicembre ho interroto gli allenamenti per la pausa festiva ed improvvisamente il 26 notte, dopo aver fatto un altro viaggio in macchina, mi sono insorti atroci dolori alla schiena, tutti i muscoli mi erano andati in crampo.
Il 27 mattina sono stato al pronto soccorso dove mi hanno tenuto sotto una flebo di bentelan e mepral e poi visto che il dolore non passava una iniezione di voltaren e lyseen.
Praticamente non mi hanno fatto una visita.
Quando il dolore si era un po' attenuato nel pomeriggio mi hanno mandato a casa prescrivendomi 2 iniezioni di voltaren e 2 di lyseen al giorno per 5 giorni.
Il dolore ai muscoli della schiena e' iniziato a diminuire, quello a livello lombare no.
Il 31 mattina ho iniziato ad avere crampi al fegato ed alla pancia, e forti scariche di diarrea.
Pensando che potesse essere una qualche forma di intolleranza al voltaren, ho interrotto le iniezioni e durante la notte oltre ai dolori di pancia ed alla diarrea mi sono tornati tutti i crampi alla schiena, esattamente se non peggio del primo giorno (del 26 dicembre).
Il 1 Gennaio, allora, sono andato ad un altro pronto soccorso, dove mi hanno fatto sia delle analisi del sangue che una visita ortopedica (facendomi vari test manuali) ed il verdetto e' stato influenza intestinale unita ad una forte contrattura muscolare.
Mi hanno prescritto di nuovo le punture di voltaren e muscoril 2 volte al giorno per altri 5 giorni.
Finito questo ciclo, visto che il dolore lombare non passava, passata la befana sono andato a farmi una risonanza magnetica e solo oggi ho avuto il responso:

"L'indagine è stata eseguita con tecnica di acquisizione SE e TSE utilizzando sequenze atte ad ottenere immagini pesate in T1 e T2 secondo piani di scansione assiali, sagittali e coronali.
Non alterazioni strutturali ossee di tipo focale evolutivo.
I dischi intersomatici compresi tra L4-L5 e L5-S1 risultano ipointensi nelle sequenze T2 dipendenti e ridotti in altezza per fenomeni degenerativi.
Regolare aspetto e comportamento di segnale dei rimanenti dischi intersomatici esaminati.
Ampia protusione discale posteriore mediana a livello L5-S1 senza conflitto disco radicolare.
Non processi espansivi in sede endorachidea.
Regolare aspetto e comportamento di segnale della corda midollare esplorata, del cono e delle radici della cauda."

Come devo procedere?
Che tipo di medico devo consultare dal vivo (ortopedico, neuro-chirurgo, etc)?
Ci sono possibilita' di poterla gestire e continuare la mia attivita' di insegnante/praticante?
Dovro' fare della fisioterapia?
Di che tipo (osteopata, chiropratico, etc)?
Dovro' operarmi o fare ozono terapia o cose simili?

Che consigli mi potete dare in merito?

Grazie per la disponibilita'

Cordiali saluti
[#1]
Dr. Paolo Tessari Ortopedico, Medico dello sport 108 3
gentile Utente,
la cosa più probabile che l'ha colpita è una influenza intestinale virale che ha determinato una contrattura riflessa della sua muscolatura addominale e paravertebrale dorso-lombare, scatenando una lomboradicolite da compressione discale del tratto L3-S1, con particolare riferimento al disco L5-S1.
Il trattamento farmacologico d'attacco in questi casi è costituito da farmaci antinfiammatori steroidei per via iniettiva per 3-5gg. associati a decontratturanti per via iniettiva per 3-5gg. con protezione gastrica e riposo a letto.
Dopo la fase acuta, è indicato un trattamento di manipolazioni decoaptanti con metodica osteopatica in modo da ottenere un rilascio mio-fasciale che permetta al disco protruso di "rientrare" in sede. Si potrà mantenere il risultato ottenuto con l'ausilio di un lombostato pneumatico tipo Disk Dr.
Non mi pare che il suo caso necessiti di approccio invasivo.
Tuttalpiù sappia che le protrusioni discali che non beneficiano del trattamento conservativo sopra descritto, possono venir curate con trattamento di nucleodiscectomia percutanea con Dekompressor, metodica che si avvale di una microcannula con sonda per decompressione del disco ed asportazione del materiale erniato, che viene inserita in anestesia locale nel disco da trattare in regime di day-surgery sotto controllo scopia.
Uso da anni con soddisfazione questa metodica presso l'Ospedale di Bussolengo di Verona dove lavoro.
Cordialmente,
Dr. Paolo Tessari
Ortopedico in Verona

dr. Paolo Tessari
ortopedico, artroscopista, protesista
specialista in medicina dello sport
Verona

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